SENSAZIONALE SITO ETRUSCO-ROMANO SCOPERTO A CASTIGLIONE DEL LAGO: OSCURERA’ I BRONZI DI SAN CASCIANO?
CASTIGLIONE DEL LAGO – Dopo i bronzi del Bagno Grande a San Casciano Bagni, che adesso sono in mostra temporanea a Berlino, si profila un’altra scoperta archeologica sensazionale nel territorio dell’antica lucumonia di Chiusi.
Anche questa a a che fare con l’acqua. E anche questa, come il Santuario Ritrovato di San Casciano non è una tomba o una necropoli, ma un sito legato alla vita quotidiana, dei vivi e anon ai morti, in un arco di tempo piuttosto lungo, dal VII a.C. al I secolo d.C. Ancora una volta l’epoca di passaggio tra la civiltà etrusca e quella romana.
Ma dove? A Castiglione del Lago. Proprio sul “Poggio” della cittadina lacustre, appena fuori dall’attuale centro storico, sui gradoni che scendono verso la riva del Trasimeno, lato “Darsena” per intenderci. Precisamente sulla parte più in alto.
Per tipologia e soprattutto per dimensioni, il sito non solo può riscrivere la storia fin qui conosciuta di Castiglione e dell’Agrum chiusino. Ma può anche fare fare ombra al sensazionale ritrovamento sancascianese.
A riportare alla luce un grande sito stratificato è stata una lunga campagna di scavi condotta sotto l’egida del Ministero della Cultura e della Soprintendenza Archeologica dell’Umbria, da una trentina di studenti-archeologi di una Università americana, la DePaw University di Greencastle nell’Indiana, dall’associazione Archeo Trasimeno e dall’Associazione Acqua, in collaborazione anche con il Comune di Castiglione del Lago.
Cosa è emerso di preciso? Intanto una strada lastricata, in selciato, larga 3 metri emesso che sale verso nord est, a lato della strada un muro di epoca etrusca largo 80 cm e lungo circa 4 metri… Dietro tale muro, una serie (molte decine) di frammenti in ceramica nera e grigia risalenti al VI e V secolo a.C. L’epoca di Porsenna per capirci.
Tra questi reperti uno porta incisa la lettera alpha della linga etrusca. Tutto ciò consente di dare per certa la presenza di insediamenti civili etruschi sul Poggio castiglionese, cosa fino ad ora solo ipotizzata. Questo nel terrazzamento più in alto.
Sotto, nel terrazzamento di mezzo, è stato riportato alla luce un grande complesso monumentale sicuramente romano con un muro di contenimento spesso due metri, circolare, con nicchie, tubazioni in piombo, fontane, stanze con vasche riscaldate a pavimento, pareti rivestite in marmo…
Probabilmente si tratta di un complesso per la gestione e l’utilizzo dell’acqua risalente, pare, all’epoca imperiale, per la precisione all’epoca dell’imperatore Traiano, intorno a 100 dopo Cristo. Un luogo insomma abitato e vissuto per più di 700 anni, prima dagli Etruschi, poi dai Romani. E sicuramente l’insediamento riemerso dai gradoni del Poggio, era/è più ampio di quanto è stato finora riportato alla luce e può riservare sorprese ancora più eclatanti.
La campagna di scavo appena conclusa è la terza, ma ce ne sarano altre. Perché il ritrovamento sta suscitando esntusiami sia fra ricercatori e studiosi, sia nelle istituzioni locali e tra la popolazione.
Castiglione del Lago si trova praticamente a metà strada tra due centri etruschi di primaria importanza: Chiusi che faceva parte della Dodecapoli e Cortona che vi entrò a far parte successivamente. Quindi è normale, data anche la posizione strategica dal punto di vista militare sul lago Trasimeno, ma anche apprezzabile come luogo di relax per le famiglie più ricche ed agiate, che vi si trovassero insediamenti imponenti per dimensioni e qualità. Sia Chiusi che Cortona ebbero rilevanza anche in epoca romana.
