ACQUA DI MONTEDOGLIO NEL TRASIMENO: PROIETTI E GIANI FIRMANO L’ACCORDO, DAL PROSSIMO INVERNO IL LIVELLO CRESCERA’ DI 10 CM

CASTIGLINE DEL LAGO – Acqua di Montedoglio nel Trasimeno. Firmato l’accordo di programma tra Umbria e Toscana per il trasferimento di 10 milioni di metri cubi dalla diga sul Tevere al lago. A sottoscrivere il documento a Castiglione del Lago davanti al commissario straordinario Nicola Dell’Acqua (mai cognome fu più appropriato), il segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale, Marco Casini, e dalla segretaria generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino settentrionale, Gaia Checcucci. Oltre naturalmente i due presidenti di Regione Stefania Porietti per l’Umbria ed Eugenio Giani pe ra Toscana.
L’accordo prevede il trasferimento della risorsa idrica nel periodo invernale, in linea di massima tra novembre e marzo. La prima immissione dell’acqua di Montedoglio nel Trasimeno dovrebbe quindi avvenire prima della fine dell’anno e proseguire per tutto l’inverno. I cinque mesi che separano dall’avvio delle operazioni serviranno anche a eseguire una serie di interventi su Fosso Paganico, l’immissario del Trasimeno che sarà utilizzato per trasferire i 10 milioni di metri cubi annui di acqua del bacino artificiale della Toscana a quello naturale dell’Umbria. L’immissione della risorsa idrica dovrebbe permettere di alzare di circa 10 centimetri il livello delle acque del Trasimeno, un apporto probabilmente non risolutivo ma comunque fondamentale. Accertata dall’Università di Perugia la compatibilità dell’acqua del Tevere co quella del Trasimeno, argomemntoquesto che sembrava uno scoglio insormontabile e che per una trentina d’anni ha tenuto la questione ferma.
Un «accordo atteso da anni se non da decenni», lo ha definito Stefania Proietti, mentre l’assessora Simona Meloni ha parlato di “boccata di ossigeno per il lago”. Il presidente toscano Giani ha invece parlato di «un accordo importantissimo, perché consente un investimento su canalizzazioni che vanno a legare Montedoglio, il lago, artificiale, più grande della Toscana, costruito per una portata di 168 milioni milioni di metri cubi (usato a 135 per sicurezza) con il Lago Trasimeno e la Valdichiana. Un investimento che può portare a mettere insieme i due distretti e può favorire l’uso l’acqua per l’agricoltura in tutte e tre le aree».
L’attuale opposizione di centro destra in Umbria rivendica il lavoro per giungere all’accordo fatto dalla giunta Tesei, accusando Proietti e il centro sinistra di “appropriazione indebita” di un risultato ottenuto soprattutto grazie al lavoro preparatorio dell’amministrazione regionale precedente. Schermaglie che ci stanno e fanno parte del gioco. L’importante è che il Trasimeno in sofferenza veda arrivare l’acqua che aspettava. Certo, 10 cm, di livello rispetto ai -150 registrati di recente, non sono la soluzione di tutti i probemi, ma piuttosto che niente è meglio piuttosto, dice il proverbio.
Nella foto (Corriere di Arezzo): la firma dell’accordo tra i presidenti Giani e Proietti, a Castiglione del Lago.
Un accordo che apre una prospettiva di futuro per il lago Trasimeno certo, anche se 10 centimetri l’anno non sono poi così tanti, soprattutto in relazione alle esigenze idriche del bacino che superano il metro e mezzo. Quello che non sono ma riuscito a comprendere il perché ci sia voluto più di un trentennio per stabilire che l’acqua del Tevere era compatibile con il Trasimeno e tutta la sua fauna che lo abita. IL lago da sempre è alimentato dalle piogge, così come il Tevere oltre ad avere una sua fonte il famoso Monte Fumagliolo sacro ai romani, è alimentato esso stesso durante il suo scorrere da altri fiumi e dalle piogge che li ingrossano durante lo scorrere dell’anno. Che cosa hanno dovuto ricercare di così complicato …….
Va visto in prospettiva il beneficio, perché se il miglioramento del livello annuo fosse di 10 cm, in 10 anni sarebbero 100, il che equivarrebbe a una risoluzione definitiva e radicale del problema.
Il bilancio idrico va fatto su base annuale altrimenti estendendo il ragionamento a 50 anni il centro storico di Castiglione tornerebbe ad essere un’isola. Si tratta di un contributo ma non la soluzione definitiva, più importanti sono le precipitazioni e la pulizia dei fossi per recuperare l’acqua quando piove. Sulle precipitazioni non possiamo incidere, sul recupero e sulla riduzione dell’evaporazione si possono fare degli interventi.
Le dichiarazioni di Giani relative ad accordi sulla mobilità, cioè richiesta di impegno dell’Umbria pro Rigutino, conferma quanto scritto da Primapagina l’8 maggio. Aspettiamo dichiarazioni e chiarimenti da parte della presidente Proietti e degli amministratori locali.
Ma una volta raggiunto (se venisse raggiunto…) un livello soddisfacente l’ acqua non verrebbe certo più convogliata nel lago. Precipitazioni o no, non v’è dubbio che se negli ultimi 20 anni fosse stata attiva l’ adduzione di Montedoglio, anche con 5 cm l’ anno il lago sarebbe 1 metro più in alto.