CHIUSI 2027, E SE TORNASSE IN CAMPO BETTOLLINI?
CHIUSI – Sono passati 10 giorni dalle elezioni regionali e di commenti al voto neanche l’ombra, né a destra né a sinistra. Tutti sotto coperta. A destra hanno capito che per sfondare da queste parti serve altro. A sinistra si è visto solo qualche post entusiasta per la “splendida vittoria” di Giani, ma neanche una riga sull’astensionismo al 53%, sull’emorragia di voti assoluti mascherata nella percentuale dal calo dei votanti, sulla bocciatura in blocco dei candidati locali di tutte le liste collegate al governatore uscente e rieletto: dal Pd al M5s, dalla Casa Riformista ad Avs. Tranne Bezzini, non ne è passato uno. La senese Anna Paris ha la possibilità di rientrare in Consiglio se Bezzini sarà chiamato a fare l’assessore come nella legislatura precedente, ma non è detto che ciò accada.
A Chiusi, primo comune che andrà al voto, nella primavera del 2027, c’è un silenzio di tomba. Il Pd ha vinto, ma è pietrificato. E al minimo storico: 900 voti, per la prima volta sotto i 1.000 e per le comunali sulla carta non ha alleati. Il “bonus” Campo Largo se lo è già giocato, male, nel 2021 e viste le defezioni a catena di Psi, M5S, Podemos, Sinistra Civica ed Ecologista, difficile che voglia o possa ritentare la stessa carta, anche se questa è la linea nazionale.
Chi è uscito dalla maggioranza sbattendo pure la porta e accusando il Pd di non rispettare i patti, non potrà far finta di niente e rientrare nei ranghi senza pagare dazio. Quindi per il Pd si profila una campagna elettorale in salita e in totale isolamento. Ma anche per gli (ex) alleati del Pd, versione campo largo chiusino, se volessero correre da soli con una coalizione tra loro, i “lazzi non son belli”: tra M5S, Avs e sinistra radicale (lista Bundu) alle regionali i consensi sono rimasti complessivamente poco al di sopra dei 300 voti. Pochi per aspirare a qualcosa di più della semplice testimonianza e, al massimo, di un consigliere di opposizione.
In un articolo precedente sul post voto regionale, abbiamo parlato dell’ipotesi di una candidatura Scaramelli, ora che l’ex sindaco super renziano non ha più il seggio in Regione ed è libero da impegni. E Scara non ha confermato, ma neanche smentito. Non ha nemmeno commentato. E di solito lui sui social ci vive h24. In politica, spesso, il silenzio è… assenso.
Già nel 2021 Scaramelli si era schierato fuori dalla coalizione di centro sinistra, appoggiando apertamente la Lista Barbanera, che in realtà è stata più una stampella pronta all’uso per Sonnini & C. che una alternativa. Tra un anno e mezzo potrebbe tornare in campo da “grande ex”, o cedere al miglior offerente quel pacchetto di 500 voti che ha preso anche alle regionali. Potrebbe anche “contrattare” il proprio appoggio con il Pd, visto che in Regione lui e Italia Viva hanno sostenuto Giani e hanno contribuito in maniera sostanziosa alla vittoria. Vedremo.
Però sulle frequenze di “Radio Chiusi”, comincia a tambureggiare un’altra ipotesi, quella del ritorno in campo di un altro “grande ex”, ovvero Yuri Bettollini, il sindaco di mezzo tra Scaramelli e Sonnini, il quale dopo 5 anni di “esilio” e di quasi totale oblio, potrebbe decidere di rigettarsi nella mischia. Un anno o due fa, alla domanda “è vero che ti ricandidi?” avrebbe certamente risposto “non ci penso neanche”. Qualche giorno fa alla stessa domanda ha risposto con un sorriso e si è detto lusingato del fatto che molti cittadini gli stiano chiedendo di rientrare in gioco. Risposta certamente diplomatica, che però non è un no secco.