Il sito stratificato sul Poggio non è dunque un “fulmine a ciel sereno”, sia per quanto riguarda gli etruschi che i romani. Che nel territorio castiglionese potessero esserci tracce di insediamenti antichi era cosa nota, già alcune tombe sono state scoperte negli anni passati nella zona tra Castiglione e Chiusi, nei pressi di Villastrada, sulle colline che dividono il lago Trasimeno dal Chiaro chiusino. Da alcune indiscrezioni raccolte sembra che fra i reperti rinvenuti nel recente scavo ci siano alcuni con iscrizioni che richiamano nomi di antiche famiglie aristocratiche presenti in alcune tombe delle necropoli di Chiusi.
Non sappiamo se il demoniaco Lars, che ultimamente si è messo a proteggere moderni cantori della scena underground, non disdegnando affatto di essere disturbato nel suo sonno da chitarre stridenti e percussioni ossesive, sarà contento e sorriderà dall’aldilà per questi ritrovamenti che chiamano in causa i suoi contemporanei. Probabilmente sì, perché proprio nel nome del chiusino Lars, il raduno rock della città di Porsenna ha sempre un’anteprima nella Rocca di Castiglione del Lago, sullo stesso poggio, a pochi metri dallo scavo. Quando si dice le coincidenze…
m.l.
Nella foto (Corriere dell’Umbria): una immagine dello scavo sul Poggio castiglionese










Etruschi che avevano la casa al lago!
Sensazionale ! A CHIUSI c’è un sito archeologico in piena centro storico,che è abbandonato da anni ,IN mezzo al degrado e alla sporcizia !
….poi si vogliono i bronzi di San Casciano a Chiusi !
Sarebbe sensazionale valorizzare i nostri reperti , NON abbandonarli!
San Casciano, ha dietro un professionista , non un chiappa topi !
Niccolò ti dò ragione, ma siccome pur essendo materia del Ministero dei Beni Culturali e non del Comune, lo stesso Comune dovrebbe studiare qualcosa per far intervenire il Ministero affinchè non vengano lasciat9i cantieri allo scoperto e/o a lavori a metà, perchè i lavori lasciati a metà segnano anche il degrado del paese, o no ? Invece tutto tace e questo serve spesso per ripararsi dalle responsabilità che poi alla fine sono ”politiche” e mostrano l’indigenza della stessa politica, ma non solo di Chiusi ma anche della nazione Italia e siccome c’è chi giustamente dice che l’Italia di cultura potrebbe campare data la quantità di reperti che possiede nel proprio territorio, fra ”il braccino corto”del Ministero e l’indigenza delle periferie in politica tutto se ne va a ramengo ed a detrimento. E allora non è uno slogan quello ripetuto 100 volte che l’italia avrebbe nel proprio territorio un concentrato grandissimo di beni cuilturali ma il cemento che li tengono insieme tali beni culturali sia l’ignoranza soprattutto ”politica” di chi l’amministra. Quando in varie nazioni d’Europa oppure negli Stati Uniti accanto ad un vaso ritrovato ci fanno un Museo le differenze sui risultati poi si vedono.Qui invece tutto il contrario i soldi servono per far bere birra e panini in tre giorni ad una quantità di gente nella cui anima la birra ed i panini ed anche la musica lascia poco o nulla.” Il degrado ” è questo al di là della possibilità di erigere un museo od una mostra attorno ai reperti archeologici. E’ proprio vera la dizione ” panem et circences” e non per nulla i latini ormai la storia sapevano come funzionava per tener sotto controllo le plebi e non scherzavano.Con tutte le caratteristiche della modernità di oggi il significato è lo stesso.
