CHIUSI, BETTOLLINI NON CORRE DA SOLO. SPUNTANO NOMI NUOVI PER LE COMUNALI

CHIUSI – Quando, all’inizio dell’estate il sindaco uscente Stefano Scaramelli sostituì il suo vice Sonnini con il più fedele e vicino Bettolini, l’obiettivo era chiaro: garantire a Juri Bettollini un anno (o quasi) di visibilità, da front man, in vista delle prossime elezioni, essendo lui, Bettollini, il candidato in pectore dei renziani per la poltrona di sindaco di Chiusi. Sonnini era ed è meno allineato, quindi non garantiva a pieno la corrente, meglio non rischiare. In effetti Juri Bettollini è stato il più stretto collaboratore di Scaramelli, il suo braccio destro (e anche il sinistro in qualche caso), organizzatore, autista e “spalla” fidatassima durante tutta la campagna elettorale per le regionali. Normale che Scaramelli designasse il suo alter ego per la successione alla guida del Comune. Fece così anche Ceccobao con lo stesso Scaramelli, che poi però gli voltò le spalle, cominciando a giocare in proprio…
Quindi, al di là del metodo, definito “barbaro” dalla Primavera con cui è stato giubilato il povero Sonnini, che non ha gradito, ma si è piegato pronunciando il classico “obbedisco”, era scontato che fosse Bettollini il candidato numero uno del Pd per la prossima tornata amministrativa. E un anno da “reggente” doveva e dovrebbe consentirgli di arrivarci con un certo margine di vantaggio.
Questo sulla carta. O nelle intenzioni di Scaramelli, dello stesso Bettollini, dell’ala renziana del partito che ha occupato tutti i posti, ma sembra sempre più ridotta ad un circolo di amici. Con molto potere, ma poca truppa. Il Pd non è più, nemmeno lontanamente, quello che era nel 2011, quando vinse Scaramelli. Adesso è poca cosa. E’ un partito virtuale. Inesistente, silenzioso, senza gruppo dirigente vero. Le sezioni ridotte a luoghi in cui non si discute di nulla. Né si fa attività alcuna.
E allora ecco che Scaramelli, Bettollini & C. (pochissimi C…) potrebbero anche avere avuto fretta. Potrebbero aver fatto male i conti. Perché se è vero che il consenso che un tempo veniva garantito dall’attività delle sezioni, oggi viene garantito e veicolato da altri soggetti e altre aggregazioni (le associazioni volontaristiche, le contrade, le parrocchie…) è anche vero che i poteri reali, quelli che contano non sembrano poi così entusiasti della prospettiva di avere per i prossimi 6 anni Juri Bettollini alla guida del Comune. C’è chi lo considera troppo “decisionista” per non dire arrogante, chi troppo pragmatico, chi troppo… di Montallese e poco di Chiusi…
E infatti già circolano, sottotraccia, ma non troppo, anche altri nomi che potrebbero contendergli la candidatura a sindaco. E, si badi bene, non candidature “alternative” o antagoniste al Pd e nemmeno della “minoranza Pd” (i dalemiani-bersaniani, per intenderci), ma nomi caldeggiati dalla stessa cordata vincente del partito, dalla stessa area non ostile a Metto Renzi, quella che ha sempre sostenuto Scaramelli, anche alle ultime elezioni regionali…
In pratica Juri Bettolini non sembra essere, al momento, l’unico candidato possibile del Pd, come sembrava qualche mese fa. E chi è che lo insidia? un nome che circola, con una certa insistenza è quello di Silva Pompili, più o meno coetanea di Bettollini, manager d’azienda e presidente della Fondazione Orizzonti dalla scorsa primavera. La diretta interessata smentisce ogni velleità in questi senso, e definisce le voci (che però sono pervenute anche a lei) “assolutamente infondate”. Ma la vice c’è. E se tuona, da qualche parte parte piove, si dice da queste parti. Altro nome che aleggia, ancor più sottovoce, ma neanche tanto, è quello di Mara Moretti, attuale presidente della Bcc Valdichiana e della federazione regionale delle Bcc. In entrambi i casi, con Silva Pompili e Mara Moretti, sarebbe il potere economico a candidarsi a prendere in mano le redini dell’amministrazione locale, senza troppe mediazioni politiche.
Per contrastare questa offensiva, tutta al femminile (una carta in più in nome della “novità”) il Pd potrebbe decidere di gettare nella mischia la segretaria Pamela Fatighenti, figura certamente meno spigolosa e meno “decisionista” di Bettollini, che anche in questo caso dovrebbe suo malgrado farsi da parte…
Ma Bettollini ha anche una sua dote di consenso personale (la frazione di Montallese, alcune associazioni sportive…) che certamente vorrà far valere e che non è detto che sarebbe automaticamente trasferibile a vantaggio di altro candidato o candidata. Non è neanche detto che Bettolini, se dovesse saltare la sua candidatura, si rimboccherebbe le maniche per fare campagna elettorale, anzi. Potrebbe addirittura schierarsi contro e giocare in proprio, dicono alcuni che gli sono vicini.
