MA CHI E’ QUESTO CORBYN? MEGLIO LUI DI RENZI E GRILLO. ECCO PERCHE’…

La rivista LEFT (che già dal nome dice come la pensa e questo è un bene, visto che ormai anche testate storiche come l’Unità non si sa più da che parte stanno o stanno dalla parte sbagliata) propone nel numero in edicola un ritratto di Geremy Corbyn, indicandolo come uno dei personaggi dell’anno 2015, almeno per quanto riguarda la politica.
In effetti se Pablo Iglesias, il 40enne leader di Podemos, è l’immagine personificata della sinistra moderna, giovanile, antagonista quanto basta, attenta alla comunicazione, ma non vacua, destrorsa e piena di sé come quella di Renzi, Corbyn è invece un sessantaseienne coi capelli bianchi e la barba pure e che si dichiara “socialista”… Uno che non si veste alla moda e che alla camicia bianca con le maniche rovesciate e la cravatta preferisce il maglioncino non griffato e la giacca a vento. Uno che va in bicicletta, ma per davvero, non solo per farsi vedere dalle telecamere in vista del portone del parlamento o del municipio…
Corbyn è la riprova vivente che non basta essere giovani per essere intelligenti, capaci, motivati. Che a sessanta anni suonati non tutti sono da rottamare e che si può essere più giovani a 66 anni che a 40, se hai le idee giuste. Geremy Corbyn è il segretario del Labour Party inglese, uno che i maggiorenti del suo partito, a partire da quel Tony Blair che si è pubblicamente scusato per la guerra in Iraq, portata avanti basandosi su una menzogna, non possono vedere nemmeno in fotografia, ma che al popolo laburista piace parecchio, come al popolo di Podemos piace Pablo Iglesias.
Eccola la nuova sinistra europea: Iglesias e Corbyn, un giovane e un militante di mezza età diventato leader piuttosto tardi, che non si vergognano a parlare di sinistra, di capitalismo di sfruttamento, di uguaglianza. E di “passione” da mettere in campo, non solo di pragmatismo. In maniera diversa tra loro (ma non troppo) propongono ricette suggestive, ma anche credibili, non campate in aria, per cambiare strada.
Corbyn per esempio è riuscito a intercettare «il malcontento di una generazione penalizzata dal debito, dall’instabilità lavorativa, dall’assenza di alloggi a prezzi accessibili e dalla distruzione del sistema di previdenza sociale» (lo scrive il Guardian, storica testata vicina al Labour), proponendo assistenza sanitaria per tutti, salute mentale per tutti, educazione per tutti. E una politica per la casa che favorisca i giovani. Ma anche “rinazionalizzazione” delle ferrovie e dei servizi pubblici, lotta alle diseguaglianze, pacifismo a oltranza. Tutti punti di forza di una politica che si pone decisamente controcorrente rispetto a quella dei suoi predecessori. E sposta la barra del Labour decisamente a sinistra. Un Labour che sta moltiplicando gli iscritti, che vede moltissimi giovani iscriversi proprio perché c’è lui, Corbyn…
In Italia non c’è un Corbyn (tranne forse Landini) e neanche un Pablo Iglesias. In Italia non c’è Podemos. C’è Renzi e un Pd che si sta sciogliendo come neve al sole, che perde iscritti diventando un partito virtuale e mette in vendita le sue sedi, anche quelle storiche ereditate dal vecchio Pci (a Siena, ex città più rossa d’Italia non ha più nemmeno la “federazione”…). C’è un Pd che imbarca Bondi, Alfano e Verdini e perde Civati, un Pd che come “strategia di innovazione “propone 9 inceneritori… e che sul lavoro ha fatto scelte che nemmeno Berlusconi…
L’Italia però è sempre un po’ indietro rispetto al resto d’Europa. Anche le mode arrivano sempre un po’ dopo. Il ’68, per esempio, da noi arrivò nel ’69, per non parlare del rock & roll e del beat… Quindi non è detto che anche in Italia non spunti un Corbyn o un Pablo Iglesias o magari qualcosa che somigli a tutti e due… Intanto, le idee di Corbyn e Pablo Iglesias potrebbero diventare motivo di confronto a livello locale. Ognuno nel suo territorio potrebbe cominciare ragionare di quel territorio con le modalità e le argomentazioni di Corbyn e Iglesias, che non sono quelle di Renzi. E nemmeno quelle di Grillo e dei 5 Stelle, che fanno politica come una setta e sostengono di non voler fare alleanze con nessuno, per statuto. Hanno una “vocazione maggioritaria” più forte di quelle di Veltroni, che fu preso per matto e le elezioni le perse nonostante un tutt’altro che trascurabile 34% dei voti… Non che non siano rispettabili, ma giocano secondo una logica che sfugge. Corbyn e Iglesias invece parlano semplice e chiaro, usano argomenti solidi e hanno un progetto di società, un pensiero di fondo, un’ideale. E queste ultime tre cose i 5 stelle italiani non ce le hanno. O quantomeno non le danno a vedere.
