UMBRIA, AL VIA L’ERA PROIETTI: “UNA REGIONE IN CERCA DI CENTRALITA’ E DI RILANCIO”

UMBRIA, AL VIA L’ERA PROIETTI: “UNA REGIONE IN CERCA DI CENTRALITA’ E DI RILANCIO”
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E’ con un’emozione piuttosto evidente, appena mitigata dai sorrisi, che la neo Presidente Proietti fa il suo ingresso nel Salone d’Onore di Palazzo Donini alle 12 in punto, accolta da applausi. Si è appena congedata dall’incontro riservato per il passaggio delle consegne con la preseidente uscente Tesei: “un incontro sincero e cordiale” lo ha definito la neo governatrice.

Dalle parole della Presidente fin da subito si è avuto chiaro l’intento che l’animava: far capire le linee guida dei primi atti da intraprendere già nel corso dei prossimi giorni. Ai numerosi giornalisti presenti ha rivolto subito un encomio riconoscendo alla stampa un ruolo insostituibile: quello di difendere gli interessi dei cittadini, aggiungendo però, che la stampa al tempo stesso “sarà il nostro strumento per dialogare con la società”. E per far capire subito la differenza con il recente passato ha scandito con forza quello che è stato un suo slogan in campagna elettorale: “l’esperienza politica che ci apprestiamo a vivere sarà caratterizzata da un grande NOI”. Solo così – ha fatto capire – si potrà riportare al centro dell’attenzione l’Umbria. “Dobbiamo riprogettare la Regione”, ma sottolineando che non aprirà mai una polemica con il passato, “Si, noi saremo il cambiamento”. Ha promesso ancora una volta, che non ci saranno territori di serie B, che il governo regionale si confronterà con tutti anche con i piccolissimi centri storici, di cui l’Umbria è ricca. 

Un appello ai cittadini, alle tante espressioni sociali di cui è ricca la società umbra a “non lasciarci soli nella nostra azione di governo”. Accanto a sé ha voluto i segretari dei partiti principali della coalizione, Tommaso Bori del Partito Democratico, Thomas De Luca del Movimento 5 Stelle e Fabio Barcaioli di Alleanza Verdi Sinistra e con i consiglieri eletti in prima fila. La Presidente così ha voluto precisare anche un altro aspetto del loro agire: “Vogliamo essere veloci nell’affrontare i dossier più importanti, primo fra tutti quello della sanità. Chiederemo una verifica tecnica della reale situazione finanziaria della sanità regionale e vogliamo anche una rapida operazione verità sulla reale consistenza delle liste di attesa. Inizieremo subito a cercare di abbatterle e pensiamo che si possa in tempi molto rapidi porre mano ad una azione di ottimizzazione del sistema delle prenotazioni”. Un’operazione ciclopica quella di azzerare le liste d’attesa, e per farlo si affideranno subito alle competenze. Aggiungendo però che ci sarà una operazione preliminare per capire lo stato finanziario della sanità, la revisione sarà affidata ad organi terzi. Ma Stefania Proietti non dimentica neppure le maestranze che operano all’interno dei palazzi del potere regionale: “Con loro sarà una grande famiglia”. Alle domande dei giornalisti in merito alla formazione della Giunta, la Presidente ha assicurato che sarà pronta in tempi brevi, ma è rimasta molto abbottonata sui nomi e su tutto il resto, lasciando intendere che sta lavorando per trovare il giusto equilibrio tra rappresentanza politica e le professionalità. necessarie. Ha poi allargato l’orizzonte dei suoi ragionamenti affermando che nei prossimi giorni invierà delle lettere con la richiesta di essere ricevuta dalla Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, dal Ministro dei Trasporti Salvini, dal Ministro della Protezione Civile Musumeci e poi una richiesta di incontro con i Ministri Adolfo Urso dello Sviluppo Economico e Pichetto Fratin dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica”. La nostra regione dovrà essere messa in grado, attraverso lo stanziamento di risorse adeguate, di recuperare la sua centralità nel panorama nazionale e inizi a rimuovere quel divario sotto il profilo delle infrastrutture e dei trasporti che la danneggia da tempo. Nel programma elettorale infatti su questo aspetto c’è una novità di non poco conto e che fa la differenza con il recente passato guidato dall’assessore Melasecche: si parla del collegamento Perugia-Chiusi,  mentre non si nominano più le fantomatiche stazioni il linea dell’alta velocità.

