RENZI “CARICA” BETTOLLINI. MA NON SARA’ UN AUTOGOL?

CHIUSI – L’Italia era una repubblica fondata sul lavoro. Adesso di lavoro ce n’è poco e la repubblica è fondata sui selfie. La politica è tutta un selfie. E come i ragazzini cercano di farsi una foto con Pogba o Higuain, segretari di partito, sindaci e candidati cercano di farsi il selfie con qualche personaggio più alto in grado, per dimostrare che hanno amici ai piani superiori… Qualche settimana fa la segretaria del Pd chiusino postò una sua foto con Giachetti, il candidato del partito a Roma. Questa mattina il candidato a sindaco, sempre di Chiusi, Juri Bettolini ha pubblicato la sua foto nientepopodimenoche con Matteo Renzi. Il quale lo avrebbe espressamente invitato alla direzione nazionale del Partito e abbracciandolo – così raccontano le cronache – gli avrebbe detto “Juri fai il bravo, ho piena fiducia in te!”.
Mi verrebbe da dire, “caro Juri, con un ‘suggello’ così sei a cavallo! Ora chi ti ferma più?”.
Poi pensandoci un po’ su, mi viene da dire un’altra cosa al candidato Pd: ma sei proprio sicuro che di questi tempi, in questo preciso momento, ostentare amicizia con Renzi sia la cosa migliore da fare, e non sia invece un autogol? Perché Renzi in queste ore è nel mirino: della minoranza interna al partito che ieri con Cuperlo gli ha gridato in faccia “hai l’arroganza del capo, non il carisma del leader, non sei all’altezza dell’incarico che ricopri”. E anche della stampa e delle opposizioni parlamentari per la vicenda Guidi e la difesa dell’emendamento “ad personam” (o meglio a vantaggio sì del compagno della ministra, che ci guadagnava 2 milioni di euro, ma anche delle compagnie petrolifere che lo avevano chiesto e ispirato).
Renzi anche stavolta ci ha messo la faccia e come Mussolini nel ’25 (“Se il fascismo è una associazione a delinquere io ne sono il capo”) si è assunto la responsabilità e la paternità di quel provvedimento, lanciando un segnale chiaro ai petrolieri: tranquilli, il Governo non cambia rotta, io sono con voi. E la stessa cosa Renzi ha detto alla Confindustria, quando ha esaltato Marchionne criticando invece i sindacati. Esattamente il contrario di quanto disse Berlinguer ai cancelli della Fiat nel 1980: “Noi saremo sempre dalla parte dei lavoratori e dei sindacati”.
Insomma un Renzi capo del centrosinistra che evoca più Mussolini che Berlinguer, che difende a spada tratta la sua ministra Maria Elena Boschi anche di fronte a palesi conflitti di interesse e scivoloni di famiglia, può essere un’icona da postare come un santino, una amicizia da sfoggiare ed esaltare in funzione elettorale? Nella repubblica dei selfie forse sì. Nel mondo reale – se ci fosse un mondo reale – magari meno.
E Juri Bettollini farebbe bene ad andarci più cauto. Perché Renzi è già in bilico. Non ha più il vento in poppa come tre anni fa. Sta collezionando figuracce e prese di posizione discutibili, come quella sul referendum del 17, con quell’invito scandaloso a disertare le urne, proprio per fare un piacere ai petrolieri, contro il parere di 9 regioni, quasi tutte governate dal Pd…
Renzi, dà l’impressione di essere già un dead man walking… un premier a tempo (ormai quasi scaduto). Uno che ostenta sicurezza e arroganza perché sa di aver esaurito i suoi bonus…
Per sopravvivere, probabilmente cercherà di cambiare ulteriormente pelle, volto e riferimenti culturali al Pd, facendolo diventare, più di quanto già non lo sia, una nuova Dc, centrista e allineata ai poteri forti, all’Europa delle banche, all’alleato americano… Come è sempre stata la Dc.
