LA TREGUA NON E’ ANCORA LA PACE. SABATO ORE 17,00 A CHIUSI SCALO ANCORA UN FLASH MOB PER FERMARE LE ARMI, OVUNQUE CI SIA UN CONFLITTO
CHIUSI – Servono ancora le manifestazioni e i flash mob per Gaza? Di sicuro molti penseranno di no. Perché ora a Gaza il genocidio è finito e hanno firmato la pace. Anche sabato scorso, mentre in piazza Garibaldi a Chiusi Scalo si teneva l’ennesimo flash mob pro Palestina, a tregua proclamata, qualcuno, passando senza fermarsi, sussurrava “questi non hanno visto il Tg, la guerra è finita, che le fanno a fare ‘ste piazzate?” oppure “sono come il giapponese rimasto trent’anni nella jungla a difendere un bidone vuoto…”
Non è esattamente così. A Gaza Israele e Hamas hanno firmato un patto di tregua. Ma la pace non c’è, la pace è un’altra cosa. La pace è l’accettazione del diritto all’esistenza di due popoli in due stati. C’è un cessate i fuoco, ufficialmente, ma a Gaza si continua a morire. I soldati dell’Idf (Israele) continuano a sparare e a uccidere i palestinesi, ci sono notizie di morti ammazzati anche ieri e nei giorni precedenti. Hamas arresta quelli che ritiene essere dei presunti collaborazionisti e li fucila sul posto, in strada con un colpo alla nuca dopo averli fatti inginocchiare. Ci sono i video diffusi dagli stessi miliziani di Hamas. E i valichi come quello di Rafah, da cui, secondo gli accordi, dovrebbero entrare gli aiuti umanitari per la popolazione palestinese non sono ancora aperti o lo sono parzialmente e i camion con viveri, medicinali, acqua, attrezzature, sono fermi, in attesa… E la gente continua a morire anche di fame, di sete, di infezione…
I giornali e le tv mainstream ormai parlano più che altro dei soldi che serviranno e di chi dovrà fare la ricostruzione della Striscia di Gaza, dove città e villaggi sono ormai solo un ammasso di macerie. Stanno lanciando la volata agli “avvoltoi” pronti a mettere le mani sul business immobiliare sotto la regia, tutt’altro che disinteressata e super partes, di Trump e Tony Blair.
Non c’è ancora una forza di interposizione e di pace, non c’è il riconoscimento della legittimità di uno Stato palestinese nell’area, da parte di Israele e degli Usa e non c’è neanche il riconoscimento della legittimità dello stato di Israele da parte di Hamas e dei altri Paesi arabi. Nella striscia di Gaza le macerie degli edifici, degli ospedali, delle fabbriche, dei depositi di carburante e prodotti industriali e chimici sono un immenso “campo minato” (tra l’altro pieno di ordigni e fonti di possibili esplosioni e pieno di vittime dei bombardamenti da tirar fuori da sotto i detriti) e anche un territorio di 365 kmq (poco più della metà della Valdichiana senese per capirci, 3 volte il lago Trasimeno) devastato e contaminato da agenti inquinanti di tutti tipi. Ci vorranno decenni per bonificare e renderlo di nuovo vivibile, secondo gli standard internazionali. Nella Striscia vivono oltre 2 milioni di palestinesi per i quali si profila una soluzione, tipo quella degli indiani d’America: quasi completamente sterminati e i sopravvissuti chiusi in una “riserva”, senza però un Tex Willer-Aquila della Notte a difenderli.
Certo sempre meglio della soluzione finale che avevano in mente Netanyahu e i suoi ministri. Non solo: la tregua e il cessate il fuoco riguardano la Striscia di Gaza, non la Cisgiordania, dove i coloni israeliani spalleggiati dai soldati continuano a sradicare gli ulivi, a occupare terreni, a uccidere e rubare pecore e capre dei palestinesi...
Ecco, per tutto questo è giusto e necessario continuare a manifestare, nonostante la tregua. Meglio il cessate il fuco e un accordo parziale che la prosecuzione del genocidio fino all’ultimo palestinese, ma la pace vera è ancora lontana in Medio Oriente e la voce forte che si è alzata dalle piazze d’Italia e di tutto il mondo ha avuto senza dubbio il suo peso. Trump ha convinto Netanyahu a cessare il fuoco perché mai Israele si era trovata in un tale isolamento rispetto all’opinione pubblica mondiale, anche quella dei Paesi amici e alleati. E gli Usa erano sulla stessa barca.
