PONTE SULLO STRETTO, IL GOVERNO TAGLIA DEL 70% I FONDI PER LE STRADE PROVINCIALI. ALLARME IN TOSCANA E UMBRIA. SALTA ANCHE LA PERUGIA-CHIUSI?

PONTE SULLO STRETTO, IL GOVERNO TAGLIA DEL 70% I FONDI PER LE STRADE PROVINCIALI. ALLARME IN TOSCANA E UMBRIA. SALTA ANCHE LA PERUGIA-CHIUSI?
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E poi ti chiedi come mai le strade provinciali e regionali siano piene di buche e versino tutte in condizione pressoché pietose. E ti chiedi anche perché le opere di adeguamento, anche quelle già programmate e finanziate, non riescano a vedere la fine. La risposta l’ha data la consigliera regionale toscana Elena Rosignoli:  “Tagli del Governo per le strade provinciali: il 70% risorse in meno. Le risorse in Toscana passano da 48 a 14 milioni di euro, per il territorio senese per gli anni 2025 e 2026 passano da 5 milioni e 336mila euro a 1 milione e 600mila euro; per gli anni dal 2025 al 2029 passano da 13 milioni e 342mila euro a 6 milioni e 900mila”.  Tutto ciò in forza del  taglio di 1,7 miliardi di euro a livello nazionale sulle strade provinciali deciso dal Governo per mettere quasi tutte e risorse sulla realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina. “E’ una cosa gravissima – spiega Elena Rosignoli – che colpisce anche la Provincia di Siena con 6,4 milioni in meno. Tutte risorse che erano già state assegnate per cantieri già individuati, creando adesso problemi per i bilanci e per i cittadini, sopratutto delle aree montane e rurali”.
Per questo, annuncia la consigliera regionale Pd, “abbiamo deciso di presentare una mozione in Consiglio regionale e di convocare urgentemente le rappresentanze dell’Unione Province italiane in commissione Aree Interne per lunedì, al fine di avere un quadro chiaro sulla Toscana, di fronte alla pesante riduzione le risorse da 48 a 14 milioni di euro”.
Analogo allarme arriva dall’Umbria che pagherà il Ponte sulo Stretto con 8 milioni di euro in meno per le strade della regione. 8 miioni sugli 11,4 assegnati. Le province di Perugia e Terni sosengono che si potrà coprire nel prossimo biennio solo il 20-21% degli interventi programmati. Interventi necessari anche per questioni di sicurezza stradale, non solo per decoro o abbellimento.
 Inoltre dei 13,5 miliardi di euro che servono per finanziare il ponte sullo Stretto, quasi la metà dei soldi arrivano dai fondi per lo sviluppo e la coesione. Soldi cioè che sono destinati a fare avanzare i territori più indietro rispetto agli altri, quindi risorse che colpiscono particolarmente chi già subisce ritardi rispetto al resto dell’Italia: le aree interne, quelle più lontane dai grandi centri, le più periferiche e che già sono state ampiamente penalizzate e impoverite.
Alla luce di questo dirottamento di fondi sul Ponte sullo Stretto, deciso dal governo, sembra difficile ipotizzare il collegamento tra la superstrada Perugia-Bettolle con Rigutino, per poter raggiungere agevolmente l’ipotetica stazione in linea AV, di cui ha parlato nei giorni scorsi il presidente della Toscana Eugenio Giani e il cui costo stuimat, sempre a detta di Giani, è di 50 milioni di euro…  Questo in Toscana. Problematico potrebbe essere anche intervenire sulla SP 309 “Moianese”, per collegare più rapidamente Perugia al nodo infrastrutturae di Chiusi, sul versante umbro.
A questo proposito è da registrare un post del capogruppo Pd alla Regione Umbria, Cristian Betti, il quale scrive: “Ieri insieme all’Assessore Pierluigi Vossi del Comune di Perugia e ad alcuni rappresentanti della Federazione PD Trasimeno-Corciano, ci siamo incontrati per discutere di infrastrutture e, in particolare, delle direttive che uniscono Perugia e l’Umbria alla Toscana e al Lazio. Dopo l’approvazione della mia mozione in Assemblea Legislativa sul corridoio Perugia-Chiusi (che ha rotto quello che era ormai divenuto quasi un tabù), è il momento di fare altri passi avanti in questa direzione per interrompere l’isolamento di tante aree interne della nostra regione. Ci siamo trovati tutti concordi sul fatto che sia necessario, a stretto giro, un tavolo di confronto tra tutti gli interessati (Comuni, Province e Regioni) per giungere ad un accordo di programma, con una visione decisa sulle linee guida da seguire, che tolga da questa impasse tutti gli umbri finora esclusi dalle principali vie verso le regioni limitrofe”. 
Una informazione, questa che arriva dal capogruppo Betti, che va decisamente in controtendenza rispetto al taglio imposto dal Governo. E fa piacere apprendere che assessori della regione e del comune di Perugia ed esponenti politici del Pd, che adesso è partito di maggioranza in entrambi i casi, si siano trovati tutti d’accordo. Se mai il problema è che al Governo ci sono Giorgia Meloni, Salvini e il centro destra e i cordoni della borsa li tengono loro…
m.l.
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