“UNA LINEA RIMASTA ALL’800″… LA SIENA-CHIUSI SEMPRE PIU’ DRAMMATICAMENTE INADEGUATA

giovedì 12th, dicembre 2024 / 13:06
“UNA LINEA RIMASTA ALL’800″… LA SIENA-CHIUSI SEMPRE PIU’ DRAMMATICAMENTE INADEGUATA
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CHIUSI – La visita a sorpresa di qualche giorno fa della segretaria nazionale del Pd Elly Schlein, insieme  ad assessori e consiglieri regionali e al segretario toscano del partito alle stazioni di Chiusi e Arezzo, era stata preceduta, lunedì 25 novembre da un’altra visita dello stesso segretario regionale Fossi, accompagnato dal consigliere Gazzetti. Questa volta alla linea Chiusi-Siena. Al centro dell’iniziativa i problemi dei pendolari e chi ogni giorno subisce disagi nella mobilità. Fossi e Gazzetti, hanno costatato di persoma il “calvario” che ogni giorno chi viaggia sulla Chiusi-Siena deve affrontare. Lo ha detto a chiare note il sindaco di Chiusi Sonnini che ha accompagnato i due esponenti del Pd. “L’esito del viaggio è stato disastroso – ha scritto Sonnini – ed è servito a rafforzare le nostre convinzioni, non è normale percorrere 80 km in una ora e mezza, non è normale sopprimere un treno alle 7 di mattina per “ghiaccio”, che le temperature si saranno anche abbassate in questi giorni, ma in pieno inverno allora cosa potrà succedere?… Non è normale l’assenza di informazioni a bordo nell’era degli smartphone. A quei pendolari, ai nostri cittadini, ai nostri territori serve dar voce e lo dobbiamo fare in modo congiunto e tutti insieme partendo dai servizi minimi”.
Con Sonnini a fare da scorta a Fossi e Gazzetti c’erano anche l’assessore regionale Baccelli, il senatore Silvio Franceschelli, la consigliera regionale Elena Rosignoli, la Presidente della Provincia di Siena Agnese Carletti e il sindaco di Rapolano Alessandro Starnini. E questa di cui parlaimo non la prima iniziativa in tal senso, qualche mese fa gli stessi sindaci della Valdichiana occuparono simbolicamente la stazione di Torrita di Siena. E’ vero che si tratta per lo più di amministratori e politici di centro sinistra, ma spiccano (e saltano agli occhi) l’assenza sistematica e il silenzio pressoché totale della sindaca e dell’amministrazione di Siena, evidentemente distratte o abbagliate dall’idea balzana della stazione in linea in provincia di… Arezzo. E per di più in mezzo al nulla, a 60 km dalla città. Cosa ci avranno visto gli amministratori senesi lo sanno solo loro.
E’ passato solo un mese, era il 13 novembre, dalla presentazione alla stazione di Chiusi del nuovo treno ibrido Blues acquistato dalla Regione Toscana proprio per la linea Siena-Chiusi. Un treno che potrebbe consentire anche corse dirette Siena-Chiusi-Roma (con fermate intermedie, per esempio ad Asciano, Sinalunga, Orvieto, Orte), senza dover cambiare a Chiusi, perché viaggia sia su linee elettrificate che su linee non elettrificate (diesel e batteria). Un treno di nuova generazione che potrebbe migliorare il comfort dei viaggiatori, accorciare i tempi di percorrenza e aumentare le connessioni con la Capitale.
Sonnini a proposito della Siena-Chiusi  scrive: “una linea ferroviaria inadeguata alle esigenze di mobilità moderne, che ha bisogno di migliori servizi e importanti investimenti infrastrutturali , per i quali con gli altri sindaci ci stiamo impegnando da tempo”. In effetti, così è. E’ una linea rimasta all’800. Ma non è propriamente una linea secondaria.

Innanzitutto chiamarla Siena-Chiusi è riduttivo. La denominazione corretta è Ferrovia Centrale Toscana.  E collega la stazione di Empoli, sulla ferrovia Leopolda, alla stazione di Chiusi-Chianciano Terme, sulla Firenze-Roma, passando per la città di Siena. E’ stata costruita alla metà dell’800. L’ultimo tratto (Salarco-Chiusi) fu aperto nel 1862. Stesso anno in cui fu aperto il tratto Chiusi-Ficulle (oggi Fabro) in direzione Roma. Già nelle intenzioni originarie la linea Empoli-Siena-Chiusi doveva proseguire per Roma. Siamo appena dopo la proclamazione dell’Unità d’Italia.

Oggi a distanza di 164 anni siamo ancora a discutere e a chiedere che un treno ibrido possa percorrere l’intera tratta tra la città del Palio e la Capitale.

La tratta Empoli-Chiusi è lunga 152 km  ed è quasi interamente a binario singolo, eccezion fatta per le tratte Granaiolo-Poggibonsi e Montallese-Chiusi che sono a doppio binario (Montallese-Chiusi è anche la interconnesione tra linea AV e linea lenta)  la linea è inoltre priva di elettrificazione, salvo appunto il tratto fra Montallese e Chiusi. Gestore della ferrovia è RFI, che la considera una linea complementare, mentre il servizio passeggeri è svolto da Trenitalia su due direttrici distinte, Empoli-Siena e Siena-Chiusi. La ferrovia è altresì regolarmente percorsa da treni merci.

La tratta Siena-Chiusi e viceversa è di 63 km, il tempo di percorrenza è di circa 90 minuti (in media). Ci sono 14 corse al giorno e il costo del biglietto parte da 9,30 euro. Nonostante l’ammodernamento del materiale rotabile e l’uso di treni moderni sia a trazione diesel che ibridi, la linea è rimasta sostanzialmente identica a come era alla fine dell’800. Più di un minuto e mezzo a km, 45 km/h. Come una diligenza. Più che treno per Siena, sembra “Quel treno per Yuma”.

m.l.

 

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