GAZA: A CITTA’ DELLA PIEVE, 30 DOMENICHE DI FLASH MOB E LE OPPOSIZIONI CHIEDONO DI ESPORRE LA BANDIERA PALESTINESE IN COMUNE
CITTA’ DELLA PIEVE – Da quasi 8 mesi, più di 30 settimane, ogni domenica a Città della Pieve si tiene un sit-in silenzioso, in piazza, per tenere alta l’attenzione sulla tragedia di Gaza e sul genocidio perpetrato con lucida e programmata determinazione dall’esercito israeliano. Un “silenzio attivo” che fa da contrappeso al silenzio ambiguo del Governo e anche della maggio parte delle forze politiche, complici di fatto del massacro. Anche perché gli israeliani sparano ai civili palestinesi e bombardano con armi e bombe fornite in gran parte dai Paesi Occidentali, Italia compresa.
Nei giorni scorsi i gruppi consiliari di opposizione Insieme per Città della Pieve e Cambiamo, hanno formalmente presentato al Sindaco e alla Giunta Comunale una richiesta affinché venga esposta la bandiera della Palestina dal balcome del Palazzo Comunale. Così come hanno fatto altri Comuni, anche limitrofi.
“In un tempo segnato da profonde sofferenze e da un conflitto che continua a mietere vittime innocenti – tra cui donne, bambini e civili inermi – riteniamo sia dovere morale e istituzionale delle comunità democratiche esprimere un chiar segno di vicinanza, rispetto e solidarietà verso il popolo palestinese.
Esporre la bandiera palestinese non significa prendere parte a schieramenti politici, ma ribadire con forza i valori universali della pace, della giustizia e della dignità umana. È un gesto simbolico che intende dare voce a chi non ce l’ha più, e che invoca il diritto alla vita, alla libertà, alla speranza.
Città della Pieve, con questo semplice ma potente atto, può diventare testimone attiva di un impegno civile e umano, condividendo il dolore di un popolo colpito da quella che molte organizzazioni umanitarie e osservatori internazionali denunciano come una crisi di proporzioni drammatiche.
Con profondo senso di responsabilità e nel rispetto della sensibilità collettiva, ci appelliamo all’Amministrazione affinché accolga questa istanza, dando così un segnale concreto di umanità e attenzione verso chi oggi soffre ingiustamente”.
Questo si legge nella mozione presentata dale opposizioni e firmata dai 4 consiglieri Marco Cannoni, Raffaele Parbono, Nicoletta Conciareli e Lucia Fatichenti.
Docevamo che già altri comuni hanno esposto la bandiera palestinese. Nei giorni scorsi il Comune di Chiusi, per esempio, ne ha esposta, proprio sul balcone centrale, una più grande di quella, piccola che sventolava da tempo da una finestra laterale del municipio. Il 18 agosto prossimo a Chianciano si terrà una fiaccolata per Gaza, cui parteciperanno TUTTI i comuni della Valdichiana senese con i loro gonfaloni.
E martedì scorso a Cetona e giovedì a Chiusi Scalo, in occasione dello spettacolo “La Bomba”, che racconta gli anni di piombo, partendo proprio da un attentato fascista del ’74 a Moiano, in entrambi i casi evento patrocinato dai due comuni, narratore e musicisti si sono esibiti con accanto una sedia vuota con una kefiah palestinese, cioè con il simbolo della palestina come un convitato di pietra, o meglio come quarto attore silenzioso, ma presente.
Lo spettacolo andrà in scena domani, domenica 10 agosto ale ore 18,00 nel cortile di Palazzo della Corgna. Ancora con ill patrocinio del Comune e anche della Pro Loco. E quella sedia ci sarà ancora.
Il silenzio, a volte fa più rumore delle parole. Una bandiera che sventola nel palazzo più importante e più significativo di una città, anche. Ci auguriamo che il sindaco Risini, non insensibile, per storia personale a certe questioni, accolga la richiesta delle minoranze. Per quello che conta noi lo invitiamo a farlo.









