VOLLEY, LA EMMA VILLAS SI FONDE CON SANTA CROCE. OBIETTIVO DIVENTARE LA SQUADRA DELLA TOSCANA. ADDIO SIENA?
E così, dopo Chiusi, la Emma Villas Volley lascerà anche Siena? E’ possibile. Magari continurà, per un po’, a giocare nella città del Palio, ma quanto durerà questo po’ è tutto da verificare. Di sicuro la squadra assumerà una veste diversa, un’identità diversa e non sarà più la squadra della città Siena, già dalla prossima stagione.
La società capitanata dal chiusino Giammarco Bisogno, dopo 10 anni di attività a Siena, con un paio di campionati in Superlega egli altri in A2 (dove la squadra milita attualmente) ha accettato la proposta di una joint venture con i Lupi Santa Croce, che in sostanza è una fusione e anche un progetto sportivo: quello di creare una squadra regionale, che rappresenti cioè non due città e due storie, ma una intera regione, la Toscana. Le partite si continueranno a giocare sia a Siena che a Santa Croce sull’Arno, ma il respiro sarà più ampio.
“Dopo dieci stagioni vissute a Siena abbiamo ritenuto interessante la proposta avanzata da Santa Croce, una joint venture in grado di creare una realtà capace di rappresentare la pallavolo in un ambito regionale. Abbiamo ritenuto questa idea interessante per vari motivi: in primo luogo per una questione di sostenibilità economica. L’Emma Villas Volley ha potuto contare per dieci anni sulla sponsorship di Emma Villas spa, società leader del vacation rental. La proprietà della squadra, la famiglia Bisogno, ha gestito, in collaborazione con altri sponsor, un progetto di portata nazionale con impegni economici e operativi notevoli”, dice il presidentissimo della formazione senese Giammarco Bisogno, che è prima di tutto un imprenditore del settore immobiliare e turistico, e fa giustamente e legittimamente i suoi conti. Non è una fuga, ma un “aggiornamento del progetto”, lascia intendere. Di fatto però Siena che ha già perso il calcio e il basket dei miracoli, adesso vedrà allontanarsi anche il grande volley sbarcato inusitatamente da Chiusi, cittadina gloriosa, ma in fondo alla provincia. E questo la città di Siena un po’ lo ha sofferto. O non lo ha mai digerito. Tra la Emma Villas che prese anche il nome Siena (e non più Chiusi) e la città del Palio un grande amore non è mai sbocciato. Simpatia sì, qualche momento di calore e di passione forse… ma l’amore vero è un’altra cosa. Gli stessi tifosi chiusini che all’inizio seguivano in massa la squadra al Palaestra di Siena, sono diventati via via sempre di meno.
Il palazzetto che vide fasti della Men Sana Basket è rimasto spesso semivuoto, o comunque mai pieno fino all’orlo come magari mertitava ua squadra che stava facendo la sua figura nella massima serie nazionale.
E’ che Siena è una città medievale ed è refrattaria a tutto ciò che viene da fuori le mura. Per i senesi il mondo finisce a Due Ponti, che sarebbero gli archi di un sottopasso alle porte della città, per chi arriva da sud.
Andare al palasport a tifare una squadra che arrivata da Chiusi (non con la Littorina) per i senesi proprio non era cosa. Qualcuno ha provato in questi 10 anni ad innamorarsi, qualcuno ci ha messo pure dei soldi come sponsor, ma probabilmente lo stesso Bisogno e il suo staff si aspettavano di più. E vedere la solita Chiusi sorpassare Siena pure nel basket deve essere stato un colpo quasi mortale. Uno smacco quasi peggiore di quello che Santaccio da Pistoia, lui però difensore della piazza di Chiusi per la Repubblica di Siena, inflisse ad Ascanio Della Corgna e alle truppe fiorentine, papaline e imperiali che la volevano cingere d’assedio nel 1554. Quello fu l’ultimo colpo d’ala, l’ultima vittoria delle insegne e dell’orgoglio senesi sui fiorentini, ma Siena non è stata mai riconoscente verso la città di Chiusi, che la difese oltre le proprie forze e non cadde mai militarmente. D’altra parte Siena ha fatto pochissimo e sta facendo ancora meno, anzi si è messa a giocare contro Chiusi anche sulla questione della stazione ferroviaria e dell’alta velocità, spendendosi per la cattedrale nel deserto di Creti, nel mezzo della Valdichiana più profonda, per di più in terra aretina.
Ma questi sono altri discorsi. Tornando all’aspetto sportivo, le due società daranno vita a un’unica formazione, che militerà nella prossima stagione nel campionato di Serie A2. Unitamente a questa prima squadra verrà allestita una “cantera” con una squadra nel campionato di serie B: sarà una formazione composta da giovani promettenti che cercheranno di farsi notare per approdare quanto prima in serie A. I settori giovanili dei due club resteranno invece distinti, uno a Siena e uno a Santa Croce, per proseguire il lavoro con i ragazzi del territorio che ha prodotto importanti risultati in entrambe le società.
La squadra unica si chiamerà Emma Villas Coydeco Lupi Siena e sarà guidata da coach Francesco Petrella, classe 1989, con esperienze da “secondo” a Modena e Trento e come primo allenatore a Modena e in Polonia al Psg Stal Nysa.
Anche Petrella sottolinea che “l’obiettivo sarà quello di essere protagonisti nel prossimo campionato. In questa società si respira l’ambizione di fare cose positive, qui si respira grande passione per la pallavolo. L’ambizione è adesso quella di rappresentare tutta la Toscana in un progetto di più ampio respiro, cercheremo di raggiungere buoni traguardi sempre con l’ottica dei piccoli passi da fare l’uno dopo l’altro”. Anche il nome della squadra un po’ lungo, ha l’aria di essere una soluzione transitoria, il primo passo, verso un nome diverso che sintetizzi, appunto l’ambizione vera: rappresentare tutta la Toscana.