a Chiusi se c’è una cosa che non manca sono i musei. Ce ne sono 3… Uno addirittura nazionale sotto la gestione del Ministero.Uno è della Chiesa e uno del Comune. Il propblema della manutenzione, valorizzazione e fruizione dei vari siti sparsi per il territorio, alcuni lasciati in abbandono dopo inaugurazioni in pompa magna (vedi la Domus romana in via dei Longobardi), è un nodo cruciale e lo stato delle cose è, diciamolo pure, uno scandalo. Ma questo non dipende assolutamente dal fatto che a Chiusi si fanno eventi di richiamo a base di musica e birra. Anzi certi eventi, vedi il Lars Rock Fest, cui forse velatamente ti riferisci, contribuiscono più di altre manifestazioni a far conoscere e a valorizzare i siti archeologici e i luoghi della cultura con concerti e matinée fatti apposta, visite guidate e promozione. Sabato 5 luglio per esempio, in occasione del concerto di Joseph Arthur all’Orto Vescovile, molti dei presenti hanno visitato il Labirinto, la Cattedrale e pure il Museo Archeologico Nazionale, usufruendo anche dell’ingresso gratis (prima domenica di ogni mese). So bene che su certe questioni, come l’apertura delle Tombe etrusche, il Comune può fare poco, ma resto convinto che potrebbe protestare con più veemenza, magari coinvolgendo anche i cittadini. Su questo giornale ipotizzammo di denunciare il Miniistero per interruzione di pubblico servizio. In altri tempi qualcuno si sarebbe incatenato al cancello della tomba della Scimmia, per arrivare ad una soluzione… Sono passati 5 anni e nessuna soluzione è stata trovata, le chiusero al pubblico ai tempi e con la scusa del covid, era il 2020.
Direttore, ma cosa vuoi che importi ad un giovane che viene per il Lars Rock,delle tombe etruschi! Viene,ascolta ” musica ” si ubriaca con la birra e si toglie da tre passi ! Suvvia,lo sai anche tu che è così!
Ben venga il Lars Rock ma non è per far conoscere Chiusi e i siti archeologici ! Quante persone hanno partecipato al Lars ? Ecco io vorrei sapere di quanto hanno incrementato le visite ai vari musei in quei giorni . Quanti hanno pernottato nei vari alberghi,quanti ristoranti si sono riempiti da quegli utenti ! É stata fatta una statistica ?
BASTA con la politica del ” tutto fa ” COME diceva quello che faceva la pipì in mare !
credo tu abbia una visione errata delle cose. Dei giovani, anche. Forse semplicemnete perché non hai seguito il festival e le sue iniziative collaterali… Hanno fatto concerti anche alla tomba della Quadriga infernale a Sarteano, al Bagno Grande di San Casciano, nell’orto vescovile di Chiusi, a Pienza, nella rocca (privata) di Cetona… Molti hanno visitato volentieri i luoghi “culto” e pure i musei Sabato scorso TUTTI quelli che erano presenti all’orto del vescovo ad ascoltare il folk singer americano hanno fatto il tour nel percorso sottorraneo e un bel numero ha visitato il Museo etrusco, uscendone peraltro molto soddisfatti…
Certo ,Carocarlo, è così come dici tu !
IL PROBLEMA è che, Chiusi, è uno di quei tanti paesi,una delle tante città ad avere musei nazionali !
IL ministero ,se non è stimolato o sollecitato da quei paesi o da quelle città non può certo andare a bussare a quei portoni !
Te l’ ho detto l’ interesse ,purtroppo, viene sollecitato dagli interlocutori che, quei paesi o, quelle città hanno !
San Casciano ha un interlocutore di prim’ ORDINE! Avvezzo a districarsi nei vari ministeri o associazioni ! Noi chi abbiamo ? …Beppe di Bruco che si improvvisa grande intenditore di archeologia e grande conoscitore di persone importanti che possono far di Chiusi il centro del mondo !
SE NON sbaglio,anni fa,furono impiegate ingenti risorse per il festival. Finì tutto con un grande buco!
Possibile non trovare risorse e, una persona,”anche non di partito ” che prenda in mano le pubbliche relazioni e rilanci Chiusi ?