M.L.
Nel mio piccolo-e ne abbiamo parlato personalmente io e te- uno degli aspetti che continua a sfuggirmi dei 5 Stelle è ” lo splendido isolamento” ed il non capire-almeno da parte mia- che da soli non si governi.Fin’ora considerando i livelli da dove vengono in questi pochi anni occorre dire che sono stati un movimento in crescita inaspettata e che via via sono scappati fuori uomini e comportamenti che hanno molto rintuzzato l’idea che fossero una armata brancaleone come invece venivano considerati( vi ricordate quando nacquero e che tutti gli davano addosso dicendo che erano degli impreparati?). Bene, qualcosa,se non proprio parecchio, in tale direzione è cambiata adesso e tutto questo lo ritengo un notevole progresso e d’altra parte se così non fosse non si spiegherebbero le alte percentuali che li diano al secondo posto come preferenza di partito da parte degli Italiani.Detto questo rimane l’interrogativo grande come una casa di come pensino di governare,almeno anche nelle prossime elezioni di Maggio poichè la loro voce su tante problematiche locali non la si è udita.
Forse ritengono di avere un onda lunga che li porti al 2018 ed in seguito a tale onda raggiungere la maggioranza relativa per governare dal centro e dalla periferia….se tale disegno possa essere plausibile non si sà ma certo che per loro tale status può rappresentare un rischio,poichè il loro nemico giurato appare essere la Democrazia Cristiana rappresentata dal PD alla quale nulla concedono sul piano degli accordi, tranne non siano gli accordi voluti da loro sulle persone, come è successo ultimamente con la nomina dei tre nomi del CSM,ai quali ob torto collo il PD si è dovuto adeguare per non sputtanarsi ulteriormente nell’alleanza con la destra di Berlusconi.Forse l’erosione fatta via via di qesto terreno a chi governa non sarà sufficiente se non esce una idea di partito e di una impostazione sulle cose, che non siano solo fatti declamatori, giusti senz’altro,ma per adesso impotenti a cambiare la realtà. Ecco perchè ritengo valida l’impostazione che vadano aiutati ad uscire da questo isolamento dove si trovano- vuoi credo per struttura, per inesperienza, vuoi per visione comune dei problemi politici, ed anche per appartenenza e statuto. Personalmente li ho percepiti vicini a valori ed ad intenti di sinistra e quindi mi chiedo se una sinistra ipotizzata come dici tu Marco,di stampo Landiniano(tanto per capirci) alla quale io stesso mi sentirei di dare fiducia ma che nello stesso tempo credo di riconoscere che non andrebbe al di sopra delle percentuali delle dita di due mano ad essere”grassa”, dopo la frammentazione toccata alla sinistra nel suo insieme. Quello che resta del PD non lo sò, ma credo che ci sarebbe da aspettarsi il non rispetto delle percentuali delle ultime elezioni ma chi ha votato i renziani ormai non vota a sinistra proprio per struttura mentale e forma mentis.Quindi cosa mi sento di ripetere ancora a coloro che come me ritengono di essere di sinistra più ”schietta” e non di centro sinistra ? Di tentare un esperimento e di spogliarsi tutti della propria identità una volta tanto e di convergere su di loro nelle elezioni Comunali nei luoghi dove si vota.Vedremo così se può esistere un onda lunga di resistenza al degrado made in PD-NCD e prossima destra berlusconian- verdiniana. Diversamente da questo i renziani vincerebbero in molte realtà per 6 a 3.La eventuale ricostruzione a sinistra con gli esuli dal renzismo personalmente a 70 anni di età che quasi ho,non la considero una cosa politicamente e positivamente producente. I nomi li sappiamo e non ci sono altri nuovi su cui riporre la fiducia dopo l’esperienza della Primavera-almeno a Chiusi-ci sarebbe da sentirsi passare l’ufficiale giudiziario a suonarci il campanello di casa oppure di fare la fine dei correntisti di Banca Etruria, perchè se non l’aveste capito tutti quanti, la ”sottoscrizione di titoli tossici” nella repubblica italiana e nella sua politica sta continuando, checchè Renzi ne dica e la strada dell’inferno è sempre costellata di buone intenzioni.
