TRENITALIA ANNUNCIA NUOVO TRENO REGIONALE DA 200 KM/H. ENTRERA’ IN FUNZIONE NEL 2026 ANCHE IN UMBRIA, TOSCANA E LAZIO

TRENITALIA ANNUNCIA NUOVO TRENO REGIONALE DA 200 KM/H. ENTRERA’ IN FUNZIONE NEL 2026 ANCHE IN UMBRIA, TOSCANA E LAZIO
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Presentato da Trenitalia a Expo Ferroviaria, un nuovo treno elettrico che può viaggiare a 200 km orari e sarà utilizzato da Umbria, Toscana e Lazio. Il potrà viaggiare sulla direttissima Firenze-Roma. Entrata in funzione prevista a metà 2026. La possibilità di viaggiare sulla linea direttissima Firenze-Roma dovrebbe evitare il dirottamento sulla vecchia linea, come previsto dall’autorità di regolamentazione dei trasporti e come capitato durante l’estate, fra le proteste dei sindaci e dei pendolari stremati da ritardi, e cambi di orario.
Si tratta di convogli da 1.058 posti che andranno a servire soprattutto le tratte più utilizzate dai pendolari. Saranno 12 i treni che, progressivamente, entreranno in servizio sulla tratta umbra. “Un impegno da 175 milioni di euro per una flotta green, efficiente e in grado di rispondere alle esigenze dei viaggiatori. Con convogli che ospiteranno bici e ebike, per la quali sono previste anche stazioni di ricarica, e forniranno un servizio più sicuro e funzionale”, così l’amministratore delegato di Gianpiero Strisciuglio presenta i nuovi mezzi. Il progetto Trenitalia-Alstom è nazionale e prevede entro il 2027, grazie a un investimento complessivo di 7 miliardi di euro, il rinnovamento dell’80% dei convogli regionali, affiancando questo progetto al rinnovo dell’Alta Velocità e degli Intercity. “È una scelta strategica per un servizio più moderno, connesso e sostenibile”, dice Strisciuglio, ricordando che “con 931 treni di nuova generazione già in servizio, Trenitalia punta a superare i 1.000 entro il 2027, coprendo gran parte del territorio nazionale. Ogni giorno, i treni regionali garantiscono oltre 6.000 corse, trasportando più di 400 milioni di passeggeri all’anno verso 1.700 destinazioni”.
I nuovi treni regionali superveloci per il territorio a cavallo tra Toscana e Umbria sono una buona notizia, a patto che le fermate nelle stazioni intermedie, tipo Chiusi, ma anche Orvieto, Terontola, Arezzo, Montevarchi, siano garantite e possibilmente aumentate. Così come quelle degli IC. Ovviamente con treni regionali più numerosi e più veloci ed efficienti, anche la fermata del Frecciarossa riacquisterebbe senso e giustificazione. A questo proposito dato che la Medioetruria non c’è e con tutta probabilità (per fortuna) non si farà, non a breve almeno, riprende forza l’Opzione zero del 2014, e cioè l’utilizzo, anche per l’AV delle stazioni esistenti di Arezzo e Chiusi, mantenendo le fermate di Perugia.  Tutte praticabili e realizzabili da subito. Ovvio che servizi ferroviari migliori richiedano anche collegamenti stradali migliori che consentano di accedervi con facilità. Come, per quanto riguarda Chiusi, una strada più adeguata per Perugia, come sarebbe la SR 220 Pievaiola con ristrutturazione della Sp309 Moianese: poco più di 30 km percorribili in mezz’ora.
M.L.
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