Abbiamo tombe che altri non hanno. Il 90% sono chiuse !
Non perché il museo è nazionale,non va sollecitato,anzi vanno proprio rotte le scatole,al ministero ! L’ IMPORTANTE che a rompere non sia proprio ” Beppe di Bruco ” che non sarà mai preso in considerazione !
Una ventina e più di anni fa girava una battuta sul Ministro Goria (DC )ma che prima di diventare ministro era un illustre sconosciuto,ma sconosciuto a tutti veramente in Italia,figuriamoci all’estero , diventò conosciuto perchè fu ministro, altrimenti nessuno lo avrebbe saputo, la solita cosa di come come si è avvezzi dire da tante parti compresa Chiusi ” una persona perbene” e certamente lo era. Ebbene, non mi ricordo chi fu dei commentatori che descrisse la visita di Goria in qualche luogo od a qualche conferenza ma in sostanza l’articolo diceva così : …fra le ali di folla e giornalisti e fotografi da tutto il mondo sfilò il corteo di macchine blu e ad un tratto una di queste si fermò , lo sportello si aprì’ ma non ne uscì nessuno: era Goria…”. E allora purtroppo i veli pietosi su Chiusi si allargano e non c’è nulla che li possa sostituire.Ma sò benissimo che tutti questi commenti danno e daranno adito alla fine ad una considerazione del lettore medio che segue gli articoli ed i commenti ed è quella già ridetta che esistano nel caso di Chiusi dei ” contestatori a prescindere” e questo è un sinonimo che prende campo, pesa e fa storia nella politica poichè è facile dire parole di contestazione verso ogni iniziativa senza poi far seguire iniziative od altro od anche vere e proprie proposte fattive. Verissimo questo senza dubbio, ma se guardiamo bene e se facessimo un bilancio e ricordassimo a parecchia gente senza memoria accoppiata alla volontà di essere senza memoria le iniziative che sono state fatte da anni ed anni a Chiusi, ebbene si vedrebbe la quantità di soldi che sono stati spesi senza che tutti quegli investimenti abbiano portato ad un fattivo decollo del paese, anzi ,il paese sprofondava ed ancorpiù oggi seguita. Su questo non ci piove e su questo poi si intersecano tutte le problematiche che ci sono state da anni su Centro Carni, Palapania, Rivitalizzazione della Stazione Ferroviaria,Marciapiedi extra urbani che dovevano servire ad unire e rivitalizzare l’integrazione della gente, che univano le due cittadine di Chiusi Scalo e Chiusi Città, i centri naturali commerciali che vediamo bene come sono finiti ed in quale stato di abbandono siano, con i negozi che chiudono e con le saracinesche abbassate con scritto ”affitasi”, la ventennale grande spesa per la messa in funzione dell’acquedotto alle Torri, l’iniziativa sugli Etruschi di circa 30 anni or sono, ma ce ne sarebbero anche altre di cose che farebbero ricordare che dal 1948 ad oggi ( e non scherzo ) la maggior parte degli abitanti pensa, agisce non cambiando nulla nella politica che ha amministrato questo paese che in gran parte è stato anche predato da condizioni dove è stata permessa l’edificazione in una maniera tale da sembrare in certi luoghi un paese dell’entroterra Avellinese e Beneventano e questo soprattutto anche per mancanza di una vera opposizione che si sia fatta sentire,perchè Chiusi su tale piano è sempre stato un paese ”ABULICO”,un paese dove la maggior parte della gente le cose le vede ma preferisce ‘NON APPARIRE” E NON PARLARNE. Allora, oggi mi pongo la domanda e me la pongo in un periodo di estrema decadenza soprattutto politica dovuta anche a cause nazionali che hanno investito la sinistra rendendola subordinata al processo di degrado ed alla dipendenza quindi inevitabile del potere dei soldi senza che avesse la dignità che magari molti che l’hanno votata si aspettavano e che sono stati anch’essi spettatori del degrado generale, senza intervenire e che si può dire- fra i quali anche il sottoscritto pur abitando e lavorando al di fuori per