QUANDO LUCIO CORSI, EROE MAREMMANO DI SANREMO SI ESIBI’ AL FESTIVAL ROCK DI ACQUAVIVA

È rientrato nella top five delle prime due serate di Sanremo, nella terza era “di riposo”, è arrivato secondo nella serata delle cover, e poi ancora secondo nella classifica finale, ma con il premio della critica “Mia Martini”, sfidando le corazzate con una barchetta a remi. Ha fatto bene nonna Milena, ‘regina’ dei tortelloni maremmani (che – si dice – pesano quasi un etto ciascuno), a chiudere il ristorante Macchiascandona, a Castiglione della Pescaia, per non distrarsi dal percorso festivaliero del nipote Lucio Corsi. È una storia di famiglia e di poesia, di qualità artistica e di semplicità, quella del poco più che trentenne cantautore, originario di Vetulonia, che in poche ore si è imposto al pubblico oceanico di Sanremo, quello che non lo conosceva e lo apprezzava già. Merito della canzone, “Volevo essere un duro”? Merito del personaggio, per il quale si sono sprecati gli appellativi e gli accostamenti, da menestrello a David Bowie? Mentre lui, sui social, mostrava i due pacchetti di patatine con cui ha aggiustato le spalline della mise sfoggiata martedì sera, c’è stato chi, dalla provincia di Siena, ha continuato a guardarlo con affetto e ammirazione. Sono gli organizzatori del Live Rock Festival di Acquaviva dove Corsi si esibì nel 2020. “È un motivo di orgoglio vedere Lucio Corsi così ammirato a Sanremo. A lui facemmo la prima telefonata, appena usciti dal lockdown – ricordano in coro dal Collettivo Piranha –, era un’estate incerta, proprio dal punto di vista normativo, insistemmo per convincerlo, ci dette fiducia e si esibì: quel concerto, il primo di una piccola tournée, rimane un punto fermo sotto l’aspetto sociale e per l’importanza che ebbe nelle dinamiche di spettacolo, nella ripresa dei concerti dal vivo”. Più personale il ricordo di Alessio Biancucci, della direzione artistica del festival: “Eseguì Bufalo Bill, di De Gregori: dal “Principe”, cresciuto in città, nella Capitale, a quello che poteva apparire solo provinciale eccentrico, eppure quella cover non risultò tanto diversa dall’originale”. E che tanti, tantissimi protagonisti, negli anni, del Festival di Sanremo possano raccontare di essersi esibiti sul palco del Fierale, è argomento che merita un approfondimento.
Diego Mancuso
Lucio Corsi ad Acuaviva nel 2020. Ma anche il terzo classificato Brunori Sas ha frequentato palchi della zona. Nel 2012 si esibì ai Ruzzi della Conca di Chiusi Scalo e nel 2014 al Rock for Life di Ponticelli. Era “avanti” questo territorio o è Sanremo ad avere l’orologio indietro?