Quindi domani, sabato 18 ottobre, alle ore 17,00 a Chiusi Scalo saremo di nuovo in piazza Garibaldi. Per un altro flash mob per la pace. Per la pace a Gaza, in Cisgiordania e dovunque ci sia un conflitto in atto: dall’Ucraina allo Yemen, al sud Sudan… Nel mondo sono 56 le guerre che in questo momento si stanno combattendo tra eserciti o tra fazioni interne di vari Paesi. E la minaccia di una escalation fino al conflitto globale nucleare incombe pesantemente. Se gli Usa forniranno i devastanti missili Tomahawk a lungo raggio all’Ucraina, per colpire in profondità la Russia, Putin prenderebbe la cosa come una dichiarazione di guerra diretta della Nato alla Russia. Facile immaginare le conseguenze. Putin e Trump si incontreranno a breve (lo ha detto Trump). Così come è stato fatto un primo passo per Gaza, speriamo si faccia un primo passo anche per far cessare la guerra in Ucraina.
Chiaro che non ascolteranno le voci del flash mob di Chiusi Scalo, ma far sentire la voce e la presenza della gente, anche quella di piccoli centri, delle periferie, a chi governa il nostro Paese, a chi decide di inviare o meno armi, a chi in Parlamento deve votare certe risoluzioni è importante e alla fine non è ininfluente. Dà la misura di un movimento che ormai è vastissimo e travalica la politica. E’ altra cosa rispetto alla politica dei partiti. Il voto nelle Marche, in Calabria e in Toscana lo ha dimostrato ampiamente. Manifestare, anche silenziosamente, non serve solo a mettersi la coscienza in pace. Serve a fare pressione, serve a far capire a chi decide che certe decisioni le possono anche prendere “but not in our name”.
Il flash mob non è organizzato e convocato da primapagina, ma noi ci saremo.
I promotori sono persone di vario orientamento e di diversa formazione politico-culturale, laiche e cattoliche (ci sono anche le suore missionarie della comunità delle Piccole Sorelle, attivissime su questi temi, da sempre, in tutte le parti del mondo; ci sono docenti ed ex docenti di scuola superiore, operatori dell’informazione, esponenti dell’associazionismo…), animate solo da spirito comunitario e pacifista.
Molti domenica scorsa hanno partecipato alla Marcia della pace Perugia-Assisi che ha registrato una adesione senza precedenti, si parla di 200 mila persone, un fiume umano lungo più di 20 km. I flash mob sono iniziative pressoché improvvisate, fatte all’impronta, convocate con il tam tam del passaparola e sui social, non presuppongono par6tecipazioni oceaniche, ma ci piacerebbe vedere, come qualche volta è avvenuto, insieme a noi i giovani che erano ad Assisi, qualche esponente dei sindacati che hanno organizzato la grandiosa manifestazione del 3 ottobre e quelle precedenti, qualche esponente dei partiti che si sono espressi contro il genocidio dei palestinesi e per la Palestina libera, ma anche per una pace giusta in Ucraina, i volontari delle varie associazioni impegnate nell’accoglienza di profughi e migranti, questione non certo avulsa dalle guerre in atto… Insomma ci piacerebbe essere in tanti. Ma già il fatto di (ri)trovarci insieme tra atei praticanti e suore, ex o post comunisti e volontari dell’associazionismo cattolico, studenti e professori, lavoratori e lavoratrici e pensionati, ci fa sentire una moltitudine.
Ci vediamo sabato, in piazza Garibaldi a Chiusi Scalo alle 17,00.
m.l.










