CHIUSI, TERREMOTO NELLA FILARMONICA. IL MAESTRO FABIETTI IN ROTTA CON IL CDA LASCIA E FONDA UN’ALTRA ORCHESTRA

mercoledì 11th, giugno 2025 / 11:02
CHIUSI, TERREMOTO NELLA FILARMONICA. IL MAESTRO FABIETTI IN ROTTA CON IL CDA LASCIA E FONDA UN’ALTRA ORCHESTRA
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CHIUSI –  Terremoto all’interno di quella che è l’istituzione cittadina più longeva: la Filarmonica Città di Chiusi. Che qualcuno chiama “la Banda”, ma in realtà è un’orchestra. Un’orchestra che adesso dovrà trovarsi un nuovo direttore. Il maestro Robero Fabietti lascia e se ne va per dissapori con con il presidente e altri componenti del Cda.

La Filarmonica ha festeggiato nel 2023 i 200 anni, dopo un periodo di appannamento fu rifondata esattamente 50 anni fa, nel 1975. Roberto Fabietti la dirige dal 2006, quando prese il posto del maestro che l’aveva rilanciata e diretta per 30 anni, Franco Giannotti, scomparso proprio quall’anno. Trombettisti entrambi. Fabietti allievo e prima tromba di Giannotti, unn passaggio di testimone quasi naturale…

Un terremoto, dicevamo, ma non un fulmine a ciel sereno, perchè lo sciame sismico è cominciato diversi mesi fa ed è continuato sottotraccia, lasciando però una scia di macerie, ovvero di malumori, risentimenti, incomprensioni, fraintendimenti, sfociati poi nell’addio del direttore.

Tutto sarebbe nato da una serie di rilievi mossi a Fabietti dal presidente Gherardi e da altri consiglieri. Rilievi riguardanti gli “assoli” alla tromba del maestro,  ritenuti eccessivi; alcune scelte nel repertorio, ritenute in alcuni frangenti poco consone al contesto in cui si teneva il concerto (non è piaciuta ad esempio la performance di fine anno, in Duomo); la gestione delle giovani leve e infine anche l’assenza di titoli di studio, che non consentirebbe la presentazione di progetti per le scuole…

Per Roberto Fabietti, che negli ultimi 19 anni ha dedicato alla Filarmonica tutto sé stesso, diventandone non solo il front man, ma anche l’anima, si è trattato di rilievi dolorosi. Pugni nello stomaco di queli che fanno male. Nonostante il clima certamente poco idilliaco, lo stesso Fabietti ha comunque diretto “la Banda” nelle uscite per il 25 aprile, il 1° Maggio, una processione nel quartiere delle Biffe e anche per la Festa della Repubblica il 2 giugno. E quello svoltosi in piazza Garibaldi mentre il sindaco consegnava la Costitituzione ai neo 18enni, può essere l’ultimo concerto della Filarmonica con il maestro Roberto Fabietti sul podio. In effetti sia lui che alcuni musicisti avevano facce meno sorridenti del solito.

C’è statoa dire il vero anche qualche tentativo di appianare la diatriba e ripartire, ma Fabietti, evidentemente logorato dalla situazione ha posto un aut-aut: ovvero la scelta tra lui e i consiglieri i questione. Il Consiglio non ha avallato questa condizione,  considerando evidentemente legittime e pertinenti le rimostranze nei confronti del direttore. E la corda si è strappata.

Roberto Fabietti ha comunicato ai musicisti della Filarmonica il suo addio, annunciando comunque la sua volontà di continuare a fare musica con chiunque lo vorrà seguire. Dove? In un nuovo progetto che ha già un nome: GSI, Gruppo Sonoro Indipendente. Una nuova orchestra che sarà totalmente autogestita da chi ci suonerà, senza presidenti, consigli di amministrazione e orpelli vari. Quanti lo seguiranno? degli elementi in forza alla filarmonica, almeno una decina di sicuro. Ma potrebbero essere di più. Roberto Fabietti però non ha voluto forzare la mano e farsi promotore di una “scissione” all’interno del vecchio sodalizio e infatti ha lasciato tutti liberi di continuare a suonare anche con la Filarmonica, non solo con il GSI.

Attualmente la Filarmonica Città di Chiusi conta una trentina di elementi. Molti sono amareggiati dalla situazione che si è venuta a creare. Sopratutto i più anziani, alcuni dei quali sono lì se non proprio dalla rifondazione del ’75, da quando Fabietti ereditò la bacchetta di Franco Giannotti e quindi la Filarmonica l’hanno vista crescere e l’hanno accompagnata passo passo in questi ultimi 20 anni…

Non si sa quanti elementi rimarranno di qua e di là, con la banda e con il nuovo gruppo di Fabietti. Certo è che la Filarmonica, definita da tutti un “fiore all’occhiello” della città, rischia di perderne più d’uno, perché non sarà facile per dei non professionisti mantenere  il doppio impegno.

A questo punto una ricucitura appare pressoché impossibile. Il dado è tratto. Il presidente Maurizio Gherardi e il Cda dovranno trovare, anche piuttosto rapidamente, un nuovo direttore. Sembra di vedere la Fiorentina, dopo l’addio di mister Palladino…

Naturalmente queste sono cose che succedono, anche nelle migliori famiglie. Le rotture e le “scissioni”, gli addii amari e dolorosi, i divorzi, si verificano nei partiti politici, nelle società sportive, nelle rock band… Chiusi poi ha in tutto ciò una certa tradizione: due società di canottaggio, per anni due squadre di calcio, perfino la maggioranza politica in consiglio comunale nata nel 2021 si è “divisa”, anzi frantumata dopo pochi mesi…

Tra poco cominciano i festeggiamenti patronali in onore di Santa Mustiola. La Filarmonica vi ha sempre partecipato attivamente con ruolo primario. Quest’anno cosa succederà? Ci sarà già il nuovo maestro?

m.l.

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