INSEGUIMENTO CON SPARATORIA A MONTEFOLLONICO, UNO DEI MALVIVENTI LASCIATO FERITO SUL CIGLIO DELA STRADA
TORRITA DI SIENA – “Ho pensato che stessero girando un film o una fiction tv”, lo dice un agricoltore mentre stava lavorando nella sua vigna ha visto due auto inseguirsi su una strada bianca, poi ha sentito degli spari e infone ha visto abbassarsi e atterrrare pure un elicottero”. E’ successo lunedì scorso nei pressi di Montefollonico, frazione di Torrita di Siena e della SP 146 nel tratto fra Montepuciano e Pienza, intorno elle 16,00. Quindi in pieno giorno, quando nelle strade e nelle campagne c’è gente che passa e che lavora.
Non era un film o una fiction, ma un inseguimento vero tra un’auto con dentro dei malviventi, probabilmente spacciatori, e un’auto civetta dei carabinieri (o della polizia), quest’ultima danneggiata prché speronata violentemente dalla prima. Vero anche il conflitto a fuoco. L’elicottero, atterrarto a poca distanza da Palazzo Massaini, era il Pegaso del 118, chiamato probabilmente dagli agenti, per soccorrere un uomo, lasciato moribondo e sanguinante sul ciglio della strada. Uno dei fuggitivi, probabilmente rimasto ferito nella sparatoria.
L’auto civetta delle forze dell’ordine era appostata e stava evidentemente aspettando il passaggio dei malviventi. Questi ultimi, quando hanno visto l’auto che li voleva bloccare, l’hanno violentemente tamponata aprendo immediatamente il fuoco e imboccando la strada che porta a Montefollonico (via dei Colli), gli agenti hanno a loro volta sparato dei colpi e si sono messi all’inseguimento, ma l’auto danneggiata non poteva andare alla stessa velocità. Poi il ferito da soccorrere in attesa del Pegaso…
Il sindaco di Torrita di Siena Giacomo Grazi, che peraltro abita proprio a Montefolonico, si è lamentato, anche sulla stampa, per none ssere stato informato delloprazione e di non aver avuto alcuna notizia in proposito neanche dopo i fatti.










Il sindaco Grazi e noi cittadini semplici, difficilmente saremo informati dell’operato delle forze dell’ordine, perché così vuole il governo: chi dissente, malavitosi o gente on esta, chi manifesta le proprie idee sarà identificato da iuna qualsiasi divisa senza avere un mandato di perquisizione, senza che ci sia una vera emergenza: basta sbandierare una bandiera straniera o gridare “Viva l’Italia antifascista” per essere subito identificati, almeno per ora: nei prossimi mesi può darsi ci portino in caserma. Cosa succederà là dentro, non è dato sapere.
Ma che discorsi sono questi ?
Non perdi occasione per autoeccitarti !
Aveva ragione Salvatore !