IL DRAMMA DI GAZA E DEI PALESTINESI: FERMIAMO IL MASSACRO! VENERDI’ 23 MANIFESTAZIONE IN PIAZZA GRANDE A MONTEPULCIANO

MONTEPULCIANO – La situazione a Gaza e Cisgiordania ormai è insostenibile. Il massacro quotidiano da parte dell’esercito israeliano continua, con forza sempre maggiore. La promessa di aprire all’entrata di aiuti umanitari per la poolazione assediata e martoriata, non è stata rispettata. Ieri dovevano entrare almeno 100 camion, ne sono passati molti meno e alcuni pieni solo di “sudari” per avvolgere i morti, non di generi alimentari, acqua e medicine. Le organizzazioni internazionali parlano di 15 mila bambini a rischio di morte per fame nei prossimi 10 giorni. I medici e gli operatori sanitari degli ospedali bombardati raccontano di centinaia di persone, tra cui molti bambini, ricoverati, in dialisi o sotto altre terapie, praticamente condannati a morte, perché le terapie non possono essere più effettuate.Una situazione apocalittica.
Anche alcuni leader europei alleati di Israele ammettono che la misura è colma e che il massacro va fermato. Lo ha detto il premier inglese Starmer, per esempio. Ormai il termine genocidio è “sdoganato” e viene usato anche nelle trasimisisoni Tv che fino ad ora si erano guardate bene dal pronunciare tale parola. Ieri, l’esercito israeliano ha sparato raffiche di mitra all’indirizzo di alcuni diplomatici internazionali. Un episodio gravissimo che in altri tempi (e se avesse sparato qualcun altro) sarebbe stato considerato una dichiarazione di guerra.
In tutto il mondo, da Londra a New York, da l’Aia a Parigi, ogni giorno centinaia di migliaia di persone manifestano contro Netanyahu e la sua politica genocidiaria. Protesta anche buona parte della popolazione israeliana – non solo quella che fa capo all’opposizione politica- consapevole che la linea del governo non porterà all’eliminazione totale di Hamas, ma al contrario sta mettendo a rischio da un lato la vita degli ostaggi ancora vivi, dall’altro la sopravvivenza stessa dello stato ebraico, mai così isolato nell’opinione pubblica mondiale. E l’attentato con l’uccisione di un diplomatico israeliano e della sua compagna a Washington è la conferma che la linea Netanyahu porta inevitabilmente anche ad una recrudescenza del terrorismo, sia quello organizzato che quello dei cosiddetti “lupi solitari”. L’Italia dei piani alti tace. Il Governo Meloni non riesce a dire una parola contro Netanyahu e contro Israele, usa due pesi e due misure rispetto ad altre situazioni, come quella Ucraina… Anche il presidente Mattarella su questa vicenda non si pronuncia.

Ma anche nel nostro Paese cresce la protesta. Il Giro d’Italia in corso vede ad ogni tappa sventolare ovunque bandiere palestinesi e le telecamere non possono non soffermarsi seguendo le imprese di Del Toro, Ayuso, Carapaz e Van Aert sulle scritte sull’asfalto a favore della poplazione di Gaza e per la Palestina libera.
In Parlamento l’opposizione comincia ad alzare la voce, lo hanno fatto nei giorni scorsi il laeder dei 5S Conte, il Verde Bonelli, la stessa segretaria del Pd Elly Schlein. 

Si moltiplicano anche le manifestazioni di piazza. Da nord a sud. E non solo nella metropoli. Sabato scorso c’è stata una manifestazione autoconvocata dal “tavolo per la pace” a Perugia che ha visto una partecipazione come non si vedeva da anni. Stessa cosa è successa Poggibonsi in Val d’Elsa. Domani, venerdì 23 maggio, ce ne sarà una a Montepuciano: “Palestina libera” è la parola d’ordine. Seguita da un’esortazione: Aprire varchi, costruire ponti, fermare il massacro. Concentramento e interventi a partire dalle ore 18,00 in Piazza Grande.
“60.000 vittime civili, 100.000 feriti. Tutte le infrastrutture, ospedali e scuole, distrutte. Non una guerra ma un genocidio pianificato. Tacere è complicità. Mobilitarci perché si fermi il massacro e si aprano i varchi per gli aiuti umanitari, una necessità per continuare a essere liberi“. Questo il messaggio che accompagna sui social il volantino della manifestazione. L’iniziativa è promossa da Anpi, Cgil, Arci, Collettivo Piranha e Vanzine. Come primapagna aderiamo volentieri all’iniziativa. Ci saremo. E’ importante esserci.
Nella foto di copertina: una immagine del corteo di sabato scorso a Perugia.