“LA BOMBA” E “LO STRANIERO”, ANCORA DUE APPUNTAMENTI AL NORD: CASSANO D’ADDA E LA FESTA DE L’UNITA’ DI MILANO CENTRO.

lunedì 16th, giugno 2025 / 00:59
“LA BOMBA” E “LO STRANIERO”, ANCORA DUE APPUNTAMENTI AL NORD: CASSANO D’ADDA E LA FESTA DE L’UNITA’ DI MILANO CENTRO.
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Si torna in scena con “La Bomba” e anche con “Lo straniero”. Lunedì 16 e domenica 22. Ancora al nord.  Ancora Milano e Hinterland milanese.

Con “La bomba” questa sera, lunedì 16, siamo a Cassano d’Adda, paesone a metà strada tra Milano e Bergamo. famoso perché è il paese di Gianni Motta, che non è stato un ciclista qualunque, ma un campione vero. L’unico che dava filo da torcere a Merckx e Gimondi e vinse un Giro, nel ’66.

L’assunto del racconto “La bomba” è che qui tra la Valdichiana e il Trasimeno, negli anni di piombo non ci siamo fatti mancare proprio niente (bombe fasciste, Brigate Rosse, tentativi di golpe…), ma tutto sommato siamo andati solo vicino a finire nel tritacarne della strategia della tensione. Lassù, nel milanese invece gli anni di piombno hanno lasciato morti,  feriti e dispersi sul terreno. A decine. Raccontare un testo, pensato e scritto per questo lembo di terra tra Umbria e Toscana, in Lombardia è una cosa che all’inizio non avevamo messo nel conto. Ma è un confronto che ci piace affrontare Tra l’altro la rappresentazione si tiene nell’ambito di una festa popolare e politica, la Festa per la Libertà dei Popoli. Ci sarà un pubblico particolare, militante, politicizzato, antagonista. Di questi tempi, con la gente che in tutta Italia è tornata nelle piazze  a manifestare tutti i giorni contro il genocidio a Gaza, contro la guerra e il riarmo, contro il suprematismo militarista, tornare a parlare degli anni di piombo è un modo per mettere in qualche maniera i piedi nel piatto, per ricordarci cosa è successo in questo paese 40-50 anni fa…  E’ passato mezzo secolo, ma sembra un attimo. Perché è cambiato davvero poco. L’appuntamento è alle 21,00. 

Domenica 22, invece torniamo a raccontare la storia amara, dolorosa, controversa di Joseph Klucine, detto Il polacco. Disertore e poi partigiano, finito male, nel ’44, sempre in questo territorio. E’ l’ottava replica nel milanese. In questo caso lo spettacolo è ospitato da un’altra festa. La festa de l’Unità del Municipio 1 di Milano. In Corso Garibaldi. Il cuore di Milano. Della Milano-Milano… quella della Ztl.  L’iniziativa è per raccogliere fondi per la Palestina. Ed è una iniziativa del Pd. La cosa ci sembra sigificativa. E sono significative anche le presenze annunciate. Interverranno infatti, all’inizio dello spettacolo Pierfrancesco Majorino, capogruppo Pd alla regione Lombardia, 1 milione di preferenze alle ultime regionali; Elena Buscemi, presidente del Consiglio Comunale di Milano; Francesca Castelbarco di ANPI Milano centro. Fino ad ora le repliche precedenti nel milanese le abbiamo fatte quasi tutte presso circoli ANPI o ARCI, in una sede di Rifondazione Comunista. Stavolta siamo in casa del Pd, accolti al massimo livello. Ci fa piacere, perché è come se fosse caduto un muro, tipo quello di Berlino.  A dire il vero “Lo straniero” lo abbiamo già proposto in alcune feste de l’Unità, a Chiusi, a Villastrada, e in alcuni teatri  e piazze del nostro territorio, con il patrocinio e il sostegno di Comuni a guida Pd (Chianciano, Chiusi, Cetona, San casciano Bagni, Torrita di Siena), ma qui giocavamo comunque in casa. A Milano è una cosa un po’ diversa. Ci auguriamo di fare bella figura.

Il duo Lanzani-Perini è ormai una coppia collaudata, entrambi ce la metteranno tutta. Loro giocano in casa anche a Milano perché sono milanesi. Uno dei due anche mezzo chiusino.

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