quasi 40 anni – ha creduto e partecipato a certe istanze di carattere generale ricordandosi di come Chiusi era socialmente vitale una volta soprattutto per i negozi ed i servizi che una cittadina al centro di vie di comunicazione aveva (ferrovia, autostrada, strade provinciali e comunali) che erano percorribili facilmente queste ultime senza rischiare di rompere i mezzi meccanici a causa delle buche e dei rattoppi fatti per mancanza di soldi nelle casse della provincia finchè formalmente esisteva come succede attualmente. Ecco, alla fin fine volevo significare che il degrado inizia prima nella politica e nella testa di chi amministra questa, degli uomini che la gente ha inviato a decidere per se stessa ma che poi una volta entrati in cabina elettorale e fatto il segno di croce sul nominativo se ne riparla 6 anni dopo e tutto quanto ne deriva allora è voluto, cercato ed anche meritato. Diventa quasi un battersi il petto una situazione del genere ma un battersi il petto sapendo a prescindere che non cambierà nulla. E per questo penso talvolta anche a quelle forme di opposizione che sono andate in Consiglio partendo da zero come conoscenza politica ma che si sono battute con le forze che hanno avuto e null’altro ma con la caparbietà di almeno far emergere e far vedere ai cittadini di Chiusi le discrasie di questo paese,Una avventura questa durata pochi anni e chiaramente sfibrante per chi l’ha portata avanti perchè spesso ostacolata sia dal numero delle maggioranze sia anche dalla inesperienza che ha sempre buon giuoco sulle istanze degli esordienti. Credo personalmente che si aspettassero anche altri risultati e di essere diversamente comprese anche da buona parte della popolazione. Probabilmente sono stato un visionario su tale tema ed ho simpatizzato da sinistra per loro, in una lista COMPOSITA come del resto è ed è stata nonostante fossi sicuro che non avrebbero in tale clima ed in tale realtà cambiato le cose ma almeno credo che hanno provato con le loro forse esigue a smuovere le acque ed a dare un segno che non è vero e non è detto che debba vincere per forza il degrado e la loro battaglia soprattutto tesa e che viene dall’esperienza dell’associazionismo votato alla salvaguardia del territorio credo che i risultati li abbia dati lasciando il segno nella gente che solo chi china la testa perde.Credo che tale lista abbia avuto ed ha attualmente conservato la speranza e la forza per costiuire nel tempo una crescente visione di una realtà e senza far prevalere volontà espressamente partitiche possa costituire per Chiusi una speranza futura ed invertire il segno d un degrado che dura da tantissimo tempo. Si tratta di avere una coscenza ed una capacità di essere chiari nelle proprie idee, di avere la necessità che le fila di tale lista siano nell’immediato futuro aggreganti di persone che vedono intorno a loro dove possa invece portare quell’abulia che ho prima definito devastante se continuasse a prevalere. Non mi sembra che il panorama locale mostri speranze alternative a tutto ciò che bolle in pentola in questo paese e quindi credo che sia sempre meglio saper giudicare dagli atti e dal valore civico anche senza dimenticare il fatto politico che deve essere sempre affrontato in maniera crtitica e sempre più scevro da vecchie appartenenze ed ideologie anche se ciò che guida sempre la mente dell’uomo è l’idea e senza quella si è ”foglie al vento” specialmente in questi tempi dove prevale l’isolazionismo, l’individualismo ed il dio denaro facendo vincere quel sistema che invece si vorrebbe sconfihggere, perchè è quello che si serve della politica aggredendola ed alla fine frantumarla. Ed è quello che stà succedendo se volgiamo lo sguardo intorno mentre spesso ” sarcastici soloni ” dei quali Chiusi abbonda ci vorrebbero sapientemente per loro riportare a” caro babbo” distorcendo le cose.