VALNESTORE E HINTERLAND PERUGINO: IL PD SPINGE SULLA PERUGIA-CHIUSI

VALNESTORE E HINTERLAND PERUGINO: IL PD SPINGE SULLA PERUGIA-CHIUSI
0 Flares 0 Flares ×

PANICALE – Giovedì scorso a Fontignano si sono riuniti i segretari PD di vari comuni e frazioni da Città della Pieve a Castel del Piano e Corciano alle porte di Perugia.

Oggetto dell’incontro il tema delle infrastrutture di area vasta e nel dettaglio il collegamento Perugia-Chiusi.

E ciò che ne è emerso è un sentire condiviso e anche la voglia di tornare a impegnarsi per un progetto che sta a cuore a tutti. Anche al Pd dell’hinterlando perugino, non solo a quello della Valnestore. La riunione si è conclusa con l’impegno a coinvolgere, come segretari di quel territorio, il Direttivo Comprensoriale del Trasimeno e quello di Perugia, con l’obiettivo di avviare un confronto stabile tra i partiti dei due territori coinvolgendo poi le istituzioni ai vari livelli.  Al summit dei segretari del Pd ha partecipato anche Niccolò Ragni consigliere di Mugnano nel Consiglio Cmunale di Perugia. A tirare le fila di questo nuovo protagonismo è il circolo di Castiglion Fosco, che per la settimana prossima ha già convocato una riunione allargata con la presenza dell’assessore regionale Simona Meloni e del sindaco di Piegaro.

Chiaramente la forte pressione per la realizzazione del collegamento stradale rapido Perugia-Chiusi, attraverso la SR 220 Pievaiola (FOTO) e la ristrutturazione della SP309 detta “Moianese” o “del Fornello” non sottintende solo la possibilità di avere un corridoio verso la Toscana, ma anche un ragionamento più ampio sulle infrastrutture che vede nella stazione di Chiusi-Chianciano Terme e non nella ipotetica stazione in linea Media Etruria l’hub per l’aggancio all’alta velocità e per superare l’isolamento del capoluogo umbro e di buona parte dela regione. Questo per una questione oggettiva di distanze e di “connessioni”:  Chiusi e la sua stazione distano da Perugia 40 km scarsi, meno di quanto disterebbe una stazione in linea a Creti o a Rigutino. Chiusi già oggi è raggiungibile da Perugia (zona stadio, Ospedale, Settevalli) in meno di 40 minuti tenendo conto di limiti di velocità, semafori, autovelox ecc; con alcuni interventi migliorativi sulla sp 309 e sulla Pievaiola, i minuti potrebbero diventare 20-25… La distanza è pressoché identica anche percorrendo la 75 bis del Trasimeno e la Sr71.

Il posteggio della stazione è a 100 metri dal confine umbro e 200 dalla zona commerciale di Po’ Bandino (Umbria). Chiusi ha un casello A1 a 5 km e, con la “bretella” Po’ Bandino-Fondovalle-Ponticelli (tutta umbra) è collegata anche al casello di Fabro (20 km verso sud).

A Chiusi era previsto e fu avviato a costruzione un centro intermodale merci per lo scambio gomma-rotaia progettato e finanziato dal patto Territoriale Vato, umbro toscano e con un rilancio della stazione potrebbe tornare di attualità, soprattutto alla luce del No delle istituzioni locali al Polo Logistico a Bettolle.

La stazione di Chiusi dopo l’adeguamento del 2017 (7 milioni e mezzo di euro) è idonea e perfettamente funzionale alla fermata dei treni AV (la fermata è stata in vigore dal 2019 al 2022) e ha già la connesione con la linea normale nord-sud e anche con la linea per Siena-Empoli. E’ raggiungibile anche da Perugia, Magione Passignano, Tuoro via Terontola e in 10 minuti da Castiglione del Lago.

E’ servita da autolinee per Chianciano, Montepulciano, Siena, Monte Amiata, Perugia e da servizio Taxi. A pochi metri dalla stazione operano tre agenzie di noleggio auto, 4 banche, un ufficio postale, bar, ristoranti, alberghi e Bed & breakfast, supermercato, negozi e servizi. Il lunedì mattina a 100 metri dalla stazione c’è pure il mercato settimanale che occupa 4 strade ed è uno dei più grandi della zona.

Molti cittadini della Valnestore e del Trasimeno queste cose le sanno, perché considerano da sempre la stazione di Chiusi la loro stazione di riferimento. Perugia invece ha sempre guardato in altre direzioni. Ma la carta geografica e lo “stato delle cose” (connesioni, servizi, percorsi stradali e ferroviari) dicono che sarebbe miopia o strabismo acuto continuare ad ignorare il nodo di Chiusi. C’è da augurarsi che la “pressione” da parte dei circoli Pd del territorio, unita a quella di comitati e altre forze politiche e sociali riesca quantomeno a mettere la questione sul tavolo.

0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 Email -- LinkedIn 0 Pin It Share 0 0 Flares ×
Mail YouTube