CHIUSI SCALO: AUTO IMPAZZITA DISTRUGGE GAZEBO DI UNA PIZZERIA. E’ ANDATA BENE
IL TRAFFICO NEL CENTRO ABITATO E’ UN PROBLEMA SERIO CHE VA AFFRONTATO E RISOLTO
CHIUSI SCALO – Sindaco Sonnini, qui a Chiusi Scalo abbiamo un problema. Un altro. Anzi più di uno, ma uno in particolare: il traffico. E non è una battuta, per parafrasare i famosi problemi di Palermo citati nel film Johnny Stecchino di Benigni. Ieri in pieno giorno, tarda mattinata, un’auto si è abbattuta, stile aereo kamikaze, sul gazebo della pizzeria “Anema e core” in via Cassia Aurelia. La vettura, una vecchia Opel, proveniente presubilmente da via Manzoni, angolo Green Bar, è sbandata ed ha travolto la struttura esterna della pizzeria. A giudicare dai danni (fioriere in legno e in coccio piene di terra, tavoli, sedie, tutto completamante distrutto) deve essere arrivata a velocità piuttosto sostenuta. Certamente superiore al consentito. A 30 all’ora non si fa tutto quel macello.
Per fortuna a quell’ora il locale era chiuso e nel gazebo non c’era nessuno. E altrettanto fortunatamente non c’era nessuno neanche in mezzo alla strada, perché lì nei pressi ci sono le strisce pedonali. A volte essere un paese un po’ in disarmo e piuttosto deserto evita guai peggiori. Poteva infatti andare molto peggio se il fatto fosse capitato in un orario diverso. Ci poteva scappare una strage. 
Purtroppo non è neanche la prima volta che succede una cosa del genere alla stessa pizzeria e anche ad altre (vedi ristorante Season in via Leonardo da Vinci). Il gazebo occupa di fatto lo spazio dedicato ai posteggi per le auto, non la carreggiata stradale. Ma questo evidentemente non è garanzia sufficiente per evitare incidenti.
Proprio di recente sono stati posti anche lì, vicino ad Anema e core dei cartelli che segnalano la videosorveglianza peer un uso corretto dei posteggi. Ma anche questo alla prova dei fatti non ha evitato l’impatto.
Si dirà che contro la guida irrresponsabile e pericolosa questo tipo di “deterrenza” è poco efficace. Non sappiamo se l’automobilista che è andato a schiantasi sul gazebo delle pizzeria fosse in stato di alterazione. Fatto sta che non si è trattato di un episodio isolato.
E quella strada, via Cassia Aurelia, nel tratto tra il sottopasso ferroviario e l’inizio della salita verso il cavalcaferrovia, presenta tre punti molto critici: i tre attraversamenti pedonali all’altezza del Green Bar, della tabaccheria e della Chiesa. Per motivi facilmente intuibili sono tutti attraversamenti molto utilizzati e le auto non sempre si fermanoi per far passare i pedoni sulle strisce. Anzi, non lo fanno quasi mai, con rischi elevati per chi deve attraversare. Non è infrequente che se un’auto si ferma per far attraversare i pedoni, quella dietro sorpassi, mettendo a repentaglio l’incolumità delle persone.
Ecco, in quel tratto forse una “zona 30” (limite di velocità 30 km orari) ben segnalata ed evidente e un autovelox non ci starebbero male. Stessa cosa in altre strade come via Oslavia e via Mazzini. E naturalmente anche in via Leonardo da Vinci. Via cassia Aurelia è la stessa peraltro su cui passano decine di TIR al giorno diretti o in uscita dalla Lodovichi Spa, la fabbrica delle traversine ferroviarie, problema annoso e tante volte segnalato.
Non è tollerabile rischiare la vita per mangiare una pizza all’aperto, perché un’auto impazzita piomba all’improvviso sul gazebo in cui sei seduto, davanti ad un ristorante. Anche segnalare meglio i gazebo con strisce rifrangenti probabilmente servirebbe a poco, visto che gli incidenti accadono pure di giorno, come è successo ieri.

Quindi servono soluzioni più organiche: istituzione di “zone 30”, ovvero limiti di velocità ben evidenti e ben segnalati, dissasori con controllo automatico della velocità, maggiore presenza della Polizia Municipale nei punti critici, chisura al traffico veicolare, almeno nei week end, di Via Leonardo da Vinci e delle altre strade se interessate da eventi, tipo via Oslavia quando ci sono i Ruzzi dela Conca in piazza XXVI Giugno.
