CHIUSI SCALO: AUTO IMPAZZITA DISTRUGGE GAZEBO DI UNA PIZZERIA. E’ ANDATA BENE

martedì 16th, settembre 2025 / 18:27
CHIUSI SCALO: AUTO IMPAZZITA DISTRUGGE GAZEBO DI UNA PIZZERIA. E’ ANDATA BENE
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IL TRAFFICO NEL CENTRO ABITATO E’ UN PROBLEMA SERIO CHE VA AFFRONTATO E RISOLTO

CHIUSI SCALO – Sindaco Sonnini, qui a Chiusi Scalo abbiamo un problema. Un altro. Anzi più di uno, ma uno in particolare: il traffico. E non è una battuta, per parafrasare i famosi problemi di Palermo citati nel film Johnny Stecchino di Benigni. Ieri in pieno giorno, tarda mattinata, un’auto si è abbattuta, stile aereo kamikaze, sul gazebo della pizzeria “Anema e core” in via Cassia Aurelia. La vettura, una vecchia Opel, proveniente presubilmente da via Manzoni, angolo Green Bar, è sbandata ed ha travolto la struttura esterna della pizzeria. A giudicare dai danni (fioriere in legno e in coccio piene di terra, tavoli, sedie, tutto completamante distrutto) deve essere arrivata a velocità piuttosto sostenuta. Certamente superiore al consentito. A 30 all’ora non si fa tutto quel macello.

Per fortuna a quell’ora il locale era chiuso e nel gazebo non c’era nessuno. E altrettanto fortunatamente non c’era nessuno neanche in mezzo alla strada, perché lì nei pressi ci sono le strisce pedonali. A volte essere un paese un po’ in disarmo e piuttosto deserto evita guai peggiori. Poteva infatti andare molto peggio se il fatto fosse capitato in un orario diverso. Ci poteva scappare una strage. 

Purtroppo non è neanche la prima volta che succede una cosa del genere alla stessa pizzeria e anche ad altre (vedi ristorante Season in via Leonardo da Vinci). Il gazebo occupa di fatto lo spazio dedicato ai posteggi per le auto, non la carreggiata stradale. Ma questo evidentemente non è garanzia sufficiente per evitare incidenti.

Proprio di recente sono stati posti anche lì, vicino ad Anema e core dei cartelli che segnalano la videosorveglianza peer un uso corretto dei posteggi. Ma anche questo alla prova dei fatti non ha evitato l’impatto.

Si dirà che contro la guida irrresponsabile e pericolosa questo tipo di “deterrenza”  è poco efficace. Non sappiamo se l’automobilista che è andato a schiantasi sul gazebo delle pizzeria fosse in stato di alterazione. Fatto sta che non si è trattato di un episodio isolato.

E quella strada, via Cassia Aurelia, nel tratto tra il sottopasso ferroviario e l’inizio della salita verso il cavalcaferrovia,  presenta tre punti molto critici: i tre attraversamenti pedonali all’altezza del Green Bar, della tabaccheria  e della Chiesa. Per motivi facilmente intuibili sono tutti attraversamenti molto utilizzati e le auto non sempre si fermanoi per far passare i pedoni sulle strisce. Anzi, non lo fanno quasi mai, con rischi elevati per chi deve attraversare. Non è infrequente che se un’auto si ferma per far attraversare i pedoni, quella dietro sorpassi, mettendo a repentaglio l’incolumità delle persone.

Ecco, in quel tratto forse una “zona 30” (limite di velocità 30 km orari) ben segnalata ed evidente e un autovelox non ci starebbero male. Stessa cosa in altre strade come via Oslavia e via Mazzini. E naturalmente anche in via Leonardo da Vinci. Via cassia Aurelia è la stessa peraltro su cui passano decine di TIR al giorno diretti o in uscita dalla Lodovichi Spa, la fabbrica delle traversine ferroviarie, problema annoso e tante volte segnalato.

Non è tollerabile rischiare la vita per mangiare una pizza all’aperto, perché un’auto impazzita piomba all’improvviso sul gazebo in cui sei seduto, davanti ad un ristorante. Anche segnalare meglio i gazebo con strisce rifrangenti probabilmente servirebbe a poco, visto che gli incidenti accadono pure di giorno, come è successo ieri.

Quindi servono soluzioni più organiche: istituzione di “zone 30”, ovvero limiti di velocità ben evidenti e ben segnalati, dissasori con controllo automatico della velocità, maggiore presenza della Polizia Municipale nei punti critici, chisura al traffico veicolare, almeno nei week end, di Via Leonardo da Vinci e delle altre strade se interessate da eventi, tipo via Oslavia quando ci sono i Ruzzi dela Conca in piazza XXVI Giugno.

Noi insistiamo anche su un’altra soluzione, ovvero togliere il più possibile il traffico dal centro abitato, realizzando posteggi ampi e facilmente raggiungibili, non escludendo strutture multipiano, e nello stesso tempo sostituire i posteggi attuali lungo le strade con piste ciclabili urbane, come esistono ormai in quasi tutti i comuni (per esempio a Castiglione del Lago, a Sarteano…). Ci sono quasi due anni da qui alle prossime elezioni comunali e questo, a nostro avviso è un nodo da sciogliere, una questione da affrontare e risolvere e dovrebbe trovare posto nei programmi elettorali. Anche se, dato che non si tratta di soluzioni dai costi esorbitanti, noi siamo del parere che andrebbe affrontata e risolta anche prima delle elezioni.

m.l.

 

 

 

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