Insomma la partita che, almeno per quanto riguarda il Pd, sembrava già chiusa non è chiusa per niente. E fuori dal Pd tutto può ancora succedere. L’unica presenza certa è quella de 5 Stelle, ma potrebbe non essere la sola.
m.l.
Nelle foto: in alto Juri Bettollini con la fascia di “sindaco”, al centro Silva Pompili e in basso, Mara Moretti.
Marco nel tuo articolo si parla di possibilità, di quello o di quell’altro che potrebbero essere o non essere,candidature che potrebbero essere accettte o proposte, che potrebbero insidiare o sostituire ecc ecc. Ed è logico che in questo momento siano solo supposizioni, basate su voci o su ipotetiche piazzature di forza da schieramenti che agiscono perchè dietro hanno il polso dell’economia e non più della politica perche quest’ultima agli occhi della gente si è polverizzata e rarefatta e non esiste più.Quindi per adesso sono solo supposizioni.Punto. Detto questo credo che ci sia da chiedersi che dietro il chiasso che si fa o che tu riporti che ci sia, la domanda da porsi che le situazioni di Chiusi siano da affrontare solo guardando alle nomine DELLE PERSONE ma non più al chiedersi ”PER QUALE POLITICA” A TE TUTTO QUESTO ED ALLA GENTE COMUNE COSA FA VENIRE IN MENTE ? Personalmente abbandonando la ormai ripresa più volte e consunta polemica su Sonnini ti dirò subito che sulla prima parte del tuo discorso non sono d’accordo come impostazione sulla realtà artificiale riguardante le ragioni che tu riporti per le quali sia scaturito un facente funzioni e su chi invece avrebbe dovuto sostituire il Sindaco.Quelle ragioni che tu riporti sono tutte frutto di una politica che non è politica ma solo necessità di mantenere.A me non interessa se Bettollini sia più o meno decisionista, a me interessa che i problemi di Chiusi possano venir affrontati con una unità di intenti e portati a compimento.Guardando al vicino passato però ne dubito molto perchè se quella è la lotta che riporti in essere tu, io credo che si sbagli subito metodo. ma è una idea mia che però se fosse reale ciò che riporti,significherebbe che il tracciato di dove debba condurre la politica lo producano altre forze.In passato è avvenuta la stessa cosa ma non c’è- ritengo- da essere tanto contenti.Spero proprio che la situazione che si andrà a determinare sia diversa.Lo spero per Chiusi e lo spero perchè il fumo è solo fumo come abbiamo visto precedentemente perchè i fatti sono stati altri, ma spesso è il segno dell’arrosto che è bruciato……..perchè senza politica l’arrosto brucia…..
Mi pare ovvio, Carlo – e l’articolo credo lo faccia intendere – che si tratta per ora di una battaglia sorda e sotterranea tutta interna al Pd, o meglio intorno alle spoglie del Pd, tra cordate e gruppi di potere e di consenso che si fronteggiano. Bettollini, al di là di come sia stato nominato “reggente” è il “reggente” e quindi si trova nel mezzo di questa battaglia. Una battaglia che ha a che fare con il potere (e chi lo deve rappresentare), ma molto poco con la politica e anche con le sorti della città. Personalmente è un modo di agire che non mi appassiona, non mi piace e non credo che possa essere la strada per far ripartire Chiusi (senza entrare nel merito dei nomi, giochino che mi appassiona ancora meno), ma io faccio il cronista e da cronista rilevo e racconto quello che succede. Per ora solo questo sta succedendo in vista delle elezioni comunali. Più avanti si vedrà…
Mmmmmmm! Strani movimenti.Si muovono i poteri forti. Qualcosa mi dice che tornerà a farsi viva l’ipotesi dell’ecomostro di Querce al Pino. Spero di sbagliarmi.
caro francesco devi essere strego…o forse sono vecchi vizi gia sperimentati a chiusi ..quando si muove “pompili ” c’è stato sempre sotto qualcosa .. chissa come mai!!!!!!
caro lorenzoni ..le tue sono solo idee ..ma hai fotografato esattamente il disastro politico che si è verificato a chiusi .Assenti nelle sezioni assenti, dove ci sono i percettori della nuova ( si fa per dire)politica tutto deciso senza nessun consenso..della base…ma dimenticavo ..le sezioni sono state abolite?????percio’ è giusto cosi .Siamo ancora sicuri di avere il vento in faccia!!!! la classe economica diventera’ la nuova classe politica???