GRAVE INCIDENTE SULLA A1: 3 MORTI E 18 FERITI TRA AREZZO E VALDARNO. TRAFFICO IN TILT
AREZZO – Tre morti e 18 feriti, questo il bilancio tragico di un incidente stradale avvenuto questa mattina sull’Autostrada del Sole tra Arezzo e Valdarno. Un camion è sbandato ed ha saltato la carreggiata finendo contro un’ambulanza, tre auto e un caravan. Tra i 18 i feriti, uno è stato trasportato in ospedale in codice rosso, 4 in codice giallo.
Sul posto sono intervenuti i due elisoccorso Pegaso 1 e Pegaso 2, mezzi di supporto da Firenze, oltre all’automedica di Arezzo, vigili del fuoco e forze dell’ordine. Attivato il protocollo maxiemergenza.
L’Autostrada del Sole è rimasta bloccata in entrambe le carreggiate tra Valdarno e Arezzo. Le tre vittime erano tutte a bordo dell’ambulanza distrutta dall’impatto con il camion: si tratta di due volontari che viaggiavano sul mezzo della Misericordia e del paziente che stavano accompagnando. I due volontari, di Terranuova Bracciolini e Loro Ciuffenna sono un uomo di 56 anni e una ragazza di 23. Per entrambi si può parlare di morte sul lavoro. Sfortunatissimo anche il paziente trasportato che ha perso la vita prima di arrivare a destinazione.
L’incidente ha provocato gravi disagi al traffico: l’autostrada è stata chiusa in entrambe le direzioni. Alle 12:45 si registravano 5 km di coda verso Firenze e 6 km verso Roma. Sono state istituite uscite obbligatorie e indicati percorsi alternativi attraverso la strada statale Siena-Bettolle-Perugia e la Siena-Firenze. Possibile rientrare in A1 al casello Valdichiana in direzione sud verso Chiusi, Fabro, Roma…
Nella foto (Corriere dell’Umbria): immagini dei soccorsi dopo l’incidente










Oltre all’ inevitabile cordoglio per le vittime, occorre soffermarsi sulle cause della sciagura, in particolare cosa ha portato il conducente del tir a saltare la corsia. Il sospetto che si tratti di un colpo di sonno dovuto a orari impossibili è assai concreto. Occorrono controlli più stringenti in tal senso, basati su tecnologie più avanzate, sicure e difficili da eludere. Stesso discorso per i furgoni dei corrieri, che si vedono sfrecciare come pazzi pressati da un irragionevole numero di consegne. Ora so già che se ne esce Carlo dicendo che la colpa è dell’ attuale modello economico contraddistinto dalla rincorsa sfrenata del profitto, il che costituisce la bomba, ma l’ innesco è costituito dalla facilità con cui si possono disattendere le più elementari misure di sicurezza.
X Giangiacomo Rossi. E certo che esordisco dicendo che è il sistema economico che procuri certe conseguenze e cosa altro vuole che sia,oltre all’imperizia di coloro ai quali si richiede sempre maggiore produttività nel loro lavoro ? Non dipende frse questo da un sistema economico e dalle sue relazioni impattanti sui comportamenti umani ? Poi di certo esiste anche il modo di cercare di evitare i controlli, costosi e che richiedono sempre la medesima domanda: non è forse questo l’adeguamento umano alle condizioni che gli uomini trovano dentro il sistema del mercato che ti impone di adeguarti pena la non sopravvivenza ? E’ tutta una corsa e siccome i controlli di sicurezza hanno un costo ed il profitto sia aziendale chè quello individuale dei padroncini che percorrono le strade ed autostrade ad alta velocità e fuori dalle regole si batte alla fine con il rimanere nel mercato oppure ad esserne fuori, scatta la legge della jungla, senza rispetto delle regole e non pensando che si vada anche contro la vita degli altri. ma ci rendiamo conto allora che tutti i comportamenti umani all’interno del sistema sono basati sul ”mors tua vita mea ? E le conseguenze si ripercuotono su noi stessi chè sugli altri.E c’è poco da dire, anche questa situazione è la condizione che segna il marciume del sistema, dove alla fine la vita vale meno del denaro che si possa guadagnare. Allora tutto questo è POLITICO oppure no, od è solo una reazione dei comportamenti umani che mette l’uomo contro l’uomo spingendolo parossisticamente a produrre oggi più di ieri e meno di domani ? Ma queste cose perchè la gente normale non se le domanda ed invece le sorvola pensando e dicendo che non si possa limitare e regolare il volere di un individuo che cerca di realizzare il massimo profitto producendo comportamenti la maggior parte delle volte illegali ?Poi quando le cose sono successe ed i fatti accaduti si piange sul latte versato. Il rispetto delle regole spesso viene sentito ed avvisato come una mancanza di libertà individuale che viene tolta all’individuo.Una volta si definiva con un termine quella condizione dove inevitabilmente il sistema scivolava, produceva contrasti , sottocultura e disinformazione relativa e si chiamava propria di un sistema vigente nel mondo con una parola: anarchia della produzione! Ebbene , forse a parecchi potrà apparire strano il collegamento fra il caso citato dal Post ed il significato di tale espressione,ma quamdo si infrangono e si assottigliano le regole del vivere sociale che cos’è questa se non la conseguenza dell’anarchia della produzione, per la quale un sistema produce innanzitutto valori che contrastano la vita sociale ed i comportamenti al punto che non se ne tiene conto perchè se si dovessero rispettare le regole produttive, e quindi anche quelle di un corretto comportamento sociale fra classi produttive, chi produce camperebbe un nanosecondo nella bolgia del mercato.Premesso questo che viene apprezzato dai comportamenti dei più ma di certo non cercato di essere realizzato perchè tutta l’organizzazione sistemica diversamente scomparirebbe, ebbene io dico che quasi sempre la perversità porta alla fine se non viene corretta.Ed allora guardiamo chi sono coloro che ne vorrebbero fare a meno di tali correzioni e tiriamo le somme del loro operato e verso quali situazioni e condizioni della vita spingano chi parla di insopportabili paletti.
E invece pare che l’ autista stesse smanettando sul telefono…altra piaga dei tempi attuali. Al punto che in Corea del Sud, patria di tali dispositivi, da tempo hanno realizzato lungo le strade la segnaletica orizzontale per pedoni, i quali camminano sempre a capo basso per tenere gli occhi sullo schermo. Qui lei sicuramente interverrà sostenendo che tale stato di cose è non solo tollerato dal sistema, ma addirittura incoraggiato, in quanto tutto ciò che rincretinisce e lobotomizza gli individui è utile per distoglierli da tutte le storture e disfunzioni della società.