Ma con chi potrebbe correre Bettollini? Difficilmente con il Pd che lo giubilò senza troppi complimenti 4 anni fa; non con la destra, perché non è un uomo di destra, e la destra lo ha sempre criticato (anche se certi suoi atteggiamenti “decisionisti” possono anche piacere all’elettorato meloniano e leghista); difficile anche un abbraccio alla “sinistra a sinistra del Pd” che non lo ha mai amato, sebbene in molti abbiano ammesso che “era meglio lui di quelli che lo hanno sostituito, forse più politicamente corretti, ma anche più deboli e più indecisi a tutto”.
Dunque? Dunque potrebbe riproporsi un asse Scaramelli-Bettollini (ipotesi labile perché Scara non ama le scommesse difficili e controvento), o più probabilmente un Bettollini svincolato da ogni simbolo di partito e di schieramento, con le mani libere e un programma “di scopo”, fatto di pochi punti irrinunciabili e decisivi… Magari non (più) come uomo solo al comando in cerca di rivincite, ma come frontman di una squadra robusta, tipo task force cittadina, cosa cui pensava anche nel 2021 se solo non lo avessero messo alla porta. In sostanza un Bettollini in veste “civica”. Ma più “uno per tutti” che “uno contro tutti”.
D’altra parte fu fatto fuori ufficialmente per il caso-Acea, in realtà proprio perché poco imbrigliabile e poco controllabile nelle logiche di partito e troppo incline a fare il “ghe pensi mi”, senza aspettare gli input dalla Regione o dalla federazione provinciale del Pd.
Certo, anche per lui, una corsa in solitaria non sarebbe una passeggiata di salute e se dovesse partecipare e vincere dovrebbe poi fare i conti con il “cordone sanitario” che le forze politiche (tutte) gli costruirebbero intorno. E questo dovrà metterlo in conto, nelle sue valutazioni, sempre che i “rumors” trovino conferma e non siano solo spifferi che escono dalle crepe di una politica sempre più asfittica, silenziosa, amorfa, giusto per vedere l’effetto che fa.
m.l.










Ma perché date le colpe a Bettollini per la vendita dei terreni ad Acea quando tutti sanno che è stato architettato ben prima da Scaramelli?
Perchè la politica questa è, purtroppo, e molte volte chi critica, apre bocca e gli dà fiato. Siamo a questi punti, ma siamo a questi punti anche per chi ha retto il potere, ha governato e tutt’ora governa sotto l’effetto ed anche la protezione del potere del vertice piramidale di partito. In tale politica c’è chi si espone per carattere, per cultura od interesse o per sottocultura politica , ma c’è anche chi rimane sempre sottotraccia per scelta che ritiene proficua per se stesso, ma che non vuole tendenzialmente mai confrontarsi con il pubblico. E quindi vengono poi fuori le cose a cui lei si riferisce. E siccome queste diventato un costume di partito, dove si aborrisce molte volte lo scontro che sarebbe salutare ma si persegue quello per campare in slenzio da gobbi, alla fin fine ritengo che posa essere migliore e più apprezzabile chi abbia mostrato un comportamento ” sanguigno” e spontaneista,chè coloro dal cui comportamento ritengono sempre xche ne derivi la loro copertura. Spesso i veri nemici sono questi ultimi. Non c’allarghiamo tanto però perchè se ”Sparta piange Atene non ride ”… e tale problema supera le ragioni dei singoli che possono dire qualsiasi cosa ma sono i vertici ad essere responsabili e chi ha deciso politicamente con visioni ristrette che debbono stare insieme, il chè non giustifica il ”campo largo” che c’è adesso e che ancor di più ci sarà in futuro, facendo marmellata delle idee al punto che non si distingueranno più nè le idee nè l’operato dei singoli.Penso di essermi sufficientemente spiegato in quali peste sia la sinistra e chi la guida.
Il campo largo a Chiusi è stato sperimentato ed ha fallito in meno di 6 mesi, sgretolandosi come un castello di sabbia. Non credo che possa essere riproposto a cuor leggero alle prossime comunali chiusine solo perché questa è la linea di Elly Schlein e Conte. Ammesso che ci arrivino al 2027 Elly e Conte. E comunque, per la cronaca, questo articolo, sull’ipotesi di un ritorno in campo di Bettollini ha registrato più di 5.000 visualizzazioni in 15 ore… qualcosa vorrà dire.
