STANZIATI I PRIMI 10 MILIONI PER LA MEDIA ETRURIA. DONATELLA TESEI ESULTA. MA SERVIRANNO O E’ SOLO CAMPAGNA ELETTORALE?

STANZIATI I PRIMI 10 MILIONI PER LA MEDIA ETRURIA. DONATELLA TESEI ESULTA. MA SERVIRANNO O E’ SOLO CAMPAGNA ELETTORALE?
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PERUGIA – Su La Nazione di ieri (10 novembre) è apparsa una dichiarazione della Governatrice umbra Donatella Tesei, che domenica e lunedì prossimi si giocherà la rielezione contro la sfidante Stefania Proietti del centrosinistra allargato. Tesei commenta così la notizia che il Governo, attraverso il Comitato Interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CISPESS) ha stanziato i primi 10 milioni di euro per il primo stralcio dei lavori occorrenti a realizzare la stazione in linea Media Etruria per l’alta Velocità a Creti, nel comune di Cortona.

“Un sogno che si avvera, un passo storico per porrtare l’alta velocità vicino agli umbri”, scrive Tesei che evidentemente è molto soddisfatta e spera che ciò l’aiuti a vincere le elezioni regionali, ma non dice che la stazione AV a Creti sarebbe “vicina agli umbri” più vicini (queli dell’area perugina) non meno di 60 km, mentre gli umbri della stessa area di stazioni AV ne avrebbero una già pronta e funzionante a Chiusi, distante da Perugia zona stadio e ospedale solo 39 km. Parliamo di una stazione che dal 2019 fino al 7 gennaio 2023 aveva una fermata del Frecciarossa, alle 8 di mattina verso sud e alle 21 di sera verso nord. Il che vuol dire che era del tutto funzionale e funzionante senza spendere un euro.  E non dice Donatella Tesei che l’ubicazione di Creti per la Media Etruria è in Toscana e il suo omologo Eugenio Giani ha già fatto sapere  che “non si farà nessuna stazione Av senza l’ok della Regione Toscana”. 

I 10 milioni stanziati su decisione del CISPESS fanno parte di un pacchettto più ampio, che riguarda una serie di opere previste per favorire le celebrazioni dell’8°centenario della morte del Santo Patrono d’Italia San Francesco d’Assisi, che si terranno nel 2026. Previsti interventi anche sulla Ferrovia Centrale Umbra e sull’Aeroporto di Sant’Egidio.

Anche a questo proposito fa specie che la governatrice uscente e candidata del centro destra per la Regione Umbria alle elezioni de 17-18 novembre, citi le celebrazioni per gli 800 anni dalla morte di San Francesco  guardando a Creti, quando la stazione esistente di Chiusi-Chianciano Terme può da subito fare da hub turistico per l’evento addirittura mettendo in relazione Perugia, Assisi e una buona parte di Umbria con Siena, città dell’altra patrona d’Italia, Santa Caterina. E poi di certo la stazione in linea a Creti non sarà comunque pronta per il 2026…

E’ evidente che Donatella Tesei stia facendo solo campagna elettorale e che il ministero a guida Salvini stia cercando di darle una mano con qualche pacchetto di milioni da sbandierare. Detto questo resta un mistero glorioso (più delle stimmate di San Francesco) come mai l’Umbria punti su Creti, che è un non luogo in mezzo al nulla, senza altre connessioni ferroviarie (e per questo in contrasto con il regolamento europeo che presuppone per le stazioni in linea lo scambio ferro-ferro per i passeggeri, tra linea Av e linea normale) e continui ad ignorare il nodo di Chiusi che dal’Umbria dista solo 300 metri e dai i confini del Comune di Perugia dista 25 km e già oggi dal capoluogo umbro è raggiungibile tramite la SR 220 Pievaiola e la cosiddetta “moianese” in 35-40 minuti. Con qualche miglioria alla “moianese” i km potrebbero diventare 30 e il tempo di percorrenza scendere sotto la mezz’ora.

Nelle ultime settimane, in piena campagna elettorale. il Comitato Opzione Zero che si batte CONTRO la stazione in linea, ovunque sia ubicata e a favore dell’utilizzo e valorizzazione della stazione di Chiusi-Chianciano e di quella di Arezzo (ma potremmo aggiungere anche Orvieto e Orte in direzione sud) ha incontrato vari esponenti politici sia del centro destra che del centro sinistra dell’Umbria.  Tra questi l’assessore ai trasporti e infrastrutture al Comune di Perugia, alcuni parlamentari e consiglieri regionali, alcuni candidati.

Qualcuno di fronte alla documentazione presentata e alle cartine geografiche è “caduto dalle nubi”, scoprendo solo adesso quale è la distanza reale tra Perugia e Chiusi per esempio, mentre pensava che fosse più o meno quella tra Perugia e… Frosinone. Viene da chiedersi dove abbiano vissuto fino ad ora questi assessori, consiglieri e politici, che strade abbiano percorso nelle loro domeniche, su quali libri di geografia abbiano studiato (sono pressoché tutti laureati). Per la verità c’è anche chi, nelle iniziative di campagna elettorale per le regionaloi umbre ha fatto dichiarazioni di intenti rilevanti, tipo quelle sulla ristrutturzione della strada “Moianese”, sul Centro Intermodale Merci interregionale e sulla vecchia idea della “bretella ferroviaria” Tuoro-Castiglione del Lago per collegare Perugia a Chiusi anche via ferrovia, senza dover arrivare a Terontola e poi tornare indietro (5-6 km di linea in area pianeggiante). Ma sulle cose da fare molto dipenderà da come andranno le elezioni, da chi verrà eletto.

Stesso discorso per la Toscana dove si voterà nel 2025.

Scoprire che si stanno già stanziando milioni di euro per fare la Media Etruria a Creti, in mezzo al nulla, senza peraltro sapere se la Regione Toscana darà mai l’ok, quindi senza sapere se quei milioni di euro serviranno a qualcosa oppure no, dovrebbe a nostro avviso indurre il Comitato Opzione Zero, i sindaci della Valdichiana del Trasimeno, della Valnestore, dell’Amiata e della Val d’Orcia ad alzare la voce e il tiro della protesta, magari con azioni di un certo clamore. Se ne è parlato anche all’incontro si venerdì scorso a Città della Pieve con Riccardo Iacona, conduttore della trasmissione “Presa diretta” sui Rai 3. E anche Iacona ha sottolineato che le battaglie sociali e civili ottengono visibilità e raggiungono risultati se fanno clamore e anche un po’ paura a chi tiene in mano il timone…

Intanto, si sa se la fermata del Frecciarossa a Chiusi, cancellata dal 2023, verrà ripristinata con l’orario invernale? Sembrerebbe di no. E anche gli Intercity sono sempre meno. Ci vogliamo incazzare o stiamo a guardare e ad aspettare che passi il primo treno utile, senza sapere se passerà?

M.L.

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