CHIANCIANO, LUNEDI’ 18 FIACCOLATA PER LA PALESTINA. PARTECIPERANNO TUTTI E 10 I COMUNI DELLA VALDICHIANA
CHIANCIANO TERME – Lunedì prossimo, 18 agosto, dalle ore 21,00 a Chianciano Terme si terrà una fiaccolata per la Palestina. Più precisamente per solidarietà con i palestinesi affamati e massacrati a Gaza e in Cisgiordania e per chiedere al Governo di non vendere armi ad Israele e di impegnarsi per la pace.
L’iniziativa è promossa dal Comune di Chianciano con l’adesione di TUTTI e 10 i comuni della Valdichiana Senese, zona che è Capirtale Torcana della cultura 2025. L’appuntamento è alle 21,00 in piazza Matteotti, nel centro storico della cittadina termale.
Nei giorni scorsi gli stessi comuni hanno esposto, tutti, la bandiera palestinese. Qualcuno lo aveva già fatto in precedenza (Chiusi per esempio). Adesso si sono aggiunti molti altri dell’intera provincia di Siena. Non il capoluogo,a guida centro destra. Bandiera che è stata esposta o sventolata anche in varie maniestazioni culturali. Lo hanno fatto gli attori er lo staff del teatro Pover di Monticchiello, alla fine dell’ultima replica de “La casa silente” il 14 agosto, lo abbiamo fatto, noi di primapagina nelle tre repliche ravvicinate del reading “La Bomba” a Cetona, Chiusi Scalo e Città della Pieve il 5, 7 e 10 agosto; lo hanno fatto, ancora a Città della Pieve i cittadini che da 34 settimane ogni domenica si ritrovano in piazza per dire NO al genocidio. Lo ha fatto stamattina un gruppo di persone davanti al Duomo di Orvieto.
Alla fiaccolata del 18 agosto a Chianciano è prevista la partecipazione non solo delle rappresentanze istituzionali dei 10 comuni, con i gonfaloni, ma anche quella di numerose associazioni laiche e cattoliche del territorio. Primapagina sarà presente. Invitiamo i nostri lettori a partecipare. Non è più tempo di rimanere in silenzio. Se la politica si mostra titubante e anche ambigua (si accolgono i bambini feriti di Gaza, negli ospedali italiani faendo finta di non sapere che le armi e le bombe che li hanno feriti e hanno massacrato le loro famiglie gliele abbiamo vendute anche noi all’esercito di Netanyahu), la gente comune può alzare la voce, può sollecitare la politica stessa ad assumere posizioni più chiare, più nette, più conseguenti. Per esempio: perché la Russia è stata sottoposta a sanzioni per l’aggressione all’Ucraina e Israele no? Perché gli atleti russi sono stati esclusi dalle competizioni internazinali e quelli di Israele no? La partita di calcio Italia-Israele prevista ad ottobre a Udine si giocherà? E’ giusto che venga giocata?
Putin è considerato un criminale perché ha fatto uccidere Navalny, Ana Politkowskaya e altri giornalisti di opposizione, Netanyahu quanti ne ha fatti ammazzare a Gaza? Lui non è un criminale? Abbiamo sentito politici italiani e giornalisti del mainstream nazionale dire che il reporter palestinese di Al Jazeera ucciso qualche giorno fa era in “odore di rapporti con Hamas”, e gli altri 5 giornalisti ed operatori che erano con lui, uccisi anche loro dall’esercito israeliano, cos’erano? Nel loro caso nessuno ha parlato di contiguità con Hamas… Erano contigui solo al reporter di Al Jazeera. E Al Jazeera che è una delle testate più seguite al mondo è una testata terrorista?
Il calciatore che tutti chiamavano “il Pelè palestinese” ammazzato mentre cercava di avere del cibo vicino ad un camion di aiuti, era un terrorista?
I 12 mila bambini uccisi, i cui nomi sono stati letti in una maratona lunga ore e ore, dal cardinale Zuppi e da altri presenti a Marzabotto, erano tutti terroristi o potenziali terroristi?
E per questo che non si può restare in silenzio e in disparte. Ci vediamo a Chianciano lunedì sera.
m.l.










Una risposta ” tagliata con l’accetta” agli interrogativi che ti poni nel Post potre essere sarcasticamente: …” è la libertà bellezza.!…”,. come alla fine sentiamo uscire in parecchie discussioni su tali atteggiamenti. Forse aveva ragione chi disse: ” noi crediamo di essere liberi ma non siamo ma stati schiavi come adesso ”. Ma la risposta degli ” schiavi” purtroppo è fiebile in questi tempi.Anni fa non sarebbe stato così ed allora si dovrebbe pensare a chi consapevolmente ha gettato una mano di bianco su tutta la società, accettando ciò che era stato decantato come progresso ed implementazione della condizione umana verso un futuro migliore. E allora questo dovrebbe spingere a pensare quegli apologeti degli irrinunciabili meccanismi del sistema unico.Ma è difficile farli pensare poichè se pensassero come si deve ,sarebbe ridotto il loro status sociale ed il loro privilegio che indiscutibilmente esiste. Ecco perchè qualcuno disse. ”è difficile far capire qualcosa ad una persona il cui stipendio dipende dalla capacità di non capirla.! ” Se non ci si vede il collegamento fra il significato di tale frase e tutto il resto predetto è un affare che riguarda tali individui che fra l’altro sono più come numero di coloro i quali possiamo immaginare.