Lo sappiamo tutti che è più facile partecipare alla Marcia Perugia Assisi, o ad una manifestazione a Roma, in mezzo a decine di migliaia di persone, che farsi vedere in piazza a Chiusi Scalo, in 4 gatti: 10, 15, al massimo 100 persone. Lo sappiamo benissimo che mettere le faccia in un flash mob, farsi fotografare in un gruppetto sparuto di irriducibili pacifisti attempati, con una bandiera in mano nel proprio piccolo paese, dove ci si conosce tutti a molte persone può creare qualche imbarazzo. Non perché si rischi qualcosa, delle manganellate per esempio (questo rischio non c’è), ma solo perché molti, i più, non sono abituati a scendere in piazza, ad esporsi, a prendere una posizione anche se solo con la presenza silenziosa. Ed è anche per questi motivi che il flash mob di oggi, come quelli precedenti e quelli che verranno, è importante. E’ un esercizio di rieducazione alla partecipazione. Una sorta di training autogeno per sentirsi parte di una comunità, di un “insieme”, di un “noi” e non più soggetti singoli e soli, isolati, disabituati anche a parlare. I social non sono tutto, certe volte è necessaria la piazza vera, quella dove di solito le persone s incontrano.
Parole vere,che rispecchiano una realtà paesana ma che è una realtà densa all’inverosimile di provincialismo perchè la riluttanza a non farsi vedere in qualsiasi modo la si possa pensare è quantomai un provincialismo che si basa su pulsioni di relazioni di un mondo valorialmente ristretto, piccolo ed angusto. Ancora più ristretto è il fatto che si possa scendere in piazza per questioni che riguardano altre popolazioni.Il suggellamento di tale idea risiede anche nella convinzione-la maggior parte delle volte sbagliata – che tutto questo non serva a nulla poichè con la politica di oggi qualsiasi istanza viene smentita un secondo dopo e quindi tutto si pervade di inutilità ed inconsistenza, lasciando i singoli ad essere pressanti solo magari per le questioni che li interessino direttamente come sicurezza , economia, od ingiustizie di tasse da pagare ad uno stato che si fa sempre più esigente senza nulla dare al cittadino. Queste che ho descritto sono le questioni che magari si sentono di più sulla propria pelle mentre per tutti gli altri, i malcapitati dalla storia sono cazzi loro. A questo punto occorrerebbe far presente,proprio rimanendo sui principi che ho sempre detto nei miei interventi, le parole scritte da Bertold Brecht al riguardo delle persone cosi comuni oggi che sono portatrici di ”apatia politica”:
” prima vennero a prendere gli zingari ed io fui contento perchè rubacchiavano, poi vennero a prendere gli ebrei ed a me gli ebrei erano antipatici, poi vennero a prendere gli omosessuali ed io fui sollevato perchè mi risultavano essere fastidiosi, poi vennero a prendere i comunisti ma io non ero comunista, poi vennero a prendere me e non c’era nessuno che protestava”.Non credo ci sia bisogno di capire che se la società che abbiamo all’intorno è quella che vediamo e della quale siamo spettatori ogni giorno ed ogni ora, quel momento arriva di certo, e non perchè gli apparati dello stato vengano a suonare i nostri campanelli perchè li mandi qualcuno, ma perchè è l’automatismo del sistema e le sue finalità che funzionano così affinche quel campanello venga suonato da non importa chi.
Forse qualcuno, stenta a capire.
Se Hamas non viene ” spazzato ” via ,non ci sarà pace per la PALESTINA e ISRAELE!
IL PROBLEMA sono i terroristi di Hamas !
Sono loro che si sono fatti scudo di bambini e civili PALESTINESI, per anni !
Sono loro che, continuano ad uccidere PALESTINESI nelle strade, accusandoli di collaborare con gli Ebrei !!!!
Forse,dico forse, è un copione visto anche da noi dopo la fine della guerra ?
Il problema si presenta,ora,anche da noi, gli investigatori dicono che in Italia e,in Europa, sono arrivati centinaia di terroristi ,pronti a colpire !
E noi,……. continuiamo a fare gli accoglioni !!
