CHIUSI E CASTIGLIONE DEL LAGO: OMAGGIO AI ‘LIBERATORS’ AL CIMITERO DI GUERRA DI ORVIETO

ORVIETO – “Dove sono Bert e Tom, il primo ucciso in una rissa e l’altro che uscì già morto di galera? E cosa ne sarà di Charley che cadde mentre lavorava e dal ponte volò e volò sulla strada? Dormono, dormono sulla collina.Dormono, dormono sulla collina...”.
Nessuno di loro è morto in una rissa, né in galera, neppure cadendo da un ponte. Ma anche loro si chiamavano Bert, Tom, Charley. Venivano da lontano: dall’Inghilterra, dall’Irlanda, dal Canada, dal Sudafrica… E sono morti tutti allo stesso modo: in guerra, caduti sotto il fuoco nemico o su una mina a Orvieto, a Chiusi, a Città ella Pieve, a Gioiella, a Pozzuolo, a Castiglione del Lago, esattamente 70 anni fa. Dal 16 al 30 giugno del ’44. I più aveano 19, 20 e 21 anni, il più anziano 39 ed era un sergente…
Ora, come i personaggi cantati da De André dormono anche loro su una collina dalla quale si vede sullo sfondo la Rupe e il duomo di Orvieto. Una collina che da 70 anni è diventata la loro Spoon River. Vennero a morire in questo territorio, che prima di allora probabilmente non sapevano nemmeno dove fosse. Vennero a morire per liberare questo territorio dall’occupazione nazista e dalla dittatura fascista. Caddero a centinaia sulle colline e nella valle che da Orvieto arriva fino ad Arezzo…
Nel piccolo War Cemetery inglese di Orvieto, identico a tutti cimiteri di guerra britannici, con prato verde e tombe uguali e allineate, riposano in 190.
Questa mattina, come annunciato nei giorni scorsi, una delegazione chiusina, su proposta di Primapagina e ANPI, ha voluto rendere omaggio a quei ragazzi,nella ricorrenza del primo giorno della battaglia di Chiusi. Della delegazione oltre a Stefano Bistarini, presidente della sezione ANPI di Chiusi e al direttore di Primapagina Lorenzoni, hanno preso parte l’assessore Andrea Micheletti, in rappresentanza della Giunta Comunale, la consigliera Sara Marchini del gruppo Centro Sinistra per Chiusi, Marco Sonnati del Movimento 5 Stelle.
S è trattato di un semplice ma doveroso e giusto riconoscimento alla memoria dei “Liberators” e al loro sacrificio.
A pochi minuti di distanza al cimitero inglese di Orvieto è giunta anche una più folta delegazione del Comune di Castiglione del Lago guidata dal sindaco Sergio Batino, anch’essa lì per lo stesso identico motivo. Stretta di mano e saluto congiunto di eterna riconoscenza a quei giovani militari caduti 70 anni fa per la nostra libertà.