ETRUSCHI TRAFUGATI E DIMENTICATI: IL MINISTRO GIULI A CITTA’ DELLA PIEVE E SAN CASCIANO. E A CHIUSI QUANDO VIENE?

martedì 03rd, dicembre 2024 / 17:46
ETRUSCHI TRAFUGATI E DIMENTICATI: IL MINISTRO GIULI A CITTA’ DELLA PIEVE E SAN CASCIANO. E A CHIUSI QUANDO VIENE?
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CITTA’ DELLA PIEVE – Il sindaco pievese Fausto Risini fa sapere con un post sui social che  si è incontrato con il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, con il quale ha parlato dei reperti etruschi di Città della Pieve, del ritrovamento del 2015 e del recente sequestro del contesto funerario delle principesse, provenienti da uno scavo clandestino, ambedue riconducibili alla gens Pulfna. Risini ha espresso al ministro la soddisfazione per l’importante vittoria dello Stato, che consentirà di riportare a casa, a Città della Pieve, i reperti recuperati, sanando le ferite del territorio da cui sono stati trafugati.
Ha ribadito la piena disponibilità del Comune a collaborare all’indagine archeologica preliminare presso l’area di interesse e chiesto che i reperti di questo ultimo ritrovamento vengano assegnati al più presto, una volta dissequestrati, al Comune di Città della Pieve e ricongiunti al loro contesto funerario di provenienza, quello della gens Pulfna, ritrovato nel 2015 e già presente a Città della Pieve all’interno del Museo Civico Diocesano di Santa Maria dei Servi.
“Una struttura, quella del Museo Civico Diocesano – scrive Risini – di assoluta storia bellezza e pregio, costruita nella seconda metà del XIII secolo e rinnovata in stile barocco tra XVII e XVIII secolo, adatta ad ospitare tutti i reperti e adeguata dalla nostra amministrazione alle più recenti normative in materia di sicurezza, conservazione e valorizzazione.
L’edificio custodisce altresì, al piano superiore, la Deposizione della croce realizzata da Pietro Vannucci detto il Perugino nel 1517 ed è già meta di molti visitatori, ma con questi ulteriori reperti etruschi, che andrebbero ad arricchire la narrazione della storia del nostro territorio, avremmo sicuramente un’aggiuntiva incidenza positiva sugli arrivi e le presenze, permettendo un ulteriore canale di sviluppo turistico, vitale per questa città e questa area di confine, cerniera tra Umbria e Toscana”. Non sappiamo cosa abbia risposto il ministro Giuli. Di certo la tomba etrusca scoperta nel 2015 e quella “depredata” illegalmente i cui arredi sono stati recuperati, costituiscono un  patrimonio ingente e una testimonianza inequivocabile di ciò che era l’Agro Chiusino, ovvero il vasto territorio circostante la città di Chiusi, in questo caso verso sud, cioè tra Chiusi e Orvieto e non lontano dal quel luogo di culto e di cure che era il santuario del Bagno Grande a San Casciano Bagni, assurto di recente agli onori delle cronache di tutto il mondo. Un santuario bilingue utilizzato sia dagli etruschi che dai romani e probabilmente da entrambi nell’era di passaggio da una civiltà all’altra, poi distrutto e occultato, ma in modo che i posteri potessero ritrovarlo…
Il santuario di San Casciano dista circa 15 km, meno di 10 miglia, dalla necropoli ritrovata in territorio pievese, zona Poggiovalle e meno di 10 miglia dal nucleo abitato di Chiusi. E lì nei pressi delle tombe pievesi correva il Clanis, fiume navigabile che era una sorta di autostrada d’acqua dell’antichità che collegava varie città dell’Etruria interna a Orvieto e Roma (Chiusi, ma anche Cortona, Arezzo…).
E’ senza dubbio positivo che il ministro Giuli venga a prendere visione di persona di quello che è il patrimonio archeologico e culturale dei vari territori. Dopo Città della Pieve è andato anche a San Casciano Bagni, al Santuario Ritrovato.
Non ci risulta (magari è un problema nostro e la notizia è sfuggita a noi) che abbia fatto una tappa anche a Chiusi, che dal punto di vista archeologico è la capitale, nonché sede di un Museo Nazionale gestito dal suo ministero e che ha alcune emergenze da risolvere, prima fra tutte quella delle tombe etrusche chiuse al pubblico dal 2020, cioè dai tempi del covid, e mai più riaperte per mancanza di personale” o della disponibilità del personale del Museo (ministeriale) a garantire anche la visita alle tombe. E questo nonostante  il comune di Chiusi avesse offerto collaborazione e mezzi…
Non sappiamo se a Città della Pieve e a San Casciano il ministro è stato invitato o è arrivato per sua autonoma decisione. Ma un invito a venire a Chiusi a visitare il Museo, le Tombe etrusche invisitabili, le catacombe paleocristiane (in vista del giubileo non sono cosa da poco, essendo le più importanti ed estese a nord di Roma), il museo civico con la più rilevante collezione di epigrafi etrusco-romane dopo la capitale,  nei panni del sindaco Sonnini e delll’asessore alla cultura Bischeri noi glielo faremmo. Anche in  carta bollata se serve.  Questa proposta noi, come giornale l’avevamo già fatta, subito dopo la nomina di Giuli a ministro in sostituzione di Sangiuliano. Adesso, a maggior ragione dopo la tappa a Città dela Pieve e San Casciano, la ribadiamo.
m.l.
Nelle foto: il ministro Giuli imntervistato da Tele Idea a San Casciano , con il sindaco Fausto Risini a Città della Pieve e i reperti etruschi rinvenuti in territorio pievese nel 2015.   
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