Per Niccolò Martinozzi.Hamas ha compiuto atti impensabili, imperdonabili di terrorismo e di brutalità e questo deve rimanere ben fermo. Ti ricordo una cosa ed è quella che Hamas è stato eletto dal popolo palestinese perchè tale popolo si era ribellato al ”regime” corrotto di Abu Mazen subentrato dopo l’omicidio di Arafat per avvelenamento e l’uccisione di Rabin da parte della parte più retriva Israeliana. Ci siamo a questo punto ? Condividi ? C’è poco da condividere o meno perchè questi sono i fatti e questa è la storia non smentibile. Chi ha lavorato per non arrivare al punto che i palestinesi non avessero avuto ciò che loro spettava ? Rispondimi se non Israele in primis, gli USA e gli stati arabi come Qatar ed Arabia Saudita ? Chi finanziava Hamas se non Israele tramite il Qatar oppure tale fatto è una illazione che mi sono sognato ? E allora cosa pensi che sia profiquo per il popolo palestinese la detronizzazione di Hamas perchè ha fatto 1200 morti ed anche altri precedentemente, oppure sempre misurando i morti la cifra di quasi 70.000 da parte di un esercito fra i più potenti al mondo fra cui quasi 20.000 bambini ed una intera città spianata dalle bombe è cosa normale ? Hamas ha le sue responsabilità per i suoi agganci con l’Iran dei preti, ma se leggiamo così la politica come la faresti te con il tuo discorso semplificato e qualunquistico, avviene la semplificazione di tutto e si arriva alla constatazione del bianco e nero dove il bianco è il buono e meritevole ed il nero è un assassino. Non funziona così la politica e lo vediamo anche con quella della Russia verso cui i paesi dell’Europa hanno l’acredine che ne consegue perchè è rimasta ferma sia ai principi suoi di tenere lontano i missili puntati verso il suo territorio che l’Ucraina pagata da Biden voleva piazzare, e non si fa manipolare come si fa manipolare Zelensky con la storiella dell’invasione perchè su chi abbia iniziato quella guerra è sceso un velo pietoso da parte dei media occidentali e non se ne parla più di ciò che voleva fare e stava facendo l’Ucraina col suo esercito in parte costituito da nazisti alle popolazioni russofone del Donbass alle quali per legge oltretutto aveva imposto anche di cambiare lingua ma c’è anche dell’altro. Fortunatamente la Russia non è l’Ucraina che si piega ai diktat ed essa si era piegata in primis con gli arancioni ed i miliardi in contanti ricevuti da Washington per la politca imperale dalla medesima condotta sotto il segno della libertà.Sempre quel segno è-guarda caso- quando ci sia dentro Washington, e tutto l’Occidente ha trovato un osso duro nonostante ogni tipo di vera provocazione veicolata anche attualmente sui droni che la Russia ha sempre smentito che fossero i loro. Se avessero invaso i territori dei paesi Nato avrebbero dovuto e potuto abbatterli quando fossero stati all’interno dello spazio aereo. Perchè non l’hanno fatto ? Perchè poi si sarebbe visto chi fosse stato che li comandava e da dove venivano…ma perchè tutto questo al popolo Italiano imbelle e plagiato non salta alla mente ed il governo di questi fatti non ne parla come chi fu ad interrompere le condotte sottomarine della Gasprom per le quali la Germania da sola si incazzò contro l’Ucraina? Non se ne parla più di queste cose nei nostri mainstream e nostra stampa ”libera” perchè serve che tali cose si dimentichino diversamente si vedrebbe la continuità durata molti anni di una logica perversa alla quale hanno fatto affidamento molte nazioni occidentali come la nostra ma anche altre.Allora continuando su Gaza, tu Niccolò m’insegni che non si può dire oggi come ha detto la Meloni al parlamento italiano che Hamas debba essere disarmato se no la pace non la si possa fare come ha detto Trump ? Ed è con queste prerogative che la vorrebbero produrre la pace, pronti tutti a bombardare un popolo che Hamas ha eletto a maggioranza,questo non lo dicono però i sinceri democratici nostrani, incluso il PD da parte di diversi suoi esponenti. La pace senza i palestinesi verrebbe imposta con magno gaudio di israele e dei paesi arabi ad esso ed a Trump consenzienti. Ma guarda che strano…. poi sono i primi loro che si appellerebbero all’equità…. A me sembrerebbe che debba essere il popolo palestinese che liberamente decida da chi farsi amministrare se da Hamas oppure dall’Olp oppure da anche altri. Cosa c’entra Israele in questo? Non è forse come se io venissi in casa tua e pretendessi di dettare legge affinchè anche la tua casa diventi di altri come conseguenza e se si voglia vedere questo basta girare lo sguardo in Cisgiorania con gli insediamenti dei coloni che protetti dalla legge varata da Israele proseguono con i loro insediamenti illegali cacciando i palestinesi. Non si può fare e vedere la politica con il tuo metodo Niccolò ma bisognerebbe capire la ragione che ne stà alla base, cosa questa che non ha fatto quell’irresponsabile di Nethanyau che ha detto che i palestinesi non avranno mai uno stato oppure la ”congrega” -perchè è una congrega di puri