Noi insistiamo anche su un’altra soluzione, ovvero togliere il più possibile il traffico dal centro abitato, realizzando posteggi ampi e facilmente raggiungibili, non escludendo strutture multipiano, e nello stesso tempo sostituire i posteggi attuali lungo le strade con piste ciclabili urbane, come esistono ormai in quasi tutti i comuni (per esempio a Castiglione del Lago, a Sarteano…). Ci sono quasi due anni da qui alle prossime elezioni comunali e questo, a nostro avviso è un nodo da sciogliere, una questione da affrontare e risolvere e dovrebbe trovare posto nei programmi elettorali. Anche se, dato che non si tratta di soluzioni dai costi esorbitanti, noi siamo del parere che andrebbe affrontata e risolta anche prima delle elezioni.
m.l.










come abitante della zona in questione ritengo che la situazione sia fuori controllo, l’inquinamento acustico e dell’aria è ben evidente, traffico sostenuto di auto e motocicli anche a forte velocità modificati irregolarmente con controlli da parte dei vigili urbani inesistenti. La salubrità del luogo è importante, ma tranne alcuni articoli su questo periodico, non sembra interessare…
X Alessandro. Ma lo si comprende che è la gente che è tutto questo ? Reputata codizione normale ma normale non è e che si fa incantare dalle parole ed osserva e qualche volta si indigna solo di fronte ai fatti compiuti. E questa gente quando va a scegliere da chi farsi rappresentare secondo te sceglie bene o sceglie male ? Ma è inutile appigliarsi a tutto questo perchè tutta la gente sà che è così’ ed una volta entrata in cabina e fatto il segno di croce sulla scheda se ne esce e ci rivediamo a caro babbo. Non si sente mai durante l’anno, non partecipa, guarda, rimugina ma non fa nulla perchè le cose cambino.Perchè invece di fronte a tutte queste cose e questi fatti che succedono non viene indetta una bella manifestazione di protesta in modo da far vedere a tutti e dare un segno alle autorità che tutto quanto succede non va bene ? Non si raggiunge nulla con una manifestazione ? Se ne fa un altra ed un altra ancora perchè signori miei se non si portano le autorità davanti ai fatti compiuti non succede nulla ed il degrado avanza come in effetti sta avanzando. Perchè dalle colonne di questo giornale-io scrivo solo su questo- non si indice una manifestazione come fu indetto il flash mob per la stazione ferroviaria ? Questi stanno zitti e non si alza nessun vento, lo volete capire oppure no che tale segno è che non interessa a nessuno e se i cittadini non corrono ai ripari a Chiusi governa il degrado ? E’ stato stoppato il carbonizzatore, adesso probabilmente risaremo alle solite solfe e stavolta la gente è difficile che scenda in piazza per scongiurare la stessa natura di iniziativa. Chiusi ridotto ad un immondezzaio e dimenticato da Dio e dagli uomini ? E la gente a parlare della Juventus, dei Ruzzi e del Rock, incantata dagli imbonitori mediatici ed il segnale di rassicurazione e di conferma migliore di questo, all’establishment non lo si può dare. E allora di cosa si parla, del fattarello della sbandata di una macchina magari che andava a velocità eccessiva ? E’ tutto calcolato signori miei tale meccanismo e và bene così e se si alza la testa c’è sempre pronto qualcuno che per interessi propri tende a mitigare e ad accettare le discrasie.Nel consiglio comunale una parte dell’opposizione mi dite cosa ha fatto di incisivo nel suo percorso per opporsi a tutto questo ? Io non l’ho visto ma ad una certa età è anche probabile anche che molti decimi di vista si siano perduti o che si soffra di strabismo. E allora a cosa serve quella politica chiamata ”di mezzo” che attende fiduciosa che il corpo del proprio nemico passi davanti alla sponda del fiume per poi organizzarsi e gettare a mare quei pochi elementi che dentro al PD sono legati ai valori di una politica più veritiera e più giusta ? Questo si stà compiendo a Chiusi e guidato da quelle menti che decisero nel passato chi dovesse fare politica e state certi che pur non seminando nulla hanno deciso per una strategia di attesa che le pere raggiungano la maturazione e che cadano dall’albero.Dopodichè le raccoglieranno e sotto diverse bandiere,che vanno dal bianco, al rosè ed anche al rosso possono fare e disfare tutto perchè il daltonismo dei sudditi è ormai patologia affermata.
