CHIUSI, AL VIA L’ITER ESECUTIVO PER IL NUOVO PALASPORT A PANIA

CHIUSI – Dopo l’approvazione del progetto preliminare, avvenuta nei mesi estivi, la giunta comunale ha approvato anche il progetto definitivo del nuovo palasport da realizzarsi in loc. Pania laddove sorge lo stadio rimasto incompiuto. Il palasport prevede una struttura in legno lamellare con copertura con doppio telo in pvc ignifugo di colore bianco e campo da gioco adatto sia alla pratica di varie discipline sportive (pallavolo, basket, pallamano, calcio a 5) sia ad eventi come concerti o convegni.
Il progetto definitivo sfrutta tutte le opere già realizzate per lo stadio, quindi le tribune, ma anche i quattro spogliatoi e i servizi igienici per atleti e spettatori e permetterà la realizzazione di opere aggiuntive come una palestra (sala per preparazione atletica) e una sala stampa necessaria per eventuali manifestazioni o campionati di serie A. I
Il nuovo Palazzetto dello Sport avrà, dunque, un’altezza di oltre 10 metri, il campo da gioco polivalente avrà una lunghezza di 44 metri per una larghezza di 23 e le tribune, potranno ospitare circa 700 spettatori seduti. Naturalmente con omologazione. Posti che poi potranno aumentare ad oltre 1.000 in un successivo passaggio nel quale saranno installate altre tribune oltre a servizi vari come bar, infermeria e biglietteria. Oltre a quanto già descritto è stato approvato anche il progetto preliminare per la realizzazione della rotatoria e della nuova viabilità di accesso all’area dalla strada statale.
Con l’approvazione del progetto definitivo parte di conseguenza il completamento dell’ultima fase burocratica concretizzata dalla conferenza dei servizi già prevista per il 22 dicembre e dalla pubblicazione del progetto nel BURT. Questa procedura si completerà verso la fine di gennaio con la gara di appalto che sarà di tipo integrato. In questo modo sarà messa in gara sia l’opera che la progettazione esecutiva e, quindi, grazie a questa formula, i tempi di realizzazione per l’intera struttura saranno velocizzati e verosimilmente, già alla fine del 2016 il Palazzetto dello sport potrebbe essere inaugurato. Il costo complessivo invece è stato confermato in un milione di euro.
Bettolini apre dunque la campagna elettorale con un botto. “Ogni promessa è debito”, dice con una punta di soddisfazione. “Chi non ci credeva è servito: Giunta 2-gufi 0”. E con quel termine “giunta” non si prende tutto il merito per sé, ma lo distribuisce tra i componenti dell’esecutivo, soprattutto con l’assessore ai lavori pubblici Sonnini, anch’egli soddisfatto del risultato raggiunto: “E’ un traguardo fondamentale che abbiamo tagliato approvando il progetto definitivo perché finalmente la zona di Pania sarà riqualificata secondo le esigenze della cittadinanza. La nostra città e lo sport hanno un legame indissolubile, basti pensare che il PalaCoopersport attuale è occupato per 2.700 ore all’anno pari a circa 8 ore al giorno e da oltre 450 ragazzi a settimana, che molte società sportive devono sfruttare le palestre comunali per la propria attività e che addirittura alcune devono trovare spazi fuori dalla città. A tutto questo sarà data una risposta con la realizzazione del nuovo Palazzetto che quindi sarà da subito sfruttato e operativo. Sport in primo piano ma non solo, perché il cambio di passo lo avremo anche con la possibilità di ospitare concerti e convegni di livello nazionale. Chiusi accresce la propria offerta e si candida ad un ruolo centrale e di riferimento nel territorio”.
Insomma con il nuovo palasport non solo si va a colmare una lacuna (quella che ha costretto la squadra Emma Villas di volley ad emigrare a Siena per giocare la serie A2) e a dotare la città di una struttura nuova e all’avanguardia per lo sport e non solo, ma si va mettere una “tenda” (se non una pietra) sopra lo scandalo dello stadio incompiuto, recuperando i manufatti costati circa un milione e 800 mila euro, chiudendo così una annosa questione. Quella del presunto interramento di rifiuti nell’area, è altra storia e va trattata a parte.