interessi- messa in piedi da Israele che con gli USA hanno nel tempo prodotto questa alleanza contro i palestinesi ? Ti ricordo che chi ha spinto per il fallimento degli accordi di Camp David e la collocazione del corrotto governo-ombra di Abu Mazen sono stati consapevolmente con lo stesso peso sia Israele chè gli Stati Uniti ed è nato da tale conseguenza l’avvento di Hamas su cui si è innestato l’Iran. E allora se guardiamo alla politica con la P non maiuscola ma anche minuscola e corsiva, vedremmo che le maggiori responsabilità della conseguente alimentazione della produzione di terrorirmo stanno in capo ad Israele armata dagli Stati Uniti che ha consentito da sempre a Washington di avere un piede nel medio oriente e di svolgere la politica che a loro tornava comodo.Tutto questo non è smentibile in nessun modo come non è smentibile la responsabilità di 70.000 morti e sempre guardando la cartina geografica del globo e vedendo dove sono gli Stati uniti e dove è la Palestina mi dici perchè la gente non stia in casa propria ma cerchi attraverso altri insediati non per merito loro ma per merito soprattutto di Stati uniti ed Inghilterra in quella regione alla fine della guerra mondiale, in casa che apparteneva ad altri e non a coloro che dicevano che glielo aveva detto Mosè 3000 anni fa che quella fosse la loro terra ? Viste le condizioni che si produssero nel 1948 sarebbero finite le ostilità ma invece non sono affatto finite, anzi, si pretende che i palestinesi siano cacciati dai loro territori per allargarsi più di quanto si sono allargati con la colonizzazione della Cisgiordania che ancora continua in spregio ad ogni regola, uccidendo, dando fuoco ai villaggi e sottoponendo la famiglie palestinesi ad ogni tipo di violenza e discriminazione. Ed il Governo Meloni difende questo stato dicose perchè oltre a fornire armi ad Israele, solo a parole parla di sanzioni e si rifiuta di farle. Poi sono sempre quest’ultimi che vorrebbero dettare legge perchè hanno la forza militare ma non la ragione. E allora i ”due popoli-due stati” oggi sembra che sia una politica tesa a far finire la guerra ma non è così quando si pretende di fare la pace con i palestinesi consenzienti agli americani e ad israele e non a creare quelle vere condizioni di autodeterminazione di cui ha bisogno tutto il popolo palestinese.Queste motivazioni chi ha votato all’ONU le comprende e si è rivelato al punto che Israele ha anche assunto la parte di schierarsi contro la maggioranza degli stati aderenti all’ONU protetto come sempre dal veto degli Stati Uniti, mentre allo stesso tempo assistiamo alla pochezza europea della Vonderlayen che si crogiola nella difesa dei diritti umani di coloro che supportati in tutto e dappertutto dagli USA di Biden e da loro armati pensavano che la Russia stesse a guardarli mentre avrebbero piazzato i missili rivolti verso Mosca. E allora giù sanzioni a più non posso fino ad accorgersi che tali sanzioni avrebbero rivolto il danno anche verso di noi europei. Il primo che sento che dica che abbiano fatto i nostri interessi(Meloni lo dice adesso ben cambiando posizione che aveva verso l’europa ) dovrebbe essere mandato in un luogo dove è molto buio.Ma si sà, in italia non ci si può stupire mai di nulla, anzi ci si stupisce e talvolta parecchi ammirano giustamente la Francia che ha mandato in galera l’altro ieri il suo ex presidente per malversazioni e truffa verso lo stato francese e politica di finanziamento verso Gheddafi poi fatto uccidere dai prezzolati e procurando lo sfascio di una nazione che oggi è divisa in due parti e che fornisce immigrati clandestni all’italia. Ma lo si sa bene, in Francia c’è stata la Rivoluzione Francese che rimise al proprio posto chiesa, preti e Re, mentre in italia ancora oggi nella nostra italia repubblicana ancora i Savoia pretendono i loro beni costruiti in secoli con l’acqua che il popolo portava loro con le orecchie sotto lo sguardo vigile della Chiesa che tutto avvenisse nella normalità ammansendo i poveri dalle illusioni che avrebbero avuto di rivoltarsi verso chi li opprimeva e li mandava a scontrarsi ed essere carne da cannone nella prima ed anche nella seconda guerra mondiale. Questa è l’italia Niccolò dove coloro col collarino bianco sono sopravvissuti per secoli al crollo di regimi e di imperi.E allora alla fin fine di cosa ci lamentiamo ? La Meloni è l’esatta e precisa produzione dell’etica e della cultura degli italiani, assurta al potere non per propri meriti ma per i demeriti di quella che ancora- ed i poveri non l’hanno capito- di coloro che ancora vengono chiamati dal complesso mediatico comandato sempre da chi ne ha interesse, dalle mafie, dalle confraternite, dalle massonerie che non sono mai morte bensì vive e vegete – che assicurano posti, benefici ed occhi particolari al popolino imbelle con l’aggetivo di ”Sinistra”.Verrebbe da ridere se non si dovesse piangere…..Pensi e speri vivamente che questo possa essere ancora il nostro futuro ? Io sinceramente non lo spero.
