200 PERSONE DAVANTI ALL’OSPEDALE DI NOTTOLA PER GAZA. E OGGI ALLE 17,30 FLASH MOB A CHIUSI SCALO: PROVIAMO AD ESSERE IN TANTI!
CHIUSI – Ieri sera, 2 ottobre, più di 200 persone si sono radunate davanti all’Ospedale di Nottola, nell’ambito dell’iniziativa 100 ospedali per Gaza. Duecento persone, fra cui molti giovani, arrivate da quasi tutti i comuni della zona per dire basta con il genocidio e per esprimere solidarietà agli equipaggi della Flotilla, abbordati da Israele in acque internazionali, arrestati e “deportati”, senza aver commesso alcun reato.
C’era gente di Montepulciano, di Chianciano, di Chiusi, di Cetona, di Sinalunga, di Torrita di Siena… Molti gli operatori sanitari del presidio della Valdichiana. Presenti anche alcuni assessori e consiglieri comunali: Giuliana Calzini e Lara Pieri di Montepulciano, Cristina Balducci di Cetona, Daria Lottarini di Chiusi, Clori Bombagli di Chianciano e sicuramente qualcun altro che ci sarà sfuggito. C’erano esponenti della sinistra e del sindacato. C’eravamo anche noi di primapagina e altri colleghi giornalisti di altre testate.
Durante il flash mob sono stati letti i nomi (centinaia) dei medici, infermieri e operatori sanitari palestinesi uccisi a Gaza e sono state lette poesie e testimonianze di autori e cittadini palestinesi, alcuni dei quali morti a loro volta per mano dell’Idf dal 7 ottobre 2023 ad oggi. Uno stillicidio impressionante. Non è facile andare a dormire e dormire tranquilli dopo aver ascoltato quell’elenco interminabile di Abdul, Aziz, Hamed, Rajah rimasti uccisi mentre cercavano di salvare altre vite, facendo il loro lavoro negli ospedali bombardati e rasi al suolo dall’esercito israeliano, mentre trasportavano feriti o cercano di estrarli dalle macerie… E gli operatori sanitari sono solo una parte delle vittime: ci sono anche giornalisti (più di 200), i volontari delle Ong e delle organizzazioni internazionali, compresa l’Onu, ci sono i professori, i bidelli, i commercianti, gli impiegati, gli operai e le donne, gli anziani i bambini, questi ultimi quasi 20 mila secondo stime Onu.
Oggi, venerdì 3 ottobre, in occasione dello sciopero generale indetto da Cgil e Usb, un altro flash mob per Gaza si terrà a Chiusi Scalo, in piazza Garibaldi a partire dalle 17,30.
L’iniziativa è spontanea e autoconvocata, come i tanti flash mob che sono stati fatti nelle settimane e mesi precedenti. I cittadini, i lavoratori, gli studenti non hanno altre armi e altri strumenti per far sentire la propria voce se non lo sciopero e le manifestazioni di piazza.
Noi anche oggi, in piazza Garibaldi a Chiusi Scalo ci saremo. Con la speranza di essere in tanti. E’ importante esserci. Ed esserci in maniera composta, pacifica. E questo anche per non fornire alibi e pretesti a chi gli scioperi e le manifestazioni le demonizza, a chi accusa i manifestanti di essere la quinta colonna di Hamas o di essere antisemita. A chi vede nelle manifestazioni un per Gaza un sotterfugio delle opposizioni per ribaltare il governo Meloni. Non forniamo alibi e pretesti.
A volte anche il silenzio se organizzato diventa più assordante delle sirene.
In queste ore nelle tante manifestazioni spontanee e autoconvocate si vedono in piazza moltissime ragazze e ragazzi, anche giovanissimi. E questo è un segnale inequivocabile che ciò che porta la gente in piazza non è una questione politica, perché i 16enni e i 18enni sono lontani dalla politica dei politici. Si vede alle elezioni. Sono estranei anche ai sindacati. I giovani scendono in piazza per umanità nei confronti di palestinesi, certo. Ma anche perché vogliono avere diritto ad un futuro e la guerra, i massacri, il riarmo, questo futuro non lo garantiscono. Anzi lo annientano, lo rendono oscuro. Comunque la storia ci dice che quando scendono in campo i ragazzi, il vento sta cambiando per davvero.
Ci vediamo in piazza Garibaldi alle 17,30.