Infatti…alcuni anni fa ricordo che per la situazione creatasi con Acea alcuni comitati sollevarono la popolazione, quindi lenzuola fuori dalle finestre e gesti vari di disappunto. Oggi la situazione, pur non avendo la centrale Acea è comunque di un forte inquinamento, l’aria è sempre corrotta da vari odori (Ludovichi, traffico…) ma “stranamente” va bene così…e allora lasciamo che degeneri ulteriormente poi forse ci preoccuperemo!
Sulla questione di tir in entrata e uscita dalla Lodovicbi, per esempio, sono state fatte petizioni e assemblee pubbliche, oltre che svariati articoli su questo giornale. Sono state anche segnalate possibili soluzioni alternative, il Comune ha fatto sopralluoghi e incontri con tecnici e impresa, ma il problema è ancora tutto lì, nessuna soluzione è stata trovata. È vero che un po’ più di partecipazione da parte della gente non guasterebbe e potrebbe stimolare, ma per risolvere problemi di questo genere serve soprattutto una cosa: un po’ di coraggio e di determinazione da parte di chi governa. Traduco: se si ritiene che sia utile togliere il traffico da una determinata strada, si toglie, anche se tre commercianti non sono d’accordo e tengono il broncio. Anche se rischi di perdere qualche voto alle prime elezioni. Ne conquisterai altri e di più a quelle successive.
Concordo e torno a dire che i comitati attivi alcuni anni fa sono spariti generando secondo me alcuni dubbi sulle loro reali intenzioni di salvaguardia ambientale.
Quei comitati ebbero certamente un ruolo importante nello “smascherare” un progetto pieno di falle, che però, proprio perché pieno di falle, sarebbe stato bocciato lo stesso dagli enti competenti (33 pareri negativi), tant’è che la ditta proponente lo ritirò per non incorrere nella bocciatura. E di certo il fatto che si fosse alla vigilia di elezioni comunali (era l’inizio del 2020 e avremmo votato nel 2021) non fu un fattore ininfluente, come poi dimostrato dalla coalizione che si presentò alle elezioni fra Pd e le forze che fino ad allora erano all’opposizione (Possiamo e M5S). Che poi quella coalizione sia durata pochissimo è un altro discorso. Ma era prevedibile (e previsto) dato il “collante” che la teneva insieme. Detto queso credo che quella vicenda qualcosa abbia insegnato. Così come sono convinto che evitare contrapposizioni e “conflitti” cercando di annacquare tutto o non facendo niente tirando a campare non sia la strada giusta.
X Alesandro. No, non sono spariti,le persone si sono ritrovate anche con forze politiche che stanno all’opposizione, quella un po’ più vera, perchè c’è anche quella finta.E si sono ritrovate sul fatto della Stazione e della valorizzazione di Chiusi e della sua centralità, che hanno promosso iniziative per fare il possibile anche per dare il segno che non sia finita qui. E per Chiusi non è poco ed occorrerebbe una adesione maggiore della gente.”Uomo avvisato è mezzo salvato….”
Questo è il testo di un’interpellanza presentata dal nostro gruppo a Marzo
INTERPELLANZA PROBLEMI VIABILITÀ MAR NERO
Considerato che la zona del Mar Nero a ChIusi Scalo, in particolare le Vie Manzoni e Cassia Aurelia, sono interessate da un elevato flusso giornaliero di traffico di mezzi pesanti
Considerato che si tratta di un problema annoso che comporta disagi notevoli ai residenti, sotto vari aspetti: inquinamento atmosferico e acustico, difficoltà nel traffico stradale e nelle condizioni del manto stradale
Anche nell’ambito delle rilevazioni effettuate per il piano del traffico la problematica è emersa in modo chiaro attraverso preoccupazioni espresse dai cittadini
Consapevoli che la questione è molto seria e sentita dai cittadini, che una soluzione, che possa dare una risposta soddisfacente alle giuste esigenze dei cittadini e dell’impresa che opera nella zona citata, richieda un impegno da un punto di vista logistico complicato, che comporti sforzi importanti a tutti i soggetti interessati
Chiediamo al Sindaco e alla Giunta quali azioni siano state intraprese o verranno messe in atto per dare soluzione alle problematiche esposte;
In particolare se è stata valutata, insieme alla ditta Lodovichi e alla dirigenza di R.F.I. la possibilità di utilizzare il binario per utilizzare il trasporto ferroviario