CHIUSI: QUALE FUTURO PER L’AREA EX CENTRO CARNI? DOMANI 25 LUGLIO, INCONTRO COMUNE, ACEA, COMITATI
CHIUSI – Domani, venerdì 25 luglio 2025 alle ore 12,00 presso la sala consiliare del Comune di Chiusi si terrà un incontro tra Sindaco, Comitato Aria, rappresentanti di Acea e Commissione Ambiente. L’obiettivo dell’incontro, afferma il Comune, è quello di favorire la conoscenza da parte della Società Acea del contesto locale e avviare un percorso condiviso che individui una futura destinazione per l’area ex Centro Carni. L’orario (ore 12,00) sembra presupporre una cosetta rapida, perché di solito alle 13,oo, massimo alle 13,30 si va a pranzo… Però, fanno sapere dal Comune, quello coi comitati sarà solo uno degli incontri previsti nella giornata: il primo incontro sarà con i sindaci del territorio, poi comitati e commissione ambiente e, nel pomeriggio, Acea incontrerà imprenditori e associazioni di categoria.
Il Comitato Aria aveva chiesto che l’intero incontro potesse essere reso pubblico attraverso una diretta streaming, ma la risposta è stata negativa. Insieme al Comitato Aria saranno presenti anche l’Associazione Il Bersaglio di Montepulciano, Il Riccio di Città della Pieve e Legambiente.
Il gruppo Possiamo – Sinistra per Chiusi che parteciperà all’incontro in quanto facente parte della Commissione Ambiente si dice “favorevole a questi momenti di discussione”, ma ne chiede anche altri “a partire da un Consiglio Comunale aperto alla cittadinanza, così come ulteriori assemblee pubbliche”.
Allo stesso tempo, i Podemos non intendono “tacere sulle responsabilità politiche dell’Amministrazione Comunale, che per anni ha scelto di restare immobile, pur essendo ben cosciente delle possibili conseguenze legate alla delibera del 2020, la quale, ricordiamo, introduceva il divieto di insediamenti produttivi insalubri di 1a classe nel territorio comunale, e alla posizione di ACEA”
“L’assenza di atti concreti, di una strategia di protezione giuridica e di un confronto preventivo con i cittadini ha lasciato il campo alla confusione e all’incertezza” scrivono i Podemos, che all’l’incontro di venerdì porteranno alcune domande ritenute fondamentali per fare chiarezza:
“Quali sono le reali intenzioni di ACEA oggi, a cinque anni dal ritiro del primo progetto?
Esistono trattative in corso con la Regione Toscana?
Il Comune ha intenzione di coinvolgere pubblicamente la Regione?
Se non vuole il progetto iniziale, quali alternative concrete intende proporre l’Amministrazione per quell’area?
Serve una visione chiara, condivisa e costruita insieme alla cittadinanza, con soluzioni che guardino alla sostenibilità, alla salute e al lavoro di qualità”.
Secondo noi alle domande, tutte legittime e pertinenti, che Possiamo porterà sul tavolo di discussione, ne manca una. Non perché si tratta di una nostra “fissazione” e di una nostra proposta, ma perché si tratta di una “possibile destinazione dell’area ex centro Carni”, che i Podemos avevano inserito nel loro programma elettorale del 2016, prima che il comparto fosse acquistato da Acea, e cioè quella di un “parco energetico fotovoltaico”.
Perché non insistere su quella stessa linea e magari farsi dire da Acea se la cosa potrebbe essere fattibile o no e se mai perché no, dato che Acea i parchi fotovoltaici li ha realizzati, li realizza e li gestisce in varie parti d’Italia?
Comunque al di là di questo, l’incontro è a nostro avviso un passaggio importante e necessario per conoscere le intenzioni dell’azienda proprietaria dell’area e per far capire all’azienda stessa quale clima ha e avrà di fronte.E sarà interessante vedere se comitati e mondo economico saranno in sintonia oppure no. I Comitati e le forze sociali locali hanno qualche idea e qualche proposta da sottoporre ad Acea e queste idee, se ci sono, collimano o sono antitetiche?Finora a tal proposito nessuno si è espresso pubblicamente.
Noi, su queste colonne è dal 2016 che proponiamo di realizzarvi un parco fotovoltaico, poi, più recentemente abbiamo ipotizzato un utilizzo dell’area per il Centro Intermodale Merci se il progetto dovesse ripartire… Altre proposte non le abbiamo registrate.
Intanto, dai toni della comunicazione via social dei comitati par di capire che questi ultimi stiano ancora sul chi va là e che non siano troppo fiduciosi rispetto alle modalità di approccio da parte dell’Amministrazione Comunale, lo stesso si può dire per i Podemos che non sono più nella maggioranza e non sono neanche, ufficialmente, all’opposizione, ma solo un passo a lato: anche i loro toni sembrano piuttosto guardinghi se non addirittura astiosi…
Il sindaco Sonnini ha l’occasione per fare un po’ di chiarezza su una questione che molti vivono come una spada di Damocle e che è tutt’ora aperta. Ma soprattutto ha l’occasione per trovare ed esprimere una posizione del Comune che non sia ondivaga o ambigua tra i legittimi interessi di un’azienda che ha la proprietà di un’area industriale importante e le altrettanto legittime istanze dei comitati e più in generale il superiore interesse pubblico, inteso quest’ultimo, come tutela della salute, dell’aria, dell’acqua, del territorio.
Dato che non c’è la possibilità di diretta streaming, la stampa poteva essere invitata (almeno ad assistere), sarebbe stato più semplice poi raccontare il dibattito. Così dovremo accontentarci delle varie “campane”. Ma non è la stessa cosa.
m.l.









