VENERDI’ 24 GENNAIO TORNA IN SCENA “LA BOMBA”. A CHIUSI. I NOSTRI ANNI DI PIOMBO

CHIUSI – Quella che ci piace definire “Operazione Memoria”, cominciata nel 2023 con lo spettacolo “Tradire. La notte prima dell’assedio” e proseguita nel 2024 con “Lo Straniero. Il Polacco deve morire” e poi con “La Bomba”, va avanti. Domani, venerdì 17 Lo Straniero sarà in scena per la seconda volta a Milano, presso la sede di Rifondazione Comunista in Via Vallarsa 2. Poi Sabato 8 febbraio ancora nel capoluogo lombardo presso la Cascina Cuccagna (via Cuccagna), in questo caso in collaborazione con l’associazione Italia-Cuba, saranno presenti Gianni Fossati segretario del circolo Italia- Cuba Milano e Marcos Hernandez Sosa, Console Generale della Repubblica di Cuba .
Nel nord Italia la liberazione dal nazifascismo avvenne nel 1945, un anno dopo rispetto alla Valdichiana che la zona in cui avvennero i fatti narrati. La storia dolorosa e controversa di Joseph il polacco sta riscuotendo apprezzamenti. E a noi naturalmente fa molto piacere. Dopo la bella serata all’Arci Corvetto il 22 novembre scorso, la sera prima della tragico inseguimento che ha portato alla morte del giovane Ramy, anche nei due appuntamenti di gennaio e febbraio Alessandro Lanzani e Dario Perini ce la metteranno tutta per fare bella figura e tenere viva la memoria di quel ragazzone biondo venuto dal nord a morire in Italia in modo assurdo a 27 anni, come i miti del rock…
La Bomba invece, dopo la “prima” nel luogo del delitto, alla Casa del Popolo di Moiano, lo scorso 29 novembre, torna in scena venerdì 24 gennaio a alle 21,15 a Chiusi Città. Presso la Saletta/Ridotto del teatro Mascagni.
Non a caso a Chiusi. Primo perché molti chiusini ce lo hanno chiesto. Secondo perché Moiano è molto vicina a Chiusi e la vicenda della bomba alla casa del popolo e tutto ciò che ne seguì (altri attentati, arresti, scontri di piazza, poi i tentativi di colpo di Stato, il terrorismo brigatista, la cellula Br moianese, i teoremi, la P38,altri arresti…) videro Chiusi immersa fino al collo in quella storia. Così come altri comuni della zona: da Cetona a Montepulciano, da Passignano a Cortona, da Città della Pieve a Sinalunga… E’ una storia di 50 anni fa, ma sembra ieri. Anzi, come dice il sottotitolo della locandina, sembra un attimo fa…
Perché siamo di nuovo discutere di scontri di piazza, di saluti romani, di bottiglie incendiarie, fermi di polizia… E 50 anni fa molti di noi c’erano. Se li ricordano quei fatti che ci catapultarono di colpo nelle cronache della Tv e nel vortice degli anni di piombo. Ovviamente in quegli anni c’era anche altro. Italia-Germania 4-3, l’Olanda di Krujiff e Neeskens. I Pink Floyd, i Creedence e i Led Zeppelin e la chitarra di Igor Abbas ce la ricorderà quella colonna sonora irripetibile. La Bomba non è una lezione di storia. E’ il racconto di un periodo cruciale, cupo e violento, ma anche per altri versi entusiasmante e pieno di speranze, il racconto di chi all’epoca dei fatti aveva 18 anni e andava ancora al liceo…
La serata è promossa da Primapagina insieme al Comune di Chiusi e alla Fondazione Orizzonti. Questo per noi è motivo di soddisfazione. Ci fa piacere che Comune e Fondazione abbiano condiviso l’idea e la necesità di raccontare questo pezzo della nostra storia recente, per chi c’era, naturalmente, ma anche per chi è arrivato dopo. E oggi non ha – e non può avere – nemmeno la percezione di cosa furono quegli anni anche in un territorio periferico e tutto sommato tranquillo come questo. Lontano apparentemente – solo apparentemente – dalla linea del fuoco. Ringraziamo e da parte nostra cercheremo di fare una cosa fatta bene.
