CHIUSI, IL NICHEL NELLA FALDA DI FONDOVALLE C’E’ ANCORA. ED E’ ANCORA OLTRE LA SOGLIA DI CONTAMINAZIONE

CHIUSI – In risposta ad una interrogazione de La Primavera, l’amministrazione comunale di Chiusi ha fornito i dati relativi ai controlli effettuati da ARPAT sui piezometri ( i pozzetti di ispezione, in profondità) del depuratore Bioecologia, in relazione alla nota presenza di nichel nella falda acquifera di Fondovalle. Gli ultimi dati pubblicati si riferivano al gennaio 2013… Quelli forniti adesso vanno dall’ottobre 2013 al mese di luglio 2014. Ebbene dalle rilevazioni si evince che il nichel nella falda c’è ancora. Ed è stata rilevata in tutti e tre i piezometri. Il almeno 9 volte nel piezometro 3 e 4 volte nel piezometro 2 (queste ultime tutte concentrate nella primavera 2014) il parametro nichel è risultato superiore alla soglia di contaminazione fissata in 20 microgrammi/litro. Soprattutto nel piezometro 3, il valore è risultato anche tra gennaio e marzo 2014, anche 3 o 4 volte superiore al limite di legge.
Mancano i dati relativi all’ultimo trimestre del 2014 e ai primi 40 giorni del 2015, ma è evidente che il problema nichel sussiste ancora e non si è attenuato rispetto agli anni precedenti. Quindi la causa che ha determinato la contaminazione è ancora presente e attiva.
Come i nostri lettori ricorderanno, dopo una serie di accertamenti e verifiche condotte insieme alla Forestale, il Comune è arrivato alla conclusione che la possibile causa dell’inquinamento fosse da individuare nello sversamento di materiali contaminati e contenenti nichel, che erano stati stoccati dentro e fuori del capannone ex Nigi Agricoltura dal 2001 all’inizio del 2008. Da questa supposizione, la denuncia penale spiccata nei confronti della ditta Nigi e dell’Agenzia Governativa AGEA (Ministero delle risorse agricole), committente di quello stoccaggio e responsabile dello sversamento nella fase di rimozione dei contenitori. Non si sa se il Tribunale di Siena abbia avviato le procedure del caso in relazione a tale denuncia.
Resta il fatto che la falda acquifera di Fondovalle continua ad essere inquinata. Come negli anni dal 2008 al 2013. E resta anche la mancata informazione a tal proposito da parte dell’amministrazione comunale. E’ stato infatti il gruppo di opposizione della Primavera a chiedere gli ultimi dati e a renderli noti.
Bioecologia Srl, Giorgio Cioncoloni, La Primavera di Chiusi, Stefano Scaramelli
Ma se alla popolazione che è la prima interessata e per dipiù mi sembra anche quella degli abitanti delle Biffe- tranne alcuni casi personali-non interessa nulla di questa faccenda- il problema ritengo che oltre a quello rilevato della presenza di inquinamento- sia anche quello che sta nelle teste della popolazione. Sta di fatto che tale popolazione è diretta elettrice dei politici che guidano il Comune e la cosa mi sembra che si integri in un tutt’uno.Tali elettori tali politici. Punto.Con la differenza che un organismo pubblico dovrebbe spingere sull’acceleratore della risoluzione di tutto questo, cosa che mi sembra non accada. La sollevazione del problema se ben ricordo mi sembra che sia stata fatta ed evocata dalla presentazione alle strutture giuridico amministrative di firme con la richiesta di circa 70 persone fra le quali anch’io,non con secondi fini ma con un minimo di coscenza civica hanno messo la firma per segnalare questo fatto.Il Comune invece si adegua, viene dopo, lascia spazi di silenzio assoluto mi sembra, mentre i monitoraggi -come rivela l’articolo- vanno avanti e rivelano quello che si è detto.Ma guardate che non è solo Chiusi, è così tutta l’Italia ed il problema è il popolo che è così. Un popolo predato dai partiti che pensano solo a gestire le carriere degli addetti spacciando tutto questo per democrazia.Ma se sta bene così alla gente è bene che non protesti nemmeno e prenda quello che gli viene dato.salvo poi rendersi conto che localmente dopo un certo lasso di tempo l’insorgenza di malattie oncologiche nell’arco di meno di un Km in linea d’aria dicono che sia in netta salita.Ma mi ripeto,è la gente che è così, di natura e di cultura e di modo di pensare.Inneggiano