Mancano ancora alcuni passaggi, ma l’iter sembra avviato. E al di là del giudizio che si può dare su come la questione è stata fin qui gestita (dall’idea dello stadio al progetto palasport di un anno fa) e sulla priorità, adesso, di un’opera del genere, un nuovo palasport, al prezzo di 1 milione di euro, sembra effettivamente un affare per tutti. Ci sarà da vedere chi poi lo gestirà, il palasport. Ma una soluzione non sarà impossibile trovarla. Quella tribuna, quei tralicci con tanto di fari in mezzo alla campagna, costati fior di quattrini e totalmente inutili ora come ora sono solo un monumento allo spreco. Se il palasport consentirà di recuperare il tutto, dotando la città di una nuova struttura polivalente e di livello nazionale, perché no?
E non si dica che adesso che la Emma Villas non è più a Chiusi, il palasport non serve più. Perché Chiusi avrebbe difficilmente retto comunque la serie A. Non ha le dimensioni né il “bacino di utenza” per la serie A. Ma è verissimo che il palasport attuale scoppia e tante società sportive locali debbono girovagare tra palestre scolastiche e paesi limitrofi. Se il costo sarà quello che dicono in Comune non sarà un milione speso male..
Sul fatto dei gufi bettollini potrebbe essere un po’ più originale e magari coniare una battuta nuova invece di copiare il padrone delle sue idee ossia il presidente del consiglio. Non vedo poi di cosa debba essere orgoglioso, dopo anni metterebbero una toppa ad un disastro come il fallimento della costruzione del nuovo stadio di calcio, e lo farebbero con colpevole ritardo, non si capisce infatti perché, se era nelle possibilità del comune fare il palazzetto non è stato fatto qualche mese fa quando la emmma villas è dovuta emigrare a Siena. Sulla storia dell’insufficienza del bacino d’utenza non concordo affatto, la squadra era un fiore all’occhiello per chiusi ed anche un veicolo di promozione per il paese. Se si guarda al numero di spettatori che fa a Siena, lo stesso numero poteva essere raggiunto a chiusi con gli spettatori locali e gli appassionati delle zone limitrofe. Se poi andare a Siena, a prescindere dal palazzetto, è stata una scelta della società, è un altro paio di maniche, in questo caso però l’amministrazione comunale avrebbe dovuto lavorare meglio, portando anche l’argomento del nuovo palazzetto per convincere la società a rimanere a chiusi.
Sì, Luca, credo che la scelta di Siena sia un altro paio di maniche… E concordo sul fatto che il nuovo palasport, se sarà costruito (perché ancora è tutto sulla carta), arrivi comunque in grande ritardo e magari come “toppa” sullo scandalo dello stadio incompiuto. Però a questo punto, meglio tardi che mai. Lo sport a Chiusi ha le se esigenze, al di là della Emma Villas e una toppa su quel buco nero in qualche modo andava messa… Recuperare dei manufatti, evitando uno spreco di denaro, mi sembra il minimo che si dovesse fare…
su questo concordo, ciò che non è comprensibile sono gli sfottò stile renzi, almeno avesse la brillantezza intellettuale per farle originali le battute, che poi c’ha poco da fare le battute con tutte le cazzate che hanno inanellato in questi anni non credo ci sia da vantarsi troppo per aver messo sulla carta il progetto di un rattoppo.