Marco confermi anche tu che la prima pietra e decisiva di Acea è stata quella di Scaramelli?
No, il terreno fu venduto ad Acea nel 2017, quando Scaramelli era già in Regione, da 2 anni. Probabile che ci fossero stati dei contatti e degli abboccamenti, ma l’atto è successivo. E non c’è stata nessuna prima pietra, solo un progetto per un impianto di trattamento fanghi che Acea ritirò, dopo l’inchiesta pubblica regionale che ne mise in luce le falle. Certo pesò la forte mobilitazione della cittadinanza, ma soprattutto i 33 pareri negativi degli enti preposti a rilasciarli: Regione, Asl, Comune, Arpat… E sul caso Acea Bettollini al termine dell’inchiesta pubblica e dopo il ritiro del progetto, propose ad Acea di realizzare nell’area un parco fotovoltaico. Tale proposta è stata anche deliberata in Consiglio Comunale nel 2020. Attualmente nell’area ex centro carni c’è un impianto di depurazione, di proprietà di Acea, ma è lo stesso (ampliato) che c’era anche prima ed era gestito da Bioecologia Srl.
Non arrampichiamoci sugli specchi delle 5000 visualizzazioni perche pensi che per la maggior parte coltivino l’interesse per le vicende che pensi possano investire Bettollini ? Non per mettermi dentro la sua persona per carità ed interpretare cosa possa pensare rispetto a questo problema che evochi, ma credo di interpretare abbastanza da vicino il suo pensiero quando dico che ritengo ne abbia abbastanza.Non ero un suo ” ammiratore” quando regnava a differenza tua, ma credo che di questa politica e di tale partito ne abbia avuto abbastanza tant’evvero che se ricordo bene nelle ultime mosse entrò in contrasto profondo con esso e quindi ritornato ” a vita civile” riterrei per quanto possa interpretare il suo pensiero che nemmeno gli passi per l’anticamera del cervello il fatto di ricandidarsi in politica locale e anch’io farei così.Poi non sono dentro di lui …Solo i tifosi invece possono pensare e sperare il contrario oppure pensare ad un suo ritorno da
” mezzogiorno di fuoco” del tipo il titolo del film :”Ehi amico, c’è Sabata, hai chiuso”, il film del 1969 con Lee Van Cleef il vendicatore solitario che ritorna e sono cazzi dei suoi nemici… No, non credo proprio. Detto questo, il calcolo che fai sui voti mi appare teoricamente plausibile come plausibili siano le possibilità di un crollo del muro. Tutto questo dipende da chi sia dall’altra parte del muro, ma secondo me i movimenti che potranno prodursi non metteranno fine al potentato, perchè nella politica ormai pur essendo quest’ultima fluida all’inverosimile e dove teoricamente tutto diventa possibile, si sà organizzare e pesare solo chi abbia un partito alle spalle comunque anche nella precarietà, ma che abbia una certa costituzione strutturale, cosa che non ha l’opposizione, vuoi perchè troppo frammentata e troppo eterogenea,e mi riferisco ai partiti non solo quelli attuali dell’opposizione sia quella un po’ più vera chè quella farlocca, ma anche alle forze che prima erano in maggioranza ma che poi hanno desistito sull’appoggio al PD ed hanno fatto fagotto. Qui occorre che entri nella testa della gente- se vuole questa avere un minimo di speranza di vincere e di mandare all’opposizione il PD- che non si investa su elementi che hanno già avuto i trascorsi che abbiamo visto e dei quali vedo e sento che ci possa essere nostalgia ( basata su cosa non si comprende bene perchè si parla sempre di lotta intestina ) ed ormai la gente ne ha le scatole-parlando bene – piene e proprio tale gente dovrebbe imparare che se volesse produrre una alternativa si dovrebbe unire in una lista civica vera che non rappresenti un travestimento di quella che governa anche oggi poichè di travestimento esistono campioni, liste