ai Palazzetti dello Sport ritenendoli cosa utile e normale per lo sviluppo ma non si rendono conto che è solo questione di tempo che ci sono e ci saranno semprepiù famiglie che staccano assegni alle ditte di onoranze funebri….e non esagero quando dico che tutto questo faccia parte di un certo tipo di sottocultura politica.Non ci vuole una intelligenza superiore per capirlo.Chi difende tale sistema è corresponsabile ed il sistema normalmente si defende facendogli anche da stampella politica. Poi c’è chi dice che non bisogna badare ”ai massimi sistemi” perchè chi ci bada fa solo chiasso.A me una cosa di tal genere mi indigna è mi ha sempre indignato perchè nelle sue pieghe nasconde la volontà di
tenere ben fermo quel timone che produce l’andazzo della nave verso le difficoltà che vediamo tutti i giorni intorno a noi, e che continuano ad aumentare.Ma è storia, e purtroppo solo quando la misura è colma si produce il cambiamento. Questo avviene dovunque, perchè prima di arrivare a tale limite entrano in funzione calmieratori e canali di sfocio del livello dell’acqua che sale.Quando questi s’intasano e producono riforme che sono il contrario di quello che dovrebbero produrre,l’acqua traborda.E’ solo una questione di tempo ma il risultato è certo, mentre a noi ci dicono e ci parlano ogni giorno della ripresa.La intravedono alla fine del tunnel, un giorno la intravedono , il giorno dopo la ridimensionano, mentre sale il gorgo della guerra e dell’esclusione. Pari pari ai prodromi della due guerre mondiali che l’Europa ha vissuto.Credo che chi possa pensare o sperare il contrario-per somma sfortuna-si possa sbagliare….
La rilevanza dei dati forniti conferma che la situazione è esattamente come i precedenti anni,se non peggiorata, nonostante i chiarimenti e le giustificazioni portate nell’ultimo incontro pubblico promosso da PrimaPagina , dove era evidente che la preoccupazione dell’amministrazione comunale fosse unicamente quella di slavaguardare ed escludere l’attività di bioecologia ( da ogni responsabilità ) e coinvolgimento a sfavore anche del proprio operato.
A nome del Movimento 5 stelle di Chiusi non riteniamo soddisfacenti queste risposte .Seguiremo il decorso in ogni ambito al fine di stabilirne i responsabili e accelerare le operazioni di bonifica del territorio cosi come promesso e soprattutto Dovuto.
A tale proposito chiederemo supporto agli organi parlamentari del Movimento 5 Stelle .
Non mi pare, Carlo, che la popolazione sia disinteressata… All’assemblea pubblica organizzata da primapagina il 16 dicembre scorso c’era un bel numero di persone. Gli articoli sull’argomento registrano tutti migliaia (dico migliaia) di visualizzazioni sia su questo sito che sui social. Anche i commenti agli articoli non sono così pochi… La Primavera sta seguendo la vicenda fornendo elementi utili, leggo che il Movimento 5 Stelle farà altrettanto e si attiverà presso i suoi parlamentari, della cosa si è interessata Italia Nostra…Credo che la questione stenti a divenire “esplosiva” e dirompente per un semplice fatto: la gente non è disinteressata, e magari sottotraccia si informa, però ha paura di vedere e sentire cose che non vorrebbe vedere e sentire. L’inquinamento e soprattutto le sue conseguenze, anche in fatto di possibili malattie, sono tra le cose che molti tendono a rimuovere, a scansare, a tenere a distanza… E’ successo così, per anni, a Casale Monferrato con l’Eternit, a Taranto con l’Ilva, a Bettona con i maiali, nella terra dei fuochi… Chiusi è in Italia a pieno titolo. Non può fare eccezione… Detto questo credo però che il Comune non può ritenere esaurita la sua parte, con la denuncia penale presentata al Tribunale, credo che debba informare di più e meglio e debba fare pressioni affinché quella denuncia venga esaminata e si prendano le misure del caso…
Com’era prevedibile i dati confermano ANCORA la presenza del nichel.
Certo, con le scartoffie non se ne va specie se le scartoffie non marciano spedite.
Bisognerà studiare qualcosa per far camminare più celermente le carte. Perchè individuati gli inquinatori è fondamentale bonificare la zona.
Ma non è che si può aspettare decenni.