QUELLE AUTO SENZA CONDUCENTE E PARCHEGGIATE MALE CON TELECAMERA A BORDO…

CHIUSI – Un nostro amico e collaboratore Luca Cardinalini che fa il giornalista Rai (sua la rubrica “L’altro calcio” per Dribbling e La Domenica Sportiva. Un anno fa fece anche un servizio sugli “autarchici” della Asd Città di Chiusi) ci ha inviato questa “lettera alla redazione”, per segnalare una cosa che gli è successa, più volte, passando per Chiusi.
Eccola:
“Mi è capitato di recente di passare per Chiusi e ho visto, in più di una occasione, una macchina della polizia municipale con a bordo il Targa System.
E’ un aggeggio infernale che rileva le targhe delle auto e che, confrontandole in tempo reale con la banca dati del ministero dell’Interno, in pochi secondo può dire ai vigili se quella è in regola con assicurazione e revisione.
Le macchine della polizia sono vuote, dentro non c’è nessuno (a meno che siano sdraiati, ma non credo), solo una telecamera puntata sulla strada. Pesca a strascico.
La cosa curiosa è la loro locazione. Ne ho vista una sopra il marciapiede, proprio davanti al bar vicino ai semafori, prima dell’ingresso in paese (strada verso l’autostrada, per capirci). A piedi o con una carrozzina o su una sedie a rotelle, non si passava. Se fosse stata la mia auto, parcheggiata lì, mi avrebbero sicuramente multato per sosta vietata.
Un’altra volta, di notte, sulla strada buia che dalla stazione va in direzione Ponticelli. Questa era proprio abbanchinata, con le ruote lato guidatore dentro la carreggiata. Nella mia imbranataggine, su due piedi avevo pensato che fossero in difficoltà e mi sono avvicinato per prestare aiuto, accorgendomi solo in un secondo momento della telecamera.
Ho chiamato al telefono i vigili urbani. Mi ha risposto un vigile al quale ho raccontato la storia e chiesto informazioni.
Sapeva bene di cosa parlassi, tanto è vero che mi ha detto, nel primo caso che “sul marciapiede ci si passava e comunque non sono problemi suoi”, nel secondo caso che “la macchina era in una piazzola e non aveva affatto le ruote dentro la carreggiata”.
Sarebbe bello utilizzare queste macchinette contro gli evasori fiscali o altri rei.
E’ spietato, lo Stato, contro chi bara sull’auto e le assicurazioni. E’ la cosa che gli preme di più, sembra.
Il vigile alla fine mi ha detto che aveva da fare, che gli facevo perdere tempo e che, se volevo, avrei potuto scrivere una lettera.
Potendo avrei scelto la… V, poi una A, poi una F, e poi un’altra F…. Invece ho scritto a Primapagina.
Luca Cardinalini, 19 novembre 2015.
Da notare, al di là della disavventura con i vigili, la frase “sulla strada buia che dalla stazione va verso Ponticelli”, riferita probabilmente a Via Mazzini, spesso senza illuminazione come Piazza Dante… E’ capitato proprio male il nostro Luca. Ma che ci fanno certi giornalisti in giro per Chiusi di notte? Gente strana. Valli a capire… Certo che anche ai vigili poteva andare meglio che incappare in un giornalista Rai. Fortuna che non aveva la telecamera appresso (ce l’avevano loro stavolta). E fa servizi per la Domenica Sportiva e non per Striscia la Notizia. Che Chiusi con Striscia la Notizia c’ha pure qualche precedente…
inquietante…
Mi sbaglierò ma mi sembra di essere in presenza delle proteste del tenore di quelle di coloro che a Firenze scrivono alla Nazione perchè i cani la fanno sul marciapiedi.Sono anni che quasi quotidianamente la Nazione pubblica tali proteste.Secondo il mio modesto parere i vigili e/o le forze dell’ordine fanno bene a monitorare le targhe perchè il controllo in tempo reale degli assicurati o meno,permette di reprimere e/o di controllare se si sia in presenza di assicurazione non pagata o meno, e nel caso che non ci sia,questo è un fatto che si riversa contro l’interesse pubblico.La maggior parte delle volte chi non ha l’assicurazione e procura l’incidente,se ne scappa,cosa questa che nelle città avviene semprepiù con frequenza.A parte la risposta telefonica di cui si parla da parte del vigile,forse non molto consona in quel tono descritto,ma il fatto che la posizione della macchina ferma possa impedire ad una madre il transito di una carrozzina è ben poca cosa; La madre farà 5 metri in più, aggirerà la macchina e risolverà il problema che problema non è. Io credo che occorra essere da parte dei cittadini consapevoli che anche le forze dell’ordine nell’espletamento del loro lavoro sono chiamate ad ottemperare aspetti che hanno senz’altro maggiore importanza dei fatti descritti.Per non farla lunga oltre ogni limite,osservo che in un paese com’è la Francia- tanto per citare un esempio comportamentale della gente comune-non succederebbe mai di trovare gente che scrive al giornale perchè una macchina di pubblico servizio possa essere posteggiata in maniera non consona alla circolazione. Questa-forse mi sbaglierò-ma è una cosa tutta italiana che tende a notare quella che ritiene possa essere la limitazione della propria libertà non tenendo altresì presente quella generale e di altri e le difficoltà che spesso incontrano coloro che sono preposti a far osservare l’ordine che sono persone come noi e con responsabilità maggiori fra l’altro. In pratica quando si è risolto il ”proprio” degli altri chi se ne frega.E’ vero quanto cita il Sig. Cardinalini sullo stato piovra che guarda a tali provvedimenti per far cassa mentre trascura l’evasione dei soliti noti stimata fra l’altro a 140 miliardi annui (3-4 manovre finanziarie), ma lo Stato- questo Stato che dovrebbe essere di tutti e che nei fatti non lo è- è tale proprio perchè gli Italiani spesso guardano solo al loro di interesse,Talvolta paragonandolo alla contraddizione fra interesse individuale e interesse generale e servendosi dell’interesse generale malamente espletato per avvalorare ancor di più queli che credono i loro diritti individuali.Tutto questo succede giornalmente.Ma gli italiani questo sono e secondo me la ragione di tutto questo c’è, e chiaramente non è solo una.ma il discorso sarebbe troppo lungo e già io l’ho fatta troppo lunga.
La lettera pubblicata non contesta il controllo da parte dei vigili sulle targhe (quindi assicurazioni e revisioni) quanto il metodo usato, il modo di posteggiare dei vigili per fare questi controlli e, – diciamolo – anche il tono della risposta ricevuta per telefono da parte del vigile… Chi ha il compito di controllare e se ai reprimere eventuali infrazioni deve essere il primo a rispettare le norme e ad usare buon senso e cortesia…