Lo spettacolo viene proposto con biglietto di ingresso a 10 euro (le spese vive di allestimento vanno in qualche modo coperte). I posti non sono tantissimi, quindi è consigliata la prenotazione su primapaginaredazione@yahoo.com oppure al numero whatsapp 3484005401. Ci piacerebbe se venissero i liceali e gli studenti di oggi. E anche chi oggi fa politica nei partiti, nelle associazioni, nei comitati e movimenti…
Ci dispiace invece che proprio il 24 gennaio La Bomba andrà in scena in concomitanza con un altro spettacolo in programma al teatro degli Avvaloranti di Città della Pieve: Sette Minuti, diretto da Fabrizio Nenci su testo di Stefano Massini (piece che nel week end precedente sarà a Sarteano). Sette Minuti parla di lavoro e di diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, è già stato rappresentato nel 2019 a Moiano (come La Bomba). Al di là della concomitanza che non è stato possibile evitare perché non c’erano altre date disponibili, non è poi un male, tutt’altro, che in un territorio come questo a cavallo tra Umbria e Toscana, gli appuntamenti teatrali si rincorrano e si sovrappongano. L’11 gennaio c’è stato a Chiusi il concertone di Paul Mazzolini, alias Gazebo, mister 12 milioni di dischi, uno che negli anni ’80 ha fatto ballare tutta l’Europa e la stessa sera a Montepulciano, sala ex Macelli, è andato in scena Frontiera 2 di e con Alessandro Zazzaretta su testo di Piero Baricci. Sabato 18 al Mascagni di Chiusi ci sarà uno spettacolo di Danza, a Città della Pieve la performance di Mario Perrotta “Come una specie di vertigine” e a Chianciano, al teatro Caos Lei Lear. Insomma le sovrapposizioni purtroppo ci sono spesso. Ma è segno di ricchezza, di vitalità. Di abbondanza. E quando si parla di cultura, di memoria, di narrazioni, di riflessioni a voce alta, l’abbondanza non è mai troppa.
m.l.
Questa storia è il racconto in presa diretta di un periodo cupo e al tempo stesso esaltante: quello che va dalla metà degli anni ’70 alla metà degli anni ’80. Ed è un racconto fatto sull’onda dei ricordi di chi all’epoca aveva 18 anni, andava al liceo, e si trovò all’imporvviso in mezzo a quella bufera… Ci piacerebbe che ad ascoltare questa storia venissero i 18 enni di oggi, i liceali e gli studenti di oggi, che venissero i loro insegnanti, e i dirigenti di partito, i consiglieri comunali di oggi che all’epoca non c’erano, che sono arrivati dopo e non hanno conosciuto quei tempi. Che poi non sono così lontani. Ci piacerebbe che venissero ad ascoltarla gli amici che oggi organizzano festival rock, quelli che fanno teatro e musica, quelli che gestiscono librerie e biblioteche, queli che scrivono a raffica sui social… La storia che si racconta è di 50 anni fa. Mezzo secolo. Ma noi che siamo ancora qui c’eravamo, e c’eravamo dentro fino al collo, anche senza saperlo. Fu proprio questa vicenda a farci rendere conto di cosa stava succedendo e che anche Moiano, Chiusi, Montepulciano, Cetona pur non essendo metropoli, non erano così lontane dalla linea del fuoco, anzi ci si trovarono in mezzo. Tra due fuochi… Però, mentre scoppiavano bombe nelle piazze, sui treni, nelle stazoni, nelle case del popolo, mentre qualcuno sparava alle persone considerate nemici di classe, mentre qualcun altro finiva in carcere senza aver fatto niente… mentrte succedeva tutto questo si ascoltava anche musica irripetibile. E Igor Abbas con la sua chitarra ce la farà ricordare quella colonna sonora. Vi aspettiamo, venerdì 24 alla Saletta del Mascagni. Prenotate perché i posti non sono moltissimi,…