fatte appositamente affinchè i voti non trasmigrino da altre parti e che assorbano istanze destinate nella frammentazione a rinforzare l’esistente pur criticandolo talvolta aspramente. Per quanto mi riguarda una specie di quanto successo a Città della Pieve, che chiaramente comunque la si possa criticare è miglia avanti rispetto a Chiusi nell’essenza di una lista civica che sia vera. E questo che sto’ dicendo è cosa rivolta anche all’attuale opposizione, perchè nelle alleanze che si prospettano su tali terreni ognuno deve rinunciare ad una parte delle proprie peculiarità ed il regnante attuale di questo ha paura, giustamente, ed allora se la paura la si debba far trasferire in fatti reali la strada credo che non possa essere diversa da quella che ho detto altro che rispolverare fantasmi…. Questo io penso, ed i disegni per adesso rappresentano solo aria fritta, cose lanciate là per pienare le righe e cercare di forzare false speranze,dandogli un contenuto che poi si rivelerebbe evanescente. L’immobilismo non si produce solo non facendo le cose ma anche avviando tali processi nella mente delle persone che credono che certe istanze potrebbero cambiare le situazioni e le sorti del paese. Forse quelle di Lee Van Cleef può anche darsi, ma Chiusi non ha bisogno di Sabata e nemmeno di ”un campo largo” come ha fatto intendere il PD nelle regionali, perchè Chiusi ha bisogno di un altro tipo di energia per poter ripartire nella direzione giusta.E la direzione giusta non mi sembra che sia quella indicata dal Giano Bifronte,che nominalmente era una moneta della Repubblica Romana chiamata anche ”Asse” di circa nel 273 A.C. dove sono fuse due facce -guarda caso di bronzo-con l’una che guarda a destra e l’altra a sinistra, ma che gli si potrebbe affibbiare anche un significato di natura etico-politica, comune al partito che per 80 ha governato l’Italia anche se ha cambiato nome. Ed intendiamoci bene,che ha governato per 80 anni proprio perchè ha fatto una politica tesa ad accontentare tutti i suoi alleati, con regali, regalini e regaloni anche ad altri che non avevano avuto il suo successo elettorale concedendo loro potere oltre la rappresentanza dei numeri fatta proprio per regnare, perchè l’importante è regnare. Se tale cosa i Chiusini non la comprendono e non ne comprendono il perchè vuol dire due cose: o sono contenti di come venga amministrata la loro città ed allora nulla da eccepire, oppure non frega nulla di nulla di tale motivo e possa venire giù chiunque dal cielo che non interessa a nessuno di loro. Chiusi è proprio un posto strano…. strano al punto che si possa essere anche spinti a pensare che a sbagliare sia chi critica perchè quel luogo comune che recita” ma questi sono sempre i bastian contrari…e quando diranno che vada loro bene qualcosa ?..” è comune in parecchie lingue dei chiusini. Ma ci stà che anche questo sia gusto e non lo escludo, ma sono anni che Chiusi sprofonda sempre più e non solo dovuto ai tempi che corrono nella politica nazionale ma anche in quella locale. E allora come si mette la questione ? Se c’è ancora oggi qualcuno che crede ai fantasmi cavoli suoi ma per la verità più di tanto non mi stupirei….
Carlo, gli altri due articoli sul post voto regionale, quello generale e quello su Chiusi, si sono fermati fra le 2.000 e le 2.500. Tutto ciò significa che gli articoli di primapagina su questi temi la gente li legge, ma significa anche che il nome Bettollini suscita attenzione e interesse. La differenza fra i tre pezzi questo dice. Ovvio che le visualizzazioni non sono automaticamente voti. Ma 5.000 sono molte di più dei voti presi dal centro sinistra e dal Pd. E queste sono semplici constatazioni, non giudizi di valore.