Ed io appunto dopo 35 anni di volte che votando ho perso mi sarei anche stancato. Peggio di così tanto non può andare…
Quello di Corbyn è l’old labour,insomma…perchè quello di Blair era New…:D
Sarò fuori moda, ma preferisco di gran lunga l’old…
Anch’io se potessi sceglierei l’Old perchè il New è quello che fa funzionare meglio il capitalismo, inventato appositamente e veicolato per asservire le menti. Ma il mondo è cambiato e sono cambiati gli interlocutori, proprio quelli che devono decidere e che in effetti hanno tutta la cultura dentro per dover decidere la preferenza del New,pensando di fare una cosa diversa per riscattarsi ed abbacinati dai media che pensano che producano per la loro democrazia. Quando si dice contenti e cornuti……
Intanto in Inghilterra, nel Labour, la maggioranza del partito ha scelto l’old… Corbyn non è che passava dì lì per caso…
No,per caso non avviene nulla e sono d’accordo che per adesso hanno scelto l’Old perchè hanno visto che il New era la stessa identica faccia dei Tories e quando i Tories non riusciavano a far passare le loro istanze, le medesime portate avanti dal New Labour le avrebbero fatte passare.Da qui una breve e veloce considerazione sulle mistificazioni a danno delle grandi fasce sociali di persone prodotto dagli strumenti utilizzati dalla politica.La stessa identica cosa di quanto succede ed è successo nella politica italiana quando si dice che le cose peggiori a carico delle classi subalterne,la destra le abbia fatte produrre alla sinistra ed ai suoi governi abusando anche del termine” sinistra”. Solo con le istanze del centro destra le cosidette riforme non sarebbero passate ed allora c’era bisogno di avere il consenso della sinistra o sedicente tale. Ed a tale scopo ha lavorato tutto un establishment che ha prodotto partiti come il PD e suoi governi,leader come è stato ed è ancora Renzi, un ologramma alla Grillo,che però ha prodotto i suoi effetti rispetto ai fini che si proponeva e questo era l’importante nella sfera della considerazione lideristica ma soprattutto anche in quella della effettiva realizzazione dei suoi scopi illusionistici ma materialmente validi e raggiunti .Non mi stupisce tutto questo ma mi stupisce lo spargimento dell’etere verso la gente che ancora si ostina a chiamare sinistra la nuova Democrazia Cristiana travestita sotto il nome del PD.Ed allora tu Marco pensi che tutto questo in sostanza trasportato nella diatriba politica italiana possa poter marcare con le stesse scelte una specie di riscatto nei confronti di un partito come il PD in quanto l ‘Old Labour speri che sostituisca il New labour ? Pensi forse che possa essere attendibile tutto questo in Italia portato avanti da coloro che da anni hanno militato scientemente in un partito come il PD ? Scusa, ma coloro che oggi sono nel PD contro Renzi in quale partito militavano ? Sono sempre loro, non è che hanno cambiato idee,anche perchè credo solo a chi non avesse voluto vedere non siano apparse chiare le istanze che il PD sin dalla sua creazione si portava dietro come scopi a cui arrivare nei confronti di una sinistra considerata immobile.E dal momento che era immobile doveva essere rottamata per rompergli ancora le reni per poter far passare ciò che desiderava l’establishment conservatore di tutta l’Italia,ex DC innanzitutto.Proprio coloro che a milioni credendo di difendere i loro interessi hanno mostrato subito un fiuto che ha fatto la fortuna politica di tale partito in senso di quantità di voti. Le persone che oggi gli si oppongono da dentro in quale partito militavano e quali scelte avevano abbracciato? Questi anche nella nostra Chiusi dovrebbero fare parecchi sforzi per risultare credibili sotto l’arco dell’onestà intellettuale e del non dover destare idee di riciclaggio.A questo punto meglio il vero PD di Renzi, almeno si sa chi è.Tutto questo secondo il mio modesto parere rischia applicato su Chiusi per le prossime elezioni di Maggio possa portare acqua al perno del PD nella persona di Bettollini anche se tu dici che il PD non esiste.Questa secondo me se prevalesse sarebbe ancora una trasformazione di una realtà già trasformata in senso di realtà conservatrice trasportata nella nostra cittadina.Il New labour e l’Old Labour, Corbyn e Podemos sono altre realtà, che appaiono simili ma hanno poco in comune con l’Italia, purtroppo per l’Italia…..l’alternativa va costruita senz’altro, ci vuole tempo e volontà politica, ma con le forze più genuine e non con quelle inquinate, ed una parte di quelle dentro a quel partito guardandole dal punto di vista di sinistra,credo che siano inquinate, anzi ne sono sicuro di questo.Ci sono forze che hanno vissuto solo di politica e non sono vergini e farsi considerare tali sarebbe una pretesa.Ed allora c’è bisogno di altro e di altri aiuti da parte della consapevolezza che deve essere messa in campo per potersi unire ad altre forze magari inesperte ma sicure dal punto di vista morale.E’ questa la prima condizione della quale Chiusi e l’Italia hanno bisogno.E tali forze ci sono e speriamo che crescano ogni giorno di più.