Ora, una foto con Renzi non è un reato, Bettolini è un renziano della prima ora, come Scaramelli, magari una certa amicizia con il premier c’è davvero. Ma… è questo il quadro in cui intende muoversi, a Chiusi, Juri Bettolini se diventerà sindaco? E il Pd che ha in mente Renzi è lo stesso a cui pensa anche Bettollini a livello locale? Sarà bene che lo dica, al di là dei selfie…
Marco Lorenzoni
Scusa Marco, ma alla fin fine tutto sto’ discorso per chiedersi se il selfi con Renzi possa nuocere o essere a vantaggio di Bettollini? Penso che sia quasi un anno che mi sono sforzato a dire che Bettollini è dello stesso partito di Renzi.Ed allora dov’è il problema?.Pensi che Bettollini non condivida Renzi ed il suo percorso e quanto si porta dietro? Se non lo era non sarebbe stato renziano come del resto il suo predecessore era ugualmente renziano e sotto quella luce hanno palesato il loro pensiero e l’accettazione del renzismo.Tale scelta.è una scelta di una persona matura e responsabile delle proprie idee, vuoi che si chieda se il selfi lo danneggi o lo favorisca? E’ questo il punto? Secondo me oggi a chiedersi tutte queste cose insieme all’atteggiamento dei media che parte da una immagine per trarne delle conseguenze fa parte di un modo di ragionare che dovrebbe essere superato, anche perchè se non viene superato è la politica stessa che lo fa superare.Io in tutta confidenza ritengo che Bettollini presentandosi in quel modo non faccia altro che riconfermare le proprie convinzioni semmai gli fosse sfiorato il dubbio di averle diverse.Mica pensi si possa pentire delle proprie idee?Quindi tutto questo chiamiamolo chiasso non esiste, è il modo di interpretarlo che lo fa esistere ma lo capisci che tutto questo è un fatto vacuo,inesistente e può falsare le cose nella mente di chi legge? Bettollini è renziano.Punto.Chiedersi se serva o meno farsi il selfi con Renzi e tutte le elocubrazioni che ne vengono dietro sono aria fritta, spesso messa in giro per parlare del candidato e farsi le domande se sia proficuo farsi vedere o non farsi vedere. In definitiva la politica si dovrebbe chiedere se i problemi concretamente vengano risolti o meno, non dei selfi e di quello che possono portare i selfi. Se si pensa così vuol dire che si dà importanza all’immagine e non al contenuto.Ed il Renzismo non è solo immagine, è contenuto.Ed è contenuto che esiste, perchè in tempi di crisi è sempre stata la sinistra a mettere l’ombrello fra le chiappe di Cipputi ”tranquillo, è nostro”, non te ne dimenticare, quella è sostanza.Chi pensa che sia forma sbaglia e di grosso.Ed è quello che la sinistra non ha capito e chi la guida non ha interesse affinchè lo capisca.Perchè si parla di democrazia cristiana camufafta al giuoco della quale sono caduti parecchi pesci nella rete.Ma è sempre stato così Altro che i selfi se varrà la pena o meno……
L’articolo non critica Bettolini per il selfie con Renzi (niente di strano, è renziano pure lui), ma pone solo una domanda: conviene a Bettolini fare i selfie con Renzi, in questo momento? Ognuno valuti come meglio crede. Lui per primo… Da cronista io osservo, ragiono, e scrivo. Personalmente penso che non gli convenga. Che sia un autogol… Come credo che non gli convenga – e l’ho scritto in tutte le salse – puntare solo sul Pd e sul renzismo per governare Chiusi nei prossimi 5 anni… Semplicemente perché il renzismo e il Pd tra 5 anni non ci saranno più…(non nelle forme attuali, quantomeno). Forse anche prima…E un candidato che ostenta amicizia con Renzi, in questo momento, è un bersaglio facile anche per chi dice di volerglisi contrapporre… Ma non mi pare che il bersaglio sia stato colto…
Secondo me fanno bene a farsi i selfie… almeno, un giorno, quando cercheranno di salire sul carro di un altro vincitore…verranno subito individuati…
allora fanno male, non fanno bene (dal loro punto di vista)…
X Marco. scusa se insisto ma il discorso del selfi e di farsi vedere con Renzi- io sarò anche ”antiquato” come modo di pensare- ma preferisco apparire con tutti i miei limiti quello che sono in effetti o che credo di essere…Non è che un altro valuti o svaluti la mia persona, un altro è un altro, io sono io e tutto il discorso che viene fatto è un discorso preso a prestito da quello che oggi passa nella società e cioè dell’apparire anzichè dell’essere. A Bettollini non credo che serva perchè possa essere vincente o perdente il farsi vedere con Renzi.Valutare una persona e da lì credere che sia vincente o perdente perchè si fa vedere con un altra lo lascio alle teste di….pensanti che in fondo il mondo di oggi sia questo e che un altro mondo non sia possibile.Io li chiamo plagiati, te non lo sò come li chiami o li chiameresti. probabilmente mi risponderai che potrai essere d’accordo con me ma che il mondo alla fine è questo con cui bisogna fare i conti.Ebbene io non la penso