CHIUSI, ALLA PITTRICE ROBERTA BETTI LA PALMA DI “CITTADINA BENEMERITA”

venerdì 04th, luglio 2025 / 21:48
CHIUSI, ALLA PITTRICE ROBERTA BETTI LA PALMA DI “CITTADINA BENEMERITA”
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CHIUSI – Ieri sera 3 luglio 2025, si sono conclusi a Chiusi i festeggiamenti di Santa Mustiola, patrona della cittadina; sono state giornate di caldo e di festa per i nostri borghi, incoraggiate da un’atmosfera medioevale che ha coinvolto abitanti e turisti .
Luglio per il nostro paese è una sorta di risveglio, la gente si riversa sulle vie e si mette in moto, si dà da fare, diventa attiva, sveglia, dinamica.
Chi può e sa fare qualcosa dà il suo contributo affinché la festività possa essere celebrata e goduta appieno.
Mustiola, giovane ragazza con il destino da Santa è ricordata e osannata oggi come in passato; una storia affascinante e piena d’amore la sua, quando ancora giovanissima rimase sedotta dalle storie sulla vita di Gesù e decise di convertirsi.
A Roma nel 300 d.C. il pantheon di dei e dee rimaneva dominante, specialmente nell’aristocrazia senatoria e nelle istituzioni statali, nonostante il Cristianesimo si stesse diffondendo e Mustiola, cugina dell’imperatore Claudio II, fuggì dalla città contro la volontà del padre rifugiandosi a Chiusi, dove seguì e divulgò i principi di umanità cristiana sino a divenirne martire.
Una figura notevole la sua, che vale la pena ricordare in senso cristiano e laico; una donna che nel 300 d. C. abbandona la casa del padre scegliendo di abbracciare un credo proibito dai più e che tendeva al bene collettivo non è robetta da poco.
Un’outsider tout court la nostra Santa, una paladina delle scelte autonome.
Forte, determinata e coraggiosa ha lasciato un’impronta decisiva tra i solchi e le fessure del nostro paese, da sempre comunque ben disposto alla legittimazione del principio delle pari opportunità .
Ada Galli Spadea, Piera Caraglio Zazzaretta (ex vice Sindaco), Valentina Frullini (attuale vice Sindaco), sono soltanto alcuni esempi di donne che hanno partecipato attivamente alla vita politica e sociale del comune apportando il loro apprezzabile contributo.
Un’ ulteriore conferma di questa ascesa tutta al femminile è il titolo di “Cittadina Benemerita” conferito ieri sera all’artista Roberta Betti, durante la conclusione dei festeggiamenti patronali.
Il riconoscimento premia persone che si sono particolarmente distinte in vari campi di attività pubbliche o private dando un contributo sociale o culturale e portando quindi l’eco di Chiusi oltre i confini del territorio.
In una piazza duomo fitta di persone, luci e note, la pittrice ha ricevuto il titolo direttamente dalle mani di Stefano Crezzini, figlio di Francesco Crezzini, storico promotore dei festeggiamenti in onore della Santa.
Notevole paesaggista, nonché amante della pittura in acquerello ed acrilico, Roberta è anche una sperimentatrice di talento e come tutti gli avant-garde, ascolta e proietta se stessa sulla tela attraverso creazioni dal carattere astratto, trascinando l’osservatore dentro un vortice prodigioso che anela al raggiungimento di altre dimensioni.
Amante del colore e del graffio, l’artista aspira a trovare la luce che quasi sempre è celata sotto strati di parvenze e vita.
Il blu, il rosso, il nero, il giallo sono le tonalità che predilige, indispensabili per far emergere l’ignoto, il nascosto e far affiorare ciò che l’animo sottende e verso cui volge.
Ombra e luce, buio e raggio; il bagliore che spunta dopo che l’animo ha trovato ristoro.
La forza e il coraggio. Il dolore e la pace.
E’ così che può riassumersi il messaggio artistico della pittrice: una ricerca interiore implacabile di straordinario talento, che emerge attraverso la pazienza e la cura, l’ascolto di sé e la forza del colore.
E’ stato un momento importante per Roberta quello di ieri, una sorta di “sera dei miracoli” per dirla con le parole di Dalla.
Affetto, stima e considerazione imbastite su fili di note, dirette dal maestro Gianmarco Bianchi, hanno fatto da sfondo ai suoi occhi grati ed increduli.
Una donna autentica la nostra Cittadina Benemerita 2025, dal fare semplice e discreto, tipico di chi sa indagare l’animo umano e svelarne gli effetti sorprendenti; di chi sa riconoscere la meraviglia quando non fa rumore, quando accade intorno, celata tra scampoli di vita.
“Si muove la città
Con le piazze e i giardini e la gente nei bar
Galleggia e se ne va
Anche senza corrente camminerà
Ma questa sera vola
Le sue vele sulle case sono mille lenzuola”. (L. Dalla, “La sera dei miracoli”)
E’ stata più o meno così la serata di ieri, calda e dolce che si poteva bere; miracoli e arte, gente e musica.
L’estate che avanza e porta con sé tanta voglia di vita.
Le esplosioni di colore e i graffi di Roberta Betti sono visibili presso il suo atelier “Il punto di fuga” in via Porsenna, 55 a Chiusi Città; fateci un salto ne vale davvero la gioia.
Paola Margheriti

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