SANITA’ NEL TRASIMENO, VASCO CAJARELLI: “SERVONO SCELTE RADICALI”
Da Vasco Cajarelli, già esponente sindacale e candidato non eletto della Lista per la sanità pubblica alle regionali umbre del 2024, riceviamo e volentieri pubblichiamo:
La sanità umbra ha bisogno di scelte radicali.
La crisi finanziaria del sistema che si prospetta (200/220 milioni di deficit!)può rappresentare un’occasione da non perdere per effettuare radicali cambiamenti di sistema.
Occorre recuperare luna visione d’insieme del Sistema sanitario, oltre la mission dello stesso.
Bisogna ricostruire un Servizio Sanitario all’altezza delle esigenze della popolazione umbra e nello specifico anche del Trasimeno.
E’ altresì necessario superare i tanti campanilismi che hanno contraddistinto negativamente la nostra Regione per andare, quando serve, oltre i confini regionali stessi, al fine di assicurare risposte universali ed efficaci ai cittadini,
attivando politiche sanitarie integrate con le regioni limitrofe (Toscana per quanto riguarda il Trasimeno).
Nell’ultimo decennio – ancor prima dell’avvento della Giunta di Centrodestra – il Trasimeno figura tra le realtà maggiormente penalizzate in ambito regionale, tanto dal punto di vista dell’offerta dei servizi territoriali, e soprattutto di quelli ospedalieri; compromettendo, ai cittadini di questo territorio, il diritto di accesso ai servizi ed alle strutture sanitarie che viene assicurato agli altri cittadini dell’Umbria.
La costante diminuzione delle risorse del Fondo Sanitario Nazionale, non ha spinto l’Umbria verso la necessaria revisione ed riorganizzazione dei propri servizi, di fronte alle nuove esigenze assistenziali (aumento della popolazione
anziana e del conseguente aumento della cronicità, emergenza Covid,..) che stavano maturando, ma è andata nella direzione opposta favorendo la concentrazione delle sempre minori risorse verso quelle realtà territoriali più
forti e maggiormente rappresentate politicamente.
In questo contesto, il Trasimeno, che fino a non tanti anni fa veniva considerato da tutti un esempio di organizzazione e di efficienza dei servizi erogati da imitare, ha subito nel corso del tempo la perdita di buona parte
della sua rete di servizi territoriali e di prevenzione, che neppure la presenza del Distretto – che resta tuttavia la migliore esperienza organizzativa degli ultimi due decenni – è riuscita a frenare. Nel giro di poco tempo si sono
indebolite diverse strutture socio-sanitarie.
Inoltre la perdita di numerose professionalità, di personale trasferitosi o andato in pensione, raramente sostituito, ha fatto il resto.
La mancata realizzazione del Polo Unico Ospedaliero del Trasimeno ha praticamente compromesso l’assistenza ospedaliera nella nostra realtà. Ciò è accaduto per responsabilità delle continue promesse non mantenute da parte
della Regione, dalle continue politiche di rinvio, nonché dai tanti atteggiamenti tattici assunti dalla politica, non sempre imputabili ad altri.
Oggi il Trasimeno, per quanto riguarda in particolare i servizi ospedalieri, ha bisogno di ripartire dagli ultimi impegni assunti dalla Giunta Marini, come di seguito evidenziato.
Per questo la prossima predisposizione del nuovo Piano Sanitario Regionale dovrà tener conto di una visione complessiva di Sistema, che non mortifichi le diverse realtà territoriali, ma nello stesso tempo dovrà essere coraggioso,
anche a rischio di scontentare qualche rendita di posizione.
Pertanto il Trasimeno, sulla base delle considerazioni sopra espresse, i seguenti punti:
a) integrazione funzionale dei Servizi ospedalieri dell’Ospedale di Castiglione del Lago con quelli dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, al fine di salvaguardarne la funzione, di renderli più sicuri ed efficaci, e tenendo conto
anche del fatto, non secondario, che le strutture ospedaliere rappresentano comunque un importante elemento di sviluppo economico di un territorio;
b) in tale ottica il presidio di Città della Pieve dovrà vedere rafforzati i servizi attualmente esistenti, dando sostanza alla Casa di Comunità, che al momento è rimasta una pura e semplice marchetta elettorale nei confronti di un Amministrazione comunale compiacente. Dovrà essere portata a compimento la riconversione della R.S.A., della Riabilitazione estensiva e del rafforzamento del Centro DAI. Dovrà essere garantito un efficace Pronto Soccorso avanzato, necessario anche ai bisogni dell’Alto Orvietano, e dovranno inoltre essere potenziate le diverse attività poli-ambulatoriali, oltre all’attività di R.M.N.;
c) rafforzamento del C.O.R.I. di Passignano;
d) riassegnare al Distretto Sanitario, con tutte le sue articolazioni organizzative, il ruolo di centro dell’attività socio-assistenziale territoriale e di interlocutore principale delle municipalità, anche al fine di garantire la vicinanza e la partecipazione alle comunità locali;
Distretti che non vanno accorpati, come era stato proposto dalla precedente Giunta Regionale, ma che devono invece essere mantenuti nelle loro attuali configurazioni territoriali: unico modo per assicurare il reale coinvolgimento
delle istituzioni locali;
e) investire sui Consultori per dotare questo territorio di tutte le attività preventive, cliniche e di promozione della salute della donna e dei giovani necessarie, nelle varie sedi deputate di Magione, Castiglione del Lago, Città della Pieve e Tavernelle;
f) rafforzare i servizi agli anziani, tenuto conto della presenza di una popolazione anziana, tra la più alte della nostra Regione; che pertanto presentano un elevato grado di complessità e che necessità di assistenza continua, a volte difficile da gestire a domicilio.
Rafforzare i servizi rivolti ai cittadini con disabilità grave, il cui grado di autonomia, seppur ridotto, gli permetterebbe di esprimere le potenzialità residue, potenziando l’assistenza domiciliare.
Inoltre risulta essere fondamentale dotare il Trasimeno, unico Distretto che ne è privo, di un Centro Alzheimer;
g) in questi anni l’area Minori, per la mancanza cronica di personale, si trova in forte difficoltà ad effettuare le prime visite e le successive terapie riabilitative; ciò comporta il ricorso al privato;
h) il Trasimeno riscontra, al pari e più di altre aree, una grave crisi dei Servizi delle Dipendenze per il continuo ridimensionamento di personale, soprattutto medico;
i) rivedere il rapporto di qualità con la Medicina Generale, ed particolare con la Continuità Assistenziale (Guardia Medica) che risulta essere inadeguata, anche a causa delle chiusure di alcune sedi.
Vasco Cajarelli