Carocarlo,sulla Russia mi trovi,quasi,d’accordo. Sulla palestina, assolutamente ,no !
Ti ripeto,finché ci sarà HAMAS, non ci sarà pace in medio Oriente!!
Mi pareva che non ci fosse di mezzo la MELONI !
Carocarlo,a questo punto,pensiamo a noi !
Con la politica di accoglienza,abbiamo fatto entrare,porci e cani !
La Boldrina ,ha fatto, come al solito,una delle sue Boldrinate; ha esortato tutti quelli che arrivavano,a strappare i documenti ! Senza documenti vuol dire non sapere da dove arrivavano ,così da rendere molto complicato il rimpatrio !
Questo non sarebbe nulla, il problema è, non poter individuare le centinaia di terroristi entrati !
IN poche parole : ci siamo fatti la frusta per il nostro culo !
Tieni presente oppure no che il popolo palestinese ha eletto Hamas a sua rappresentanza ed a maggioranza su Olp ad altri e tu con quale intento dici che non lo vorresti far goverare ‘ innanzitutto dovranno essere i palestinesi che con elezioni lo ripudieranno oppure lo eleggeranno ancora a loro rappresentanza.Per quale recondito motivo Israele, Trump, Arabia Saudita e Qatar che fin’ora l’hanno sovvenzionato e finanziato oggi dicono che bisogna che non governi ? Sarà il popolo palestinese che lo debba decidere non trovi al momento che è stato eletto dai palestinesi e che debbano essere i palestinesi semmai a rifiutarlo od a confermarlo.Chi sono le potenze straniere che ho nominato per decidere loro per un altro popolo ? Loro vorrebbero che la conduzione del popolo palestinese passi al partito di Abu Mmazen molto più malleabile e corruttibile (infatti hanno fatto anche a fucilate fra loro …).Non per nulla l’ONU riconosce l’OLP ma non tiene minimamente conto che nelle votazionia gaza e nella sua striscia ha stravinto Hhamas. Finchè prevarranno le spinte nascoste per spingere i palestinesi in terreni dove convenga che o non formino uno stato o che si vada avanto così come adesso con stati fantoccio dove anche la mano all’interno ce l’ha non solo israele e gli Sati Uniti ma quasi tutto il mondo occidentale Giordania compresa la pace sarà solo scritta sulla carta perchè non ci sono i presupposti perchè venga rispettata, e questo a chi conviene se non ad Israele ed agli Stati Uniti dove questi ultimi hanno sempre nella loro politica ”esportato la democrazia” sulla canna dei loro fucili per poi far bollare di terrorismo le organizzazioni che gli si oppongono.Qualche lezioncina però in passato l’hanno già presa : si chiamano Vietnam, Afhanistan, Nicaragua ed anche altri. Forse sarebbe bene che pensassero alla loro incipiente guerra civile interna che rischia di deflagrare in casa loro invece che essere leccati i da Zelensky quando chiede i tomawacs per fare guerra alla Russia, facendoci a noi europei correre il rischio del primo impatto atomico, visto che la Russia come dicono loro nei prossimi anni invaderà l’Europa e ci potrà piegare con le piccole atomiche tattiche…..roba da asilo infantile…
Si fa presto a votare con un mitra puntato !
SE ci fossero delle elezioni dovrebbero essere controllate ,non dall’ ente inutile ONU ma dalla NATO che rappresenta il mondo mediterraneo !