MPS. AL VIA IL PROCESSO.

Alla prima udienza tecnica, assenti Mussari e Vigni. Presente Baldassarri. Intanto ieri folla alla presentazione della seconda edizione del “Codice Salimbeni”.
SIENA – Nella città del palio, rabbiosamente ferita dallo scandalo MPS, affiora una convinzione strisciante che il tutto poi si risolverà in una bolla di sapone. Stamani folla di giornalisti davanti al Tribunale di Siena per l’avvio del processo agli ex vertici MPS. Questa volta niente lanci di monetine ma, in una sonnacchiosa mattinata di fine Settembre, solo un manipolo di giornalisti e fotografi per quella che viene definita un’udienza tecnica. Assenti Mussari e Vigni, si è presentato, da solo, Gianluca Baldassarri, ex capo dell’area finanza, l’unico ad essere finito in carcere per un po’ di mesi. Il processo riguarda il primo filone dell’inchiesta aperta dalla Procura di Siena riguarda all’ormai famoso derivato Alexandria.
Intanto ieri folla ala presentazione della seconda edizione del “Codice Salimbeni”, edito da Cantagalli e scritto dai giornalisti Pino Mencaroni ed Alberto Ferrarese. Presenti all’incontro moderato dal giornalista del Sole 24 Ore, Cesare Peruzzi, il Presidene della Provincia di Siena, Simone Bezzini, ed il Sindaco di Siena, Valentini.
Il libro aggiornato rispetto alla prima edizione, è la cronaca dello scandalo MPS, con particolari importanti ed ancora misteriosi, come la sparizione di scatoloni definiti importanti, e che è la summa dello scandalo della banca che ha scosso Siena. Fa impressione la frase pronunciata da Viola nel Febbraio 2013: “ Non mi aspettavo così tanta robaccia sotto il tappeto”. La città si aspetta che quel tappeto sia definitivamente scoperto, ma si fa strada negli animi dei senesi, la rassegnazione e, nei più esperti di diritto, la parola prescrizione. Vedremo come andrà a finire davvero.
Alla presentazione del libro, il Sindaco Valentini, intanto, ha lanciato un affondo contro gli attuali vertici della banca: “ I manager si misurano sul titolo e per adesso il loro lavoro non si vede. Ho chiesto à ha affermato valentini – un incontro urgente al Governo perché il futuro della banca è una questione nazionale”.
Il Presidente della Provincia, Simone Bezzini, alla domanda del giornalista Peruzzi, sul rapporto tra Politica e banca, ha dichiarato tra le altre cose: “ C’è una evidente responsabilità”.
La sala gremita di persone, ha manifestato rumorosamente il dissenso in alcuni passaggi sia di Bezzini che di Valentini. La rabbia è ancora tanta e dogni volta che c’è un’occasione pubblica in cui si parla di MPS, riaffiora prepotentemente. Interessante a tal proposito, quanto scritto dal seguitissimo blog eretico di Siena : “ Il libro è ottimo (ancora da leggere le chiosature alla II edizione), la scelta dei relatori, invece, pessima. Spero vivamente che il pubblico – senza violenza fisica, si capisce – manifesti apertamente il proprio dissenso rispetto ai due signori in oggetto. Francamente, non ne possiamo più di autoassoluzioni pubbliche: chi deve vergognarsi, si vergogni. Sul serio, non per finta. Meglio ancora, in rispettoso silenzio”.
Sempre sull’Eretico di Siena, sono stati pubblicati interessanti documenti degli interrogatori di Mussari e Ceccuzzi sulla vicenda del crac del pastificio Amato a Salerno.
Ferita ancora aperta, quella dello scandalo MPS, che difficilmente si ricomporrà. Più passa il tempo e più i senesi ribollono di rabbia ma anche di rassegnazione per quello che era il loro vanto.
“ Ci hanno distrutto! -afferma un dipendente della banca che giustamente chiede l’anonimato- Io ne ho viste di tutti i colori lì dentro in venti anni che sono in MPS”.
“Dei 1600 esodati della banca non ne parla mai nessuno – interviene una ex dipendente MPS -. Mi hanno mandato in pensione forzatamente con il 60% dello stipendio. E’ uno schifo”.
David Busato
Processo MPS. Codice Salimbeni, siena