“Queste forze ci sono”, dici… io francamente stento a riconoscerle. Anzi, non le vedo proprio…
Secondo me ci sono, non sono venute ancora allo scoperto nella maniera di come noi pensiamo che lo dovrebbero fare,perchè giovani,forze che senza peli sulla lingua tengono al loro interno la rabbia del degrado della politica,di questa politica fatta dai partiti maggiori che si sono riciclati nel nome e non nei fatti e che sono distributori automatici di illusioni oltre che di prebendine ai propri iscritti e simpatizzanti di paese, che li tengono al pari degli schiavi, ricattati e dipendenti,legati alla loro politica ed a pane ed acqua,bendandoli per non far veder loro che sono e che saranno tributari a vita.Queste di cui parlo sono forze nuove,inespresse in fondo,dove forse per la prima volta si è riusciti a superare l’alterco destra-sinistra non passando per il centro e stemperarsi alla suadenza di questo sistema che li vorrebbe tutti rivoluzionari soft,martinit,scout misericordiosi o braccianti per le varie feste dell’uva ed altro,per imbracarli con false promesse.Questi di cui parlo e che sono incazzati, hanno bisogno di essere aiutati perchè politicamente non vengono da una esperienza come la nostra e da un mondo come era quello in cui noi ci siamo formati,ma per la prima volta sono loro che scontano i limiti e gli errori della nostra generazione,che voleva cambiare il mondo ma che grazie soprattutto alla sua lidership ha cambiato strada.Questi sono i nuovi incazzati e non sono pochi,aspettano solo di sentire intorno ad essi la solidarietà di coloro che la pensano in modo pulito, senza compromessi, senza false speranze ed aspettano solo di contare per potersi mettere alla prova.Secondo me-eppoi termino- la differenza sostanziale deve essere fatta per distinzione sul CONCETTO DI QUALI INTERESSI SI DIFENDA. E’ lì caro Marco che casca l’asino,ed è lì lo spartiacque,c’è poco da fare! Preparati od impreparati oggi dice proprio poco, anche perchè credi che siano preparati questi che ci governano e che hanno governato Chiusi fino ad oggi ? Penso che sarebbe risibile pensarlo.Il mio di pensiero è quindi questo e lo ripeterò fino alla nausea: credo che occorra da parte delle forze sane di questo comune,che sono state deluse dalle vicissitudini politiche di questi ultimi 5 anni, fare un atto di umiltà,spogliarsi di una parte cospiqua delle proprie visioni,prerogative e peculiarità(dentro al Pd penso che ce ne possano stare fra coloro che l’hanno votato),scavalca- care i vecchi nomi di rappresentanza, che,rappresentando fra l’altro solo loro stessi trombati e per questo incazzati (non incazzati per il degrado della sinistra ma guarda caso spesso incazzati per la loro personale perdita di credibilità e di qualche prebendina- questo già la dice lunga sulla questione (parlo dei rottamati dal renzismo made in parrocchia tanto per essere chiari). Fra queste forze di semplici cittadini io credo debba crescere la pressione per poter alzare la speranza di congedare il renzismo a Chiusi.Il nuovo ha bisogno di dialogare con il vecchio,di aprirsi e di sentirsi accettato e non il contrario messo ai margini e respinto sotto una valanga di improperie del tipo che non siano buoni a governare perchè su certe ragioni non prendono posizioni.E’ anche vero che su talune non le prendono, ma questo credo lo si debba soprattutto alla loro inesperienza politica,alla paura non tanto di un confronto-bensì al contrario- ad una paura di essere travolti e triturati e non per quella che potrebbe sembrare l’incertezza delle loro ragioni.Ecco perchè secondo me si debba da parte di coloro che si propongono al governo di Chiusi scansare la prima,grande ed evidente tagliola della frammentazione.
La paura del loro avversario(in questo caso il renzismo del PD a Chiusi) credo che già da questo avrebbe a che temere.Tutto il resto diverso da questo giuocherebbe per il renzismo e parecchi canterebbero lodi al Signore.In primis coloro che una volta erano nelle sezioni del PCI i più combattivi e che adesso vanno in processione con la candela accesa cantando lodi alla Madonna, perchè dicono di aver capito che la società sia cambiata, il muro di Berlino sia caduto, e che cambiare sia giusto perchè solo gli imbecilli non cambiano….come vedi caro Marco il plagio non appartiene al passato.