Giunta 2- Gufi 0 ? Si ma allora i meriti quali sarebbero ? Quelli di aver messo una toppa alla situazione disastrosa che era stata procurata ? Mi chiedo se sia normale tutto questo dal momento che sembrerebbe che sia oggetto quasi di vanto. Certo,il Comune ha fatto solo il proprio dovere una volta deciso quest’altro intervento- forse non ci siamo capiti sul merito della questione-(anzi sul demerito guardandola in toto) e forse contestualmente ha ragione Bettollini per la toppa, ma mi sembra che il tutto e valutata per intero la storia, il tutto sia un monumento all’inefficenza sulla spesa dei soldi dei cittadini,quindi le toppe normalmente vengono messe sopra il vestito consumato e logoro, per cercare di usarlo ancora e non buttarlo alle ortiche…..Altra cosa sarebbe invece la critica che secondo me andrebbe fatta ai ” centri sportivi che scoppiano” ed ai giovani che non trovano collocazione per le loro attività sportive.Io su tali argomenti ho le mie idee ma c’è chi ne ha altre e quest’ultime oggi vanno per la maggiore, ma è bene chetarsi e non spingersi oltre,diversamente si entra in altri ambiti che investono il sociale, la cultura e la libertà,ma c’è chi li vuol vedere distinte e settorializzate tali iniziative ed è chiaro che così facendo l’attenzione si concentri tutta sullo sport perchè è il sinonimo che se manca quello, od è oggi insufficente, è come se mancasse l’aria.anche se giustamente i Comuni devono ben prevedere tali strutture nei loro progetti amministrativi.Ma questa appunto è un altra storia…..In genere quando nella politica mancano le visioni complessive si espletano tutte quelle iniziative per perorare quelle settoriali e spesso rivolte anche alla prevalenza del privato sul pubblico e la gente ormai abbocca anche se fatica per pagarsi un cappuccino…..ma applaude.
Il fatto che il palasport attuale “scoppi” e non riesca a garantire spazi per tutte le squadre e società sportive che ne avrebbero diritto (è struttura pubblica dal 2011) è un fatto inequivocabile. E se mancano anche spazi per il teatro, le mostre, la cultura in genere e anche per la semplice partecipazione democratica allo Scalo soprattutto, questo non vuol dire che quello dello sport sia un falso problema. Per lo sport c’è una struttura pubblica che non basta più. Per la cultura mancano degli spazi. Ecco due temi per la prossima campagna elettorale. Bettollini si sta portando avanti col lavoro, ma per ora ha approvato solo un’idea che ancora è tutta e solo sulla carta…Chi vuole correre per le comunali dica la sua su questi temi…
Alla fine della fiera (ammesso che ci si arrivi) andremo a spendere 4 milioni di euro per un palazzetto coperto da un tendone.
Un capolavoro, non c’è che dire.
Sul resto (progetto, gestione, costi e possibilità d’utilizzo…) ci sarà molto da dire perché l’improvvisazione non ha mai dato buoni frutti.
il cosiddetto “piano industriale” non c’è, in effetti. Per ora siamo agli annunci (che in avvio di campagna elettorale fanno sempre effetto). E allora, se Bettollini & C. intendono andare avanti con il progetto, e pare di sì, faranno bene a spiegare meglio i dettagli dell’operazione, per non trovarci poi di fronte a sorprese… Quanto alla spesa l’amministrazione comunale parla di 1 milione di euro… Più l’intervento sulla viabilità a carico di altri enti, più il milione e 800 mila euro già spesi nelle strutture dello stadio. Ma questi, senza palazzetto, sarebbero andati irrimediabilmente perduti.Quindi rappresentano una spesa, ma anche, a questo punto, il recupero di una perdita…
A suo tempo i consiglieri comunali de “La Primavera di Chiusi” votarono a favore della costruzione del nuovo palasport a Pania, soprattutto perché era un modo per non gettare alle ortiche quanto già speso in quell’area e poi perché il progetto complessivo andava incontro alle esigenze sportive del paese e presentava una gestione sicura, perlomeno nella fase iniziale, che era quella dell’Emma Villas Volley.
Nelle varie fasi della discussione proponemmo addirittura che fosse l’Amministrazione a farsi carico direttamente della realizzazione, utilizzando il residuo del mutuo acceso per il Gabibbostadio.
Ci fu risposto che il patto di stabilità non permetteva la realizzazione diretta.
Oggi quella nostra proposta viene fatta propria dalla maggioranza che lo realizza direttamente, anche se non sappiamo con quale previsione di gestione, superando gli impedimenti del patto di stabilità. Allora mi viene da pensare che l’impedimento non fosse il patto di stabilità e che se si fosse seguita la nostra indicazione oggi la realizzazione del palasport sarebbe sicuramente ad uno stadio più avanzato.
Quella del bando, fatto peraltro quando ancora l’area dello stadio non era stata presa in carico dal Comune (cosa avvenuta solo il 30 giugno di quest’anno), fu una cazzata. Un errore strategico e tattico e un elemento di “incertezza” in sé… Tant’è che al di là della prima offerta Emma Villas poi ritirata, nessuno si è mai fatto avanti…