Credo comunque che il tema del quale solleciti risposta sia strettamente collegato alla reattività che manca nella scena internazionale e nelle forze in campo che dicono di essere dalla parte dei tartassati.Sono solo parole che quasi mai – ormai da molto – si tramutano in fatti ed in atteggiamenti che possano pesare al fine di ridurre la compressione della stragrande maggioranza dei non abbienti..Una bella ” botta” a tutto questo fronte se si andasse alle origini- e nota che non voglio introdurre un discorso ideologico adesso col dire che probabilmente era ”era meglio prima” ! forse lo era meglio prima quando comunque con tutte le contraddizioni possibili ed immaginabili su temi delle libertà individuale e collettive, su temi della politica internazionale ”su chi difendesse chi” esisteva un punto di riferimento storico ed IDEOLOGICO, che faceva ragionare gli individui e farli partecipare sia alle lotte sia alle speranze soprattutto per il terzo mondo per uscire dal sottosviluppo al quale l’occidente l’aveva condannato da secoli e per quanto la storia aveva prodotto tale baluardo si chiamava col nome di Unione Sovietica.Molti hano gioito del suo crollo, forse la maggioranza in occidente,ma adesso si sono ripresentate condizioni peggiori dei momenti che la nostra fascia generazionale ha vissuto nell’ultimo mezzo secolo e siccome c’è un detto che ”al peggio non c’è mai fondo” non si sà oggi dove si vada a parare.Di certo, anche se si parla di apocalisse atomica come se ne parlava nella guerra fredda, adesso il fronte vede senza alcun ombra di dubbio contrapposti una ridotta quantità di potenti ed arroganti in chiave moderna che si presentano sotto la maschera della ”libertà” e dall’altro campo contrapposto una pletora di greggi smarriti senza riferimenti nè culturali, nè politici nè teorici e programmatici. Ed allora è inevitabile la considerazione che sono stati abbeverati e pasciuti ad una tavola con cibo artefatto, avariato del quale non hanno avuto possibilità di scelta sul magiarlo per sopravvivere.E mentre l’economia gira la sua ruota semprepiù a favore dei ricchi e della loro accumulazione multinazionale, il mondo si trasforma creando una gabbia per i più disastrati.E purtroppo sono questi che si rivoltano contro chi li avrebbe dovuti guidare per affrancarli dal bisogno.Questi maestri dei poveri che consapevolmente hanno scelto senza colpo ferire tale posizione sono ancora fra noi e producono eticamente le loro discrasie nella politica perchè sono penetrati dentro di loro i nemici del progresso che conoscono bene come ragionano le menti di chi ha bisogno.Ricordo il discorso di Renzi la sera del suo comizio in Piazza della Signoria a Firenze in occasione della sue alezione asegretario del PD quando disse ”la sinistra che non si aggiorna è destra”- sante parole queste- ma antitetiche a ciò che lui ha sempre pensato quale dovesse essere tale ”aggiornamento” e di certo erano le istanze di chi doveva essere programmato per percorrere la strada che all’interno della già sedicente sinistra avrebbe svoltato ancora più a destra, per poi fare come fece Craxi quando fu chiamato dalla DC ad amministrare il CAF (Craxi-Andreotti-Forlani ) che riusci ad imporre il taglio della scala mobile presentandolo come un avanzameno verso la modernità. Le cose in politica – quelle fondamentali – non sono mai complesse ma se si guarda alla loro essenza se ne ricaverà una constatazione semplice che riporta tutti alla ripartizione della ricchezza.Non vanno più di moda certe allusioni e considerazioni ? Allora la soluzione è semplice: quella di continuare a subire senza pensare di cambiare le fondamentalità della teoria sociale e politica,perchè oggi come oggi esiste solo una di tale fondamentalità ed è quella che vediamo intorno a noi che ci ha plasmato e ridotti subalterni, sempre più poveri e sempre con meno dignità.
La fiaccolata di questa sera a Chianciano sarà chiusa da un inervento del card. Augusto Paolo Lojudice, verscovo di Siena, Montepulciano, Chiusi e Pienza, che di recente ha preso ua posizione molto netta e durissima nei confronti di Israele per ciò che sta succedendo a Gaza e in Cisgiordania. Anche nel 2003 una marcia della pace che si tenne a Chiusi, per fermare la guerra in Iraq, si concluse con un intervento dell’allora Vescovo Mons. Rodolfo Cetoloni