Mah, forse nulla c’entra,anzi senz’altro proprio c’incastra come il 2 a briscola, ma tanto per dire che oggi credo non si possano più fare certe riparametrazioni.Anche i droni sulla Svezia e sulla Danimarca e sulle provincie baltiche erano secondo chi veicolava le notizie di provenienza russa. La domanda logica è quella del perchè se avessero violato lo spazio aereo non li hanno abbattuti? Avrebbero avuto tutte le ragioni
no ? Ed avrei sfidato tutti a dire che avrebbero sbagliato a non abbatterli. Però non li hanno abbattuti…perchè ? Perchè non erano russi è la prima risposta che la gente si fa. E questo tanto per dire- ma giusto per dire- che oggi si possa dire tutto ed il contrario di tutto con la massima indifferenza, poi bisogna vedere se la gente che dicono che sia più avanti essa che la politica,ci crede. Ecco, secondo me la curiosità c’è, ma viene sempre sottoposta ad un giudizio interno ed intimo della gente, che magari la maggior parte delle volte, legge ma stà zitta e non risponde a differenza magari di me che esterno le mie idee soprattutto perchè penso che possano servire ad un dibattito senza avere la pretesa di pensare la verità, ma una idea se la fà, anche precipuamente sul tema specifico ma anche sulle possibili casse di risonanza, perchè oggi quest’ultime concorronoa fare ”opinione ” e tu lo sai meglio di me.
Per Marco Lorenzoni. La risposta che hai dato a Pietro Baldo citando le date, pensi che sia giusto che sottintenda la domanda per la quale un progetto del genere da qualche parte sia stato concepito ? Ed anche quanto tempo ci voglia per realizzarlo fra il pensarlo, esplicitarlo e cercarlo di realizzare ? Ed il cerchio si chiude, o no ? Poi lascia stare che ha trovato in fase finale l’opposizione della maggioranza( per la verità di una parte dei cittadini più coscenti per fortuna ) supportata anche dal diniego delle istituzioni per tale realizzazione hanno contribuito a dare l’Alt, ma credo che progetti del genere abbiano una lunga gestazione proprio per loro natura. Non credo che una multinazionale si svegli alla mattina e dica: ” passavo di lì ed ho visto che quel terreno faceva al mio scopo ed ho deciso di comperarlo.”
Ma questa è una prassi che avviene normalmente in politica dove ci sono relazioni fra persone,istituzioni e privati ed i fatti prendono piede, ma per prendere piede logicamente passa del tempo. O no ?
Certo che ci vuole del tempo e spesso queste cose hanno una gestazione lunga. Ma le date quelle sono. Forse vale la pena ricordare anche che l’area del centro carni era di proprietà regionale e fu passata al Comune, mi pare ai tempi di Ceccobao. Con un obbligo: quello di demolire e bonificare l’ex mattatoio, opera non semplice e costosa, che fu in effetti avviata, senza però portarla a termine. E questo prima dell’acquisto da parte di Acea Ambiente, la quale adesso, prima di costruirci qualcosa dovrà completare la demolizione e la bonifica. E la proposta fatta a suo tempo da Bettollini (pure deliberata dal Consiglio Comunale) di realizzarvi un parco Fotovoltaico, proposta avanzata da questo giornale nel 2016, che adesso è stata in qualche modo ripresa e “aggiornata” anche dal Comitato Aria, credo possa essere una soluzione che davvero potrebbe mettere d’accordo tutti e fornire alle imprese della zona industriale e alla cittadinanza una opportunità per risparmiare sull’energia e addirittura creare un nuovo business. Tutto questo c’entra, ma solo fino ad un certo punto, con l’ipotesi di un ritorno in campo di Bettollini (o Scaramelli o di tutti e due) di cui si parla nell’articolo. Il “collante” del caso-Acea che servì a mettere insieme Pd ex opposizioni nel 2021 per far fuori Bettollini si è dimostrato prodotto poco efficace e di scarsa durata, come certe colle e vernici che si trovano in vendita negli empori dei cinesi.
Non credo ci sia spazio un “ritorno in campo di Bettollini. Ricordo che più di cinque anni fa si dimise dal PD “per motivi personali e politici”. Non ci ha mai detto quali fossero i motivi politici. Personalmente a suo tempo ho criticato la gestione Bettollini. Non mi risulta che Bettollini abbia dato qualche segno di attività di politica attiva.
Credo che questo anno e mezzo dalle elezioni debba essere utilizzato per confronti pubblici sui problemi del nostro Comune.
