CHIUSI, BETTOLLINI TRA DISCORSI ONESTI E OMISSIONI GRAVI. MA GLI AVVERSARI NON AFFONDANO IL COLPO…

CHIUSI – Ieri sera, in uno dei tanti comizi fatti in giro per il paese, nella piazzette, nei giardini, negli incontri con varie associazioni, il candidato del Pd Juri Bettollini, nel quartiere delle Biffe, ha detto cose molto sensate. E, in linea di principio, anche largamente condivisibili. Su come intercettare l’alta velocità (meglio il riadattamento della stazione attuale che la stazione in linea, sulla quale lui continua a insistere, ma solo per tenere alta la guardia…), sul riutilizzo dell’area del Centro carni una volta liberato dalle strutture esistenti e in via di demolizione (non ha chiuso ad alcuna soluzione: dal parco fotovoltaico proposto da primapagina all’ipotesi di un grande insediamento industriale o una parcellizzazione per le imprese locali); sul palasport al posto dello stadio incompiuto (ha ammesso che è una ‘pietra’ su uno scandalo); sulla viabilità e il recupero della Fornace; su come incentivare e sviluppare il turismo; sul recupero e il riutilizzo dell’ex dormitorio delle Fs (potrebbe diventare un contenitore di mini-appartamenti con una struttura di social-housing, per aiutare le persone sole a socializzare e a mettere in comune alcuni servizi essenziali…).
Non ha usato i toni enfatici che usano i suoi trombettieri più o meno scelti su facebook, ha parlato dell’alta qualità di alcune imprese locali, ma ha anche riconosciuto che ci sono imprese che non ce la fanno o hanno già abbassato la saracinesca. Ha disegnato un paese che ha voglia di riprendere a camminare, ma non ha nascosto la crisi, il clima di sfiducia. Le difficoltà “segnalate – ha sottolineato Bettollini – anche dalle tante persone che vengono in comune a chiedere una raccomandazione per un posto di lavoro”…
In sostanza non ha nascosto la polvere sotto il tappeto. E non ha attaccato gli avversari – che in effetti lo hanno avversato assai poco – se non per dire che si aspettava anche lui una maggiore aggressività, una maggiore concorrenza sul campo… Ha ammesso di avere una preparazione tecnica più che un curriculum politico vero alle spalle. Ha fatto un ragionamento pacato e onesto.
Ma non ha risposto alle domande, alcune anche riguardanti proprio il quartiere delle Biffe, che da queste colonne, e in altre occasioni gli erano state rivolte.
E’ vero che alle 22,30 quando i telefonini dei presenti hanno cominciato a squillare a raffica, in seguito alla scossa di terremoto, ha chiuso lì la serata, ma il comizio lo aveva appena finito e quelle risposte non le aveva date. Forse non avrebbe potuto sottrarsi se qualcuno le avesse riproposte. Ma non vi è stata la possibilità.. Il sindaco facente funzioni è giustamente corso via a verificare eventuali danni e ad approntare la procedura di emergenza…
Peccato, perché quelle mancate risposte sulla vicenda della contaminazione da nichel, sullo stato dell’inchiesta giudiziaria promossa proprio dal Comune con la denuncia alla ditta Nigi e all’agenzia governativa Agea, sugli elettrodotti, sul depuratore e sui tanti casi di tumore e malattie rare verificatisi alle Biffe, le mancate risposte sul che fare dell’area del Centro Merci fantasma, hanno pesantemente inficiato quanto di buono e di credibile aveva detto Bettollini.
E peccato anche che Bettollini si presenti nella lista del Pd che anche questo non è un handicap da poco, visto quello che ha combinato e sta combinando il partito di Renzi a livello nazionale: dal Jobs Act alla “deforma” della Costituzione, dalla legge elettorale capestro, all’atteggiamento tenuto al referendum, dal rapporto sempre più stretto con le imprese e sempre più sfilacciato con i lavoratori… Bettolini ha dichiarato la “piena continuità politica e amministrativa” con l’amministrazione precedente, ma in tutto il suo intervento non ha mai pronunciato la parola sinistra. Segno evidente che quel lato lo ha lasciato scoperto. O ad altri, senza preoccuparsene troppo.
E in queste ore qualche altro piccolo scivolone lo ha fatto. Qualche giorno fa ha fatto visita, tra le tante aziende, anche alla Lodovichi Spa. Nessun problema, normale. E’ un’azienda importante, tra le più importanti presenti a Chiusi e nella zona. Ma non ha fatto cenno ai problemi vecchi e nuovi che quell’azienda pone alla comunità. Problemi di inquinamento, di viabilità, di sicurezza… Al fatto che in passato ha usato sostanze cancerogene che hanno causato tumori (la cosa è stata accertata da due sentenze dei Tribunali di Roma e di Perugia dopo altrettante denunce che il titolare aveva sporto nei confronti de l’Unità e di Primapagina, usciti assolti e con… lode). Se la Lodovichi non utilizza più sostanze pericolose lo si deve anche a quelle sentenze e a quelle battaglie. Un cenno da parte di Bettolini e dei suoi supporters non avrebbe certo guastato. Un po’ di memoria, chi vuole amministrare la città, la deve avere. E la Lodovichi, al di là dei problemi passati, qualche problemino lo pone anche adesso con le decine di Tir che passano giornalmente in via Manzoni.
Memoria e buon senso. Ieri, prima del comizio alle Biffe, sulla pagina “iostoconjuri” su facebook è comparso un appello firmato dallo stesso Bettollini a sostenere la richiesta di inserire il Parco archeologico-culturale di Chiusi tra i progetti finanziabili dal governo, sulla base di un apposito bando con scadenza 31 maggio. Oggi.
Ecco, si può pubblicizzare un bando pubblico che scade il 31 maggio, solo il 30? E’ una cosa seria?
E quell’appello sembra segnalare al Governo la “summa” del patrimonio archeologico e culturale chiusino. Come se il Governo non lo sapesse, e il patrimonio storico chiusino fosse cosa che nessuno conosce. C’è bisogno di segnalarglielo? Che opinione hanno i governanti chiusini dei loro amici e sodali che governano a Roma?
Il progetto del Parco può anche essere interessante e da sostenere, ma ancora una volta è il metodo che fa acqua da tutte le parti e dimostra un approccio più da giovani marmotte che da partito di governo… E guarda caso, per chiedere ai cittadini l’appoggio via facebook alla proposta è stata utilizzata una foto (bella) della zona delle Torri. Scattata però 2 anni fa, quando ancora non c’era l’ecomostro… Purtroppo ora c’è. Chissà se farà parte anche quello del Parco archeologico-culturale, quando sarà finito…
Domani sera, intanto la lista Possiamo parlerà di beni comuni e ambiente(tanto per rimanere in tema) con il parlamentare europeo Marco Furfaro (ore 18,30, incontro e aperitivo in via Morgantini allo Scalo), mentre i 5 Stelle faranno una serata sul Piano Urbanistico, sul quale danno un giudizio negativo (ex Cinema Eden ore 21,00). Entrambe le formazioni sembrano fare corsa a se. Senza cercare il contraddittorio con il partito di maggioranza, senza incalzare Bettolini & C. sui suoi stessi scivoloni. E’ una scelta e una linea portata avanti fin dal’inizio della campagna elettorale sia dalle truppe di Bruna Cippitelli che da quelle di Luca Scaramelli. Una guerra di posizione più che guerriglia come forse si aspettavano quelli del Pd che hanno corso in lungo e in largo, pomeriggio, mattina e notte… ma sempre in fuga solitaria…