EUROPEE: PD SOPRA AL 40%, TRIONFO DI RENZI. BERLUSCONI CROLLA, GRILLO STOPPATO

Risultato clamoroso. E non solo al Cibali… Le prime proiezioni sul voto per lecEuropee, su un campionevdel 30% delle sezioni elettorali, dicono Pd 41%, Movimento 5telle 21%, Forza Italia 15%, Ncd 6%, lista Tsipras 4,1%, Lega nord 6%… Sotto al quorum richiesto, tutti glii altri. Tra Pd e Grillo oltre 20 punti di differenza. Per Renzi un trionfo, anche se ha votato solo il 53%. Se il risultato effettivo confermerà le proiezioni, il voto segnerà oltre la vittoria oltre ogni previsione per il Pd, anche lacdisfattavdella destra, la fine di Berusconi, il quasi flop di Grillo, che diventa secondo partito, ma non sfonda. Il dato italiano sarebbe in controtendenza rispettonad altri paesi dove trionfa il populismo e la destra più estrema. Il pd diventrrebbe il partito progressista (ammesso che lo sia) più fotte d’Europa. Il voto dice anche che molti elettori di centrodestra hanno votato Pd, preferendo Renzi a Berlusconi. Questo non è buon segno, e consegna un Pd sempre più simile alla vecchia Dc. Il voyo politico del 2013 disegnò un’Italia tripolare, il voto europeo di oggi, disegna un’Italia a partito unico, o quasi, in cui Grillo è il quasi. Ma solo quello, niente di più. La campagna elettorale aggressiva, i toni urlati e i vaffanculo non hanno pagato. E i sondaggisti, ancora una volta non ci hanno capito granchè. Nessuno aveva previsto un Pd sopra al 40% e un Berlusconi sotto al 15. Vero che hanno botato meno prrsonevrispetto alle politiche, ma il Pd, con quel 42% circa. Otterrebbe più di 11 milioni di voti, 2 milioni e mezzo di voti in più rispetto al 2013. Significativo, se sarà confrrmato, il risultato della lista Tsipras, segnale che di un po’ di sinistra c’è ancora bisogno.
Resta il fatto che i sondaggisti non avevano capito un bel nulla di quello che bollliva in pentola, perchè- se pur avessero dato il PD oltte il 30%- non hanno previsto una così forte ascesa di tale partito che ha distanziato il Mov.5 Stello di oltre venti punti.Cosa conferma tale risultato e quale significato ne esce sul piano dei comportamenti individuali e di gruppo in campo politico ? Adesso sono bravi tutti a fare analisi a bocce ferme ma prima serpeggiava l’incertezza.Ed è stata proprio tale incertezza veicolata dai media-quasi tutti per non dire tutti- che ha prodotto tale risultato poichè a mio giudizio ci si è basati sul diniego della politica gridata,sulla paura dell’ulteriore incertezza futura, sul mantenimento del proprio status od orticello per il timore che avesse prevalso il Mov. 5 stelle che a detta sua avrebbe azzerato le bocce.,Anzichè aprirsi al nuovo, anche se quest’ultimo contraddittorio certamente ma sostanzialmente contenente una richiesta di pulizia in tutta-nessuna parte esclusa-la politica italiana,il PD ed il suo vortice attrattivo di milioni di voti ha funzionato sull’onda della paura generale, facendo funzionare tutti i media per isolare il Mov.5 Stelle che dal punto di vista delle mani in pasta nei meandri del potere è un assembramento pulito, radicale,deciso e mi sento anche di aggiungere una considerazione che riguarda il suo passato: bene ha fatto comunque a non confondersi con il PD al momento della concertazione con Bersani, poichè sarebbe stata una posizione contraddittoria tale da da farsi stritolare, poichè risucchiato nei meandri dell’inciucio e della spartizione.Parecchi per non dire tutti nel Pd hanno valutato tale posizione come non costruttiva poichè non ha accettato alcuna forma di collaborazione con tale partito.Tale considerazione ha prevalso in chi ha ingrassato il PD oggi, vuoi perchè abituati a forme di collaborazione e di spartizione sia in coloro che hanno approfittato di uan autoreferenzialità di Grillo, che spesso non paga in politica specialmente in quella Italiana formata così in maniera diversificata sotto un unico denominatore partitico e quindi oggi trasversalismo e difesa di ogni proprio orticello hanno portato a questo travaso di voti specificatamente moderati che per paura hanno confluito nel PD in cerca di sicurezza e sperando nelle riforme che Renzi dice di voler incarnare.I risultati raggiunti non danno fin’ora a vedere che sia stato toccato tale traguardo-molto più fumo che arrosto- ma credo che occorra una dose di oggettività per giudicare ed ancora forse è presto farlo. Nondimeno però con il nuovo travaso che il PD ha ricevuto a favore proprio,un elemento di riflessione c’è da farlo ed è quello del chiedersi quale natura di partito si sia formato ancor di più oggi con tali travasi di ”merce composita”.La democrazia cristiana in passato ha avuto una grande opportunità che ha saputo far sua e che le ha reso per 60 anni ma con la sinistra non aveva nulla a che vedere, anzi erano due partiti contrastanti. Oggi tale partito ha raggiunto il livello della DC del 1958 ma c’è da chiedersi sempre per ” quale politica” e secondo me su tale piano per una risposta a tale domanda tanta immaginazione non serve.Comunque è bene giudicare dagli atti e non dai discorsi e d’ora in poi Renzi non avrà scusanti con la forza che ha per attuare il suo programma di riforme.ma credo innanzitutto che le riforme che tutti invocano, per essere democratiche debbono poter ripristinare livelli di democrazia e di qualità di vita di quelle classi che l’hanno persa.Solo così il PD avrà l’opportunità di potersi chiamare un partito di sinistra ed i trasversalismi in esso contenuti che in quella che spesso coloro a cui preme ” mantenere passando per innovatori” che nella gestione della complessità sono spesso evocati per coprire prebende di gruppo od ancorpiù individuali, credo che non debbano trovare più posto dentro quella squadra.Perchè in maniera diversa, più larvata e nascosta ma la presenza di tutto questo c’è, c’è stata e continua ad esistere.E coloro che hanno dato il consenso ai 5 stelle tutto cò non lo considerano una cosa normale e nemmeno una cosa fisiologica al sistema, come i più avveduti beneficiari di tale politiche( e sono tanti)cercano di mantenere e di ritardare le riforme vere di cui l’Italia ha bisogno.E gli alleati di Governo di tale partito non è che siano di sinistra, o centro sinistra sono di centro destra per non dire oltre,ma c’è chi dice che sinistra e destra non siano più categorie di pensiero.
Non mi sembra che Renzi smentisca tale posizione, anzi, la rafforza da quando è sceso in campo..E’ bene però che si ponga la domanda di prima: ” per quale politica” e cioè chi benefici e chi no, nella ricerca strenua dell’ultimo baluardo a difesa della sicurezza economica e di futuro. Sicurezza di cosa e da cosa mi sembra che sia sempre più difficile da capire, anche perchè si potrebbe anche chiamare con un altro nome, visto il mondo che c’è intorno.