Paolo, ormai da 15 anni a questa parte il pre-elezioni si riduce ad una corsa negli ultimi due-tre mesi… a volte anche meno. Visti i risultati delle regionali penso che di spazi ce ne siano a iosa: più del 50% che non vota, il Pd al minimo storico, sotto i 1000 voti e senza alleati; una destra inesistente come presenza e come proposta politica. Situazione molto fluida. In ogni caso, come scritto nell’articolo, credo che se Bettolini dovesse tornare in campo, non lo farebbe con il Pd, lì penso anch’io che gli spazi siano pochi o nulli.
Candidature negli ultimi due mesi? Si è poi visto cosa può succedere. Bisognrerebbe invece stabilire un percorso.
Dovrebbero stabilirlo i partiti, i quali però mi pare non abbiano né la voglia, né la forza, né la capacità di farlo. Più semplice metter su una listarella all’ultimo tuffo, così da evitare anche estenuanti e devastanti discussioni e notti dei lunghi coltelli
Basta seguire semplici regole. Quella iniziale è una lista aperta dei problemi che uno o più soggetti considerano importanti. Il passo successivo è quello della individuazione delle opzioni. Per ciascuna di queste ogni soggetto interessato da una valutazione sintetica,. Da qui si va al negoziato fino ad arrivare ad un consenso per due o più soggetti. Finito tutto questo si può passare all’individuazione dei nomi.
X Paolo Scattoni. Giusto ciò che dici, ma a me sembra che non venga fatto nè si abbia intenzione di attuarla come procedura. Se è vero ciò che ho detto vorrei sapere da te la ragione perchè non venga fatta. E ne vorrei sapere anche un altra che riguarda la procedura che tu delinei che secondo il mio modo di pensare sarebbe una procedura democratica ma che non avviene.Dal cilindro del ”vivaio” quale coniglio viene estratto ed a chi appartiene la mano che lo tira fuori dal cilindro ? Sai benissimo che dentro a questa risposta nuotano democrazia, partecipazione, volontà di prevalere o meno e via via dicendo anche altre questioni, spesso anche di carattere personale ed anche carrieristico. allora la domanda è : si trova un partito che non è nemmeno in condizioni di riunirsi con costanza nelle condizioni di poter amministrare tutto questo e che avvenga in condizioni dove influssi vertocistici non trovino ascolto ma applichi una ‘ teoria dal basso” che formoi quelle che tu chiami istanze? La mia risposta a tale domanda guardando le cose dall’esterno è NO. ed è No per i motivi che faccio a meno di elencare e che si confondono con quanto corre in politica oggigiorno ai livelli più alti andando verso livelli più bassi. Ed allora mi sembra che quelle tue frasi che hai detto sule ”bisogna” certifichino il nulla reale. Perchè si declama ma poi nella realtà la funzione di molti è una funzione inesistente riguardo alle decisioni che non influenza.personalmente come avrai capito da tempo io sono al di fuori di tutto questo ”parapiglia” ormai da anni anche se la mia frequentazione è stata nei decenni passati una frequentazione assidua e attiva prima che si formasse il PD 8 si pala di decenni ) ma il mondo è cambiato e la realtà non è più quella ed allora mi limito ad intervenire da ”grllo parlante” sulle questioni però non ho nessuna remora a dire che tante di queste mi vedono un bastian contrario anche delle posizioni che quel partito prende nella politica nazionale ed internazionale. Difatti noto che si stanno in questi giorni aprendo degli spazi che è intuitivo capire a chi siano destinati (parlo cel campo largo ) e stò un momento a vedere che piega prenderanno, ma credo che non ci sia molto da attendere guardando sia le iniziative sia le persone che le prendono. E allora per concludere il tuo discorso teoricamente filerebbe ma i motivi sul perchè non venga attuato risultano semprepiù comprensibili. Almeno per me, che ho inteso la sinistra che fosse sempre di un certo tipo come strategia e contenuti. E quando nella vernice rossa ( come modo di ragionare intendiamoci bene ) ci versi un grosso flacone di acqua ragia, la vernice si diluisce, aumenta di volume ma quando la spargi nel pezzo che vuoi pitturare,diventa rarefatta e non ha più la consistenza per rendere il colore che si voleva inizialmente dare. E si rallenta anche il tempo che ”tiri” perchè l’olio dell’acqua ragia impedisce di sua natura che si secchi e raggiunga il risultato che si voleva dare all’inizio. Tutto questo aiuta nel tempo acciocchè accadano tutte quelle cose che determnano ”quel passo avanti e quei due indietro” ormai divenuti una cantilena che ci si cura oggi che non figurino più nella diatriba nei mass media, che vorrebbero ”tutti, maledetti e subito” ed ottenendo invece che quella vernice che si è spalmata per propria natura