Quindi, se verrà sgopmbrato ilcamppo, comne sembvra dalla bufala Media Etruria a Creti, che succede?  si torna all’intesa del 2015 tra le due Regioni Toscana e Umbria, chiamata appunto “Opzione Zero?” Quell’accordo interregionale teneva in considerazione le quattro stazioni ferroviarie ritenendole sufficienti: Arezzo, Chiusi, Orvieto, Orte. Accordo che ha permesso alle FS di spendere nel recentissimo passato circa 20 milioni di euro per l’adeguamento del transito dell’alta velocità a Chiusi e ad Arezzo. Ecco perché il governo della Regione Toscana, l’opinione pubblica in generale, ha sempre bollato come spreco di denaro pubblico la volontà di Melasecche, Tese e Salvini e tanti altri, anche sul versante opposto, di costruire in mezzo al nulla la stazione in inea. Ora con il cambio avvenuto, di queste sciocchezze non se ne parlerà più, si spera.  Ma si potrebbe riparlare della “bretella ferroviaria Borghetto di Tuoro-Castiglione del Lago” che consentirebbe il collegagamento Perugia-Chiusi senza dover arrivare a Terontola e tornare indietro (meno di 10 km di ferrovia). Poi c’è la questione viabilità e nello specifico , su questo verante, il progetto di ammodernamento e ristrutturazione della SP 309 detta “Moianese” o “del Fornello” (10 km) per agganciarer la SR Pievaiola, già ampiamentete adeguata alla SR 71 e quindi al nodo di Chiusi e anche in direzione Fabro (casello A1 verso sud).

Incalzata dai giornalisti Stefania Proietti ha assicurato che nei prossimi giorni chiederà un incontro con il Ministro Musumeci.” Con lui voglio discutere di come affrontare la situazione di sofferenza in cui versa il nostro Lago Trasimeno, mentre con i ministri Urso e Pichetto Fratin vorrei parlare delle misure sotto il profilo dei costi e delle modalità di approvvigionamento energetico che possano far tornare competitive le nostre imprese, penso in primo luogo all’AST, ma non solo alle acciaierie. Già nel corso di questa settimana, infine, è programmato un incontro con il Commissario straordinario alla Ricostruzione Guido Castelli, per dare continuità al lavoro in corso nelle zone colpite dal sisma”.

Il lago Trasimeno inteso non solo come problema idrico: proprio in questi giorni infatti è mersa la crisi della storica Cooperativa Pescatori, presidio di un’economia tradizionale che non può andare perduta…

Di certo l’Umbria non può perdere il suo sistema industriale. Anche sull’automotive  la cui crisi in questi giorni sta mobilitando milioni di lavoratori in tutta Europa, e per quanto riguarda l’Umbria il distretto che ruota intorno a Città di Castello, ha fatto notare che proprio in quelle aziende in tutti questi anni si è andati verso una diversificazione della produzione. Oggi molte di quelle aziende producono anche strumentazione per l’aereonautica e per l’industria spaziale.

La neo presidente Proietti ha anche posto l’accento sulla necessità, politica, di riportare al voto i tanti cittadini che a votare non ci vanno, in Umbria quasi il 40%…   Ha parlato dei giovani che secondo le rilevazioni, sono tornati alle urne e a votare a sinistra. “La Regione è aperta alle loro istanze”. E per testimoniare in concreto questa disponibilità della Isituzione, “organizzeremo a breve una diretta social per tenere aperto il canale del dialogo con loro, in questa prima fase anche solo far vedere loro come è fatto Palazzo Donini, augurandoci che queste stanze presto siano piene di giovani che vogliono darsi da fare per la propria Regione”. Da rilevare che Stefania Proietti ha tenuto la Conferenza di insediamento con una copia della Costitituzione Repubblicana e una copia del Cantico delle Creature di San Francesco e ha ricordato come il 2025 sarà l’anno del Giubileo e il 2026 l’ottavo centenario della morte del santo di Assisi, patrono d’Italia. Per l’Umbria due opportunità sotto il profilo turistico, mediatico, culturale non da poco.

Ranato Casaioli

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