così…E se la gente ragiona in tal modo, dando importanza e la propria preferenza di voto perchè un personaggio si faccia vedere con un altro più in alto sulla piramide politico-sociale e si pensa che per questo sia produttivo, io ritengo che tutte le discrasia e negatività del mondo- alle teste che pensano in tal modo- se le siano meritate e ti dico sinceramente Marco che fanno ridere anche coloro che danno importanza a queste cose siffatte. X Mercanti: Non conosco la persona Bettollini quindi non posso dire nulla di lui sia in positivo che in negativo.Ho sempre detto invece che non condivido l’appartenenza sua come quella di tanti altri a quel partito, nel senso delle istanze politiche che quel partito porta avanti.Detto ciò,- a pelle- non mi sembra che Bettollini sia il tipo che ami molto riciclarsi e nel futuro pensare di poter salire su un altro carro. sarò ingenuo e tutto può essere ed oggi come va il mondo non mi stupirei, ma in questo non lo accomuno col suo predecessore.La mia idea su questo non è fondata su qualcosa di preciso ma è una sensazione fondata sulla ‘pelle”, molto irrazionale certamente,ma molte volte le persone che possono dal’esterno apparire più ”grossolane e ruvide” sono quelle più vere.Gli altri che frequentano la stessa casa spesso dietro alle apparenze sono quelle che hanno sempre un bel barattolo di vasellina in tasca pronta all’uso.Verso gli altri s’intende…..Poi anche questi sono giudizi che anche visti da sinistra, con quello che si è ridotta ad essere la sinistra oggi riguardo ai temi dell’onestà,dell’appartenenza valoriale che non esiste più e che quella che esiste è basata sul nulla, come si fa ad essere giudicati se l’immagine sia produttiva o meno di uno che appare in un selfi insieme ad un altro? Una volta si diceva ”dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”, oggi c’è gente- spesso fra i giovani- che vanno sotto le finestre di persone di grido che hanno avuto problemi con la giustizia e che si affacciano e che tirano le proprie mutande alla folla e le ragazze si leticano le mutande indossate da quello che le ha tirate.Pensa te a quali livelli è giunta la società ed il cervello uimano con essa..Chissà se qualcuno di questi si domanda se anche i propri genitori facessero in quel modo quando avevano la loro età? E’ questa che sembra la normalità.Purtroppo.ma è la normalità guidata a questi punti dai media che ne hanno l’interesse.
la risposta a quello che dici sta nel modo in cui molte persone e quasi tutti i media locali (tranne primapagina che ha posto la questione in modo problematico e interrogativo)hanno presentato oggi la foto-selfie di Bettollini con Renzi e anche con Maria Elena Boschi.
X SACCO: Vedo che contrariamente a Marco hai cercato di cogliere l’ironia del mio post che comunque non era diretto alla persona in quanto tale ma in genere a tutti quelli che durante il percorso politico cercano di affrancarsi la simpatia e l’autorevolezza da parte dell’elettorato, promuovendo se stessi in maniera virtuale, magari facendo un selfie non istituzionale con il “capo” tanto per infondere l’idea del … vedi quanto conto? Sono atteggiamenti di emulazione come quello di prendere un camper e girare la Toscana in cerca di voti, come quello di sfoggiare camice bianche con le maniche risvoltate, come quello di andare nelle emittenti televisive locali a sciorinare senza prendere fiato una sequela di amenità, non più con quel linguaggio politichese utilizzato dai politici, giudicato difficile, ampolloso e inutilmente complicato dal pubblico, ma con quel modo di parlare veloce, che ha del persuasivo, confezionato apposta per non informare, non spiegare, per difendere il proprio operato da controlli, accertamenti, critiche, per affrontare qualunque argomento in qualunque contesto pubblico senza in realtà dire alcunché. Se associ il selfie agli ingredienti dialettici, come le metafore sull’amicizia, onestà, famiglia, vaghezza, genericità, ambiguità, evasività, termini specialistici, astrazioni, luoghi comuni, stereotipi, allusioni, non puoi che risultare lo yes man vincente. Naturalmente osservo ciò come fatto di costume e non dal punto di vista politico…perché, nella buona sostanza, qui di politico non c’è proprio nulla.
Infatti. Concordo pienamente.
X Mercanti. sono sostanzialmente d’accordo.Per Marco:spero proprio che tutto questo sia l’inizio di un rifiuto da parte dei giovani di percorrere quel binario che viene veicolato dai media.In fondo a quel binario ci stà l’accettazione tacita della loro schiavitù prima morale poi materiale.Non è il rifiuto totale che deve vincere ma la considerazione critica di ciò che si ha davanti.A questo serve la cultura con la C maiuscola.Tutto il resto è plagio finalizzato e purtroppo povertà in tutti i sensi.
La cosa assurda è che ancora chi vota il pd pensa di votare un partito di sinistra