non produca il cambiamento. E’ chi getta dentro il barattolo l’acqua ragia e chi glielo permette acriticamente non avendo più la forza di intervenire sulle questioni essendo presente in continua diminuzione ed impotente a determinare il futuro, che è il responsabile di questo se non i vertici ma anche chi accetta tutto questo se ha un minimo di gnegnero per comprendere in quale direzione si stia andando ? E responsabile anche in periferia perchè accetta dall’alto che si versi l’acqua ragia che lo sanno tutti è un diluente formidabile. E allora vedi come tanti discorsi lascino il tempo che trovano e la gente che si attendeva il cambiamento venga delusa sia moralmemnte ma anche prenda un altra piega. Questi meccansmi reattivi ormai sono sperimentati al punto che chi come il renzismo si accingeva prima a gettare il diluente con piena soddisfazione, si accinge ancor oggi con le manovre che stanno avvenendo. forse alungo andare la destra sarà detronizzata, ma ad essa si instaurerà un altra destra nascosta che il sistema produce già in partenza con tanto di maschera che la renderà irriconoscibile sempre a più persone. ed i giuocvhi saranno fatti, ma quel fumo che è sempre più intenso caro Paolo è quello che proviene da una certa direzione sola ed i suoi scopi sono quelli del mantenimento e non del cambiamento. Si sopravvive così.
Riesci a riassumere in dieci righe? Così è illeggibile.
Premetto senza presunzione alcuna che però è strano Paolo, sei stato un docente universitario e quindi di testi ne avrai elaborati una quantità innumerevole ed anche molto più difficile ed impegnativi ad intendersi dei miei scritti. Hai detto che il mio scritto è illeggibile- forse per gli errori di scrittura del cursore e sia lo scritto, sia il senso dello scritto. Credo comunque che lo si comprenda anche bene da parte tua tale senso contenuto. Sono non 10 righi come dici, ma 60 righi e si leggono -ho cronometrato con orologio alla mano,senti quanto sono caparbio -in 4 minuti tanto per essere preciso. Ti dà fastidio che dal mio scritto ne faccia derivare un giudizio soprattutto politico ? No, perchè per 4 minuti di lettura il fastidio non lo dovresti avere sull’intelligibilità di quanto scrivo. Mi sembra che se da un discorso debba venir fuori un giudizio con il quale tu non sia d’accordo e soprattutto che lo si dia con uno scritto pubblico,tutto questo rimane sempre un pensiero di un altra persona,che possa dire cazzate o meno quale io sia.Rispondi invece criticando le cazzate che dico ma non l’impegno di un qualsiasi lettore di impiegare 4 minuti cronometrati ! La verità forse è un altra, ed è quella che in casa propria- politicamente parlando certamente- non tornano i conti la cui programmazione avrebbe dovuto risolvere parecchi problemi, e questo probabilmente non lo si vorrebbe esporre a giudizio e allora si dice scrivi di meno, sii più sintetico e conciso che sarai più intellegibile e non stancherai i lettori. Certo, non sei il primo che me lo dice, lo sò da me, io scrivo in maniera lunga e farraginosa, tutt’altro che sintetica ma credo che cio che conti sia il senso dello scritto e la riflessione che comporta. Oggi caro Paolo non si vuole più pensare e sopportare la fatica di pensare e una gran parte dei lettori di ogni prodotto mediatico(il 35% degli italiani ) sono come ho già detto ”analfabeti funzionali”. Credo che questo sia la rovina dell’Italia e soprattutto dei giovani che usano telefonini come pane e clicchino sulle faccette o sulle dita alzate per comunicare se il discorso che hanno letto aggradi loro o meno, spesso leggono ma non comprendono quasi nulla o nulla di ciò che stia dietro alle cose.Ecco perchè nei miei scritti cerco sempre di spiegarne il senso ed il perchè, e questo la maggior parte delle volte non è possibile secondo me farlo in maniera concisa e sintetica proprio per la natura di ciò che si esprime. Ma vedo che non si sopporta. In 10 righe come dici tu, cosa avrei dovuto scrivere che avesse dato lo stesso significato ? Molto spesso quei paragoni sull’ ”acqua ragia e della vernice diluita” credo che servano di più a capire le ragioni di un giudizio come se ne sente tantissimi oggi che questo è buono e questo è cattivo, che questo è bianco e l’altro è nero.E forse tale modo-lo dico con un pizzico di superbia- allarga la mente sulle direzioni che sta prendendo l’Italia.Non sono e non mi reputo un ”maestro di vita” ma una persona con dei limiti anche forti, come ce ne sono tante,ma credo di dare senso ai valori per i quali le idee si formano ed ecco perchè scrivo.Scrivo perchè ci credo. Tante altre cose non le sò fare come quella di scrivere come vorresti tu per esprimere ciò che penso.
