CHIUSI, LA PRIMAVERA: “GLI SCIVOLONI POPULISTI DI SCARAMELLI”

Da gruppo La Primavera di Chiusi riceviamo e pubblichiamo:
CHIUSI – Chi pensava di aver visto tutto riguardo all’attività di propaganda che l’amministrazione comunale di Chiusi conduce in grande stile per pubblicizzare attraverso slogan e proclami la propria attività, non aveva previsto che il sindaco e i suoi assessori potessero giungere addirittura ad utilizzare gli zaini della scuola dei bambini come mezzo per farsi pubblicità personale.
Ebbene sì, il giorno 24 settembre è stato distribuito nelle scuole primarie un volantino, che prendendo come spunto l’inaugurazione nel giorno seguente del parco giochi in via Mameli allo Scalo, riportava frasi e slogan di pura propaganda politica (“La nostra cittàcambia verso! Le promesse sono mantenute! Chiusi guarda al futuro!”). Uno scivolone notevole, e non il primo, di un sindaco che si comporta ormai come il padrone del paese e che quindi considera terreno proprio anche un’importante istituzione come la scuola.
Sarebbe stata accettabile la diffusione nelle classi di un comunicato ufficiale dell’amministrazione, ma non un vero e proprio volantino da campagna elettorale. Il populismo del sindaco Scaramelli ha passato ormai ogni segno, abituato a tagli di nastri e inaugurazioni continue – pochi giorni fa ha inaugurato un bagno pubblico che si trova in via Mazzini da 40 anni – ormai non distingue più tra ciò che è propaganda personale e ciò che è attività istituzionale.
Non è dato sapere quale sia stato nella vicenda il ruolo della dirigenza scolastica ma certo sarebbe necessario che chi di dovere vigilasse con maggiore attenzione sul materiale diffuso all’interno delle mura scolastiche.
La “Lista la primavera di Chiusi” stigmatizza con forza l’accaduto e chiederà al sindaco di chiarire pubblicamente il suo comportamento, oltre ad informare dell’accaduto tutte le istituzioni competenti.
La Primavera di Chiusi
Giorgio Cioncoloni, populismo, Primavera di Chiusi, Stefano Saramelli
Possibile che nessuna maestra si sia resa conto di cosa veniva distribuito ai bambini?
secondo me su quella faccenda è più grave l’atteggiamento indifferente del corpo docente e degli organi scolastici, che non quello – comunque criticabile – degli amministratori. Questi ultimi si fanno propaganda sfruttando una certa situazione, la scuola non dovrebbe consentirlo e non dovrebbe prestarsi (dentro la scuola, almeno)…Ed è ancora più grave il fatto che, quando poni il problema, la gente ti risponda “perché, che problema c’è?”. Il volantino a scuola: che problema c’è?, l’acqua rossa al lago: che problema c’è? il nichel nella falda acquifera: che problema c’è? il centro merci inesistente: che problema c’è? Lo stadio incompiuto: che problema c’è? l’ecomostro di Radicofani: che problema c’è? il sindaco di Radicofani (quello dell’ecomostro)nominato presidente del Parco della Valdorcia: che problema c’è? il parco giochi con troppi spigolo: che problema c’è? Siamo un Paese senza un problema…
No, ma che si informassero davvero le autorità e gli organi competenti come dice La Primavera e che non rimanga solo nelle parole tutto questo.Si informi anche il Provveditorato, scrivendo , ma lo si faccia e lo si pubblichi ! Perchè se c’è chi si spella le mano a forza di batterle anche nella scuola questo non va bene, anche se si capisce che al mattino non mangino per colazione pane e volpe o nemmeno si facciano le punture di cervello d’aquila….
Leggendo qua e là ho scovato, sulla questione, solo due commenti che possono ricondursi al mondo della scuola. Uno è di un docente che insegna fuori Chiusi e l’altro è di un professore in pensione.
Ma di che si vuol ragionare?
proviamo a ragionare della scuola…