STAZIONE DI CHIUSI, CENTRO INTERMODALE MERCI: IL COMITATO OPZIONE ZERO ASCOLTATO IN REGIONE UMBRIA
PERUGIA – Si è tenuto ieri, 28 ottobre, un incontro-audizione fra la II Commissione del Consiglio regionale umbro e l’Associazione “Opzione Zero”, sui temi dell’alta velocità, infrastrutture, viabilità. L’incontro era stato chiesto dall’Associazione suddetta, la quale ha presentato una serie di proposte, da tempo sul tappeto. La commissione ha ascoltato e preso atto, assicurando che la questione sarà oggetto di successive discussioni. Le proposte dell’Associazione, ex comitato Opzione Zero, rappresentata all’incontro dal presidente Gaetano Gliatta e da Romano Romanini e Torindo Grazieschi sono quelle note: utilizzo, anche per l’alta velocità delle stazioni esistenti di Arezzo, Perugia e Chiusi, escludendo ogni ipotesi di Stazione in linea, ritenuta inutile, costosa e dannosa per il territorio; potenziamento delle suddette stazioni anche per quanto riguarda IC e Regionali veloci; collegamento stradale più adeguato, veloce e sicuro tra Perugia e Chiusi; realizzazione, previo studio di fattibilità e indagine di mercato, di un grande centro logistico intermodale interregionale per il trasporto merci da realizzarsi nei pressi della stazione di Chiusi, nell’area già destinata a tale scopo da un progetto avviato poi abbandonato nel 2008-2010 e in un’area contigua nel territorio di Città della Pieve. Tutto questo anche nell’ottica delle direttive dell’Unione Europea che indicano in Perugia una città “nodo” e il collegamento di Perugia con Chiusi come un tratto di uno dei Corridoi europei nord-sud”…
L’incontro-audizione è un fatto positivo, già per il semplice motivo che c’è stato. Poi, anche per il fatto che i consiglieri regionali umbri di maggioranza e di opposizione hanno mostrato attenzione e interesse e hanno assicurato di voler approfondire la questione. L’ex assessore di centro destra Melasecche che ha provato a insistere sulla Medio Etruria a Creti è stato – a quanto riferisce Gaetano Gliatta dell’Associazione Opzione Zero – stretto all’uscio, con argomentazioni cui non è stato in grado di replicare.
Detto questo, salvo forse una maggiore attenzione a questa parte di territorio, non c’è nessun passo avanti. L’incontro è stato del tutto interlocutorio. Al di là di un generico impegno a riparlarne anche in Consiglio regionale, non c’è null’altro di più concreto. Ma, un passo alla volta, forse, piano piano arriveremo a Roma. L’incontro si è tenuto, ieri e ieri era il 28 ottobre: ogni riferimento alla Marcia delle camicie nere del 1922 è puramente casuale. Solo una coincidenza temporale.
La commissione del Consiglio Regionale umbro era composta dalla presidente Letizia Michelini (Pd), dai consiglieri Pernazza (FI), Melasecche (Lega), Ricci (Avs) Betti (Pd), tutti intervenuti durante in confronto, Simonetti (M5s), Lisci (Pd) e Arcudi (Umbria Civica).
Dai comunicati diffusi dopo l’incontro dalla stessa Commissione regionale e dall’Associazione Opzione Zero traspare un clima di positività. Mancano però elementi di concretezza. Che fine ha fatto, ad esempio, il piano di fattibilità della Provincia di Perugia per l’adeguamento della Sp 309 detta “Moianese”? Uno dei consiglieri regionali presenti all’audizione, Christian Betti, capogruppo Pd, qualche mese fa presentò una mozione che definiva il collegamento Perugia-Chiusi attraverso la Pievaiola come strategico e quella mozione fu approvata. Se ne è parlato nell’incontro di ieri? In che termini? Ci sono novità?
Per fare la variante alla Pievaiola ci sono voluti 28 anni, c’è da augurarsi che per “sfondare” verso Chiusi non ne servano altrettanti.










In Regione Umbria, da ieri, hanno molti più motivi per la realizzazione della Perugia / Chiusi; argomento ampiamente dibattuto.
Bene, ora vediamo se dalle parole e dalle “attenzioni” passeranno a qualche atto concreto. Fino ad ora purtroppo siamo rimasti alle parole…