X Carlo Sacco. Fammi capire, magari soltanto con un si o con un no. Il mio disagio dichiarato a comprendere il tuo testo sarebbe strumentale.? No, è proprio incapacità a capire. Ci sono fior di studi (per esempio quelli della scuola di Tullio de Mauro) volti a misurare un indice di leggibilità. Visto che lo chiedi, nella mia attività didattica avrei chiesto di riscrivere un testo come il tuo. Personalmente utilizzo la tecnica delle mappe mentali per la strutturazione di un testo. Te lo consiglio. Il punto non è tanto il tempo utilizzato per “leggere” il tuo intervento, quanto piuttosto quanto se ne comprende.
Paolo, non facciamola oltremodo lunga, posso di sicuro uscire fuori dal seminato con la stesura di un testo perchè logorroico rifacendomi a ”santa maria del piano” questo si ed è sotto gli occhi di tutti, ma ho spiegato anche perchè io la faccia questo. Che tu abbia difficoltà a capirlo ritengo proprio di no.Quindi, nel senso che ho voluto dare all’intervento, ritengo che sia un testo intellegibile e non c’è bisogno di procedere per schemi come mappe mentali.Chi vuol capire capisca ed a quanto mi chiedi non credo che bisognerebbe scomodare l’esimio linguista Tullio de Mauro per analizzare un componimento di Carlo Sacco, logorroico ed imperfetto quanto ti pare, ma che ho reputato opportuno scrivere e dargli un senso,con esemplificazioni secondo me d’uso comune del parlare che intervengono nel campo della politica e che proprio in tale campo sovraintendono ad una normale e chiara intuizione.Poi se tu ,beh, dici di non capire mi dispiace ma quando ti ho risposto con normale metro di riferimento con le esemplificazioni -vernice ed acqua ragia per esempio- di quanto passi in politica oggi, credo che il significato lo possano capire anche i cinesi di Brozzi. Se mi è concesso esprimere un desiderio però, vorrei anche il parere di altri che leggono su questo , ma a Chiusi è difficile chiedere queste cose perchè vige il problema che la gente sia rintanata e non si esprima per il semplice fatto che crede che esponendosi e dire ciò che se ne pensi anche di un qualsiasi argomento, lo renda inviso agli altri e si metta in piazza il proprio modo di pensare, invece è meglio evidentemente non intervenire e farsi scivolare l’acqua addosso e questo lo si riscontra ovunque e sempre nelle terre di Porsenna perchè è una abitudine ormai inveterata al punto che è diventata una costante tipica di intendere il relazionare quotidiano.Ci si sente più ”protetti”, da cosa poi non è dato di capire, e questa la ritengo una concezione retrograda della politica e della vita civile.Poi chiaramente ognuno pensa liberamente ciò che vuole.
Mi pare tu dica: “non sono io a non spiegarmi, ma gli altri a ignorarmi facendo finta di non capire”. Non è così e chiudo così.