L’UMBRIA SVOLTA A SINISTRA E CHIUDE LA PARENTESI TESEI. SIMONA MELONI VERSO UN ASSESSORATO?
PERUGIA – L’Umbria cambia verso, colore e bandiera. Il cuore verde d’Italia torna ad avere una tonalità più calda e accogliente. L’era Tesei è stata una parentesi che ieri si è chiusa. Alle regionali ha vinto il centro sinistra allargato guidato da Stefania Proietti, sindaca civica di Assisi e presidente della Provincia di Perugia. Due cariche che adesso dovrà lasciare per prendere in mano il timone della Regione. Stefana Proietti ha battuto la governatrice uscente con 182.394 voti pari al 51,13%, contro 164.727 voti pari al 46.17%. Cinque punti e 17.667 voti di differenza. In una regione piccola come l’Umbria non sono proprio un’inezia. Da segnalare però che quasi un elettore su 2 non è andato a votare. L’affluenza si è fermata al 52%. Nel 2019 aveva superato il 64. Dato questo che preoccupa anche chi ha vinto.
Il Centrosinistra elegge dunque in Consiglio regionale 12 consiglieri più la presidente Proietti. Nove sono del Pd, 1 a testa per M5S, Avs e lista Proietti.
Il Centro Destra ne elegge 8 compresa Donatella Tesei: 3 di Fratelli d’Italia, 2 di Forza Italia, 1 della Lega e 1 dela lista Tesei.
Tra gli eletti spiccano i risultati personali di Andrea Romizi, ex sindaco di Perugia, con Forza Italia, il quale ha riportato 10.345 voti personali, e quello di Simona Meloni, capogruppo uscente del Pd, che con 8.196 preferenze è risultata la candidata più votata della coalizione vincente.
“Non ho vinto IO, ha vinto un grande NOI”, così ha esordito la neo presidente Proietti davanti all’austero palazzo Donini, sommersa da una folla festante. Applausi calorosi, liberatori accompagnati da una fragorosa e corale “Bella Ciao”. Dalle finestre del palazzo del Governo Regionale tutte illuminate il saluto degli impiegati, funzionari e addetti vari che l’avevano attesa fin da quando le proiezioni sempre più marcate la davano vincente. Non è mancato l’abbraccio della sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi, che giura a sua volta: “insieme ricostruiremo l’Umbria, la sua sanità, la sua idea di futuro, il suo benessere. Ricostruiremo una comunità regionale solidaristica, inclusiva”. La nuova Presidente dell’Umbria: “Ridaremo fiducia nel futuro a giovani e ai più fragili”. “Ha vinto l’Umbria della civiltà contro chi sputa addosso ai cittadini” (il riferimento al sindaco di Terni Bandecchi, schierato con il destra non è del tutto casuale), ha vinto l’Umbria dell’onestà intellettuale contro i mistificatori. Ha vinto l’Umbria che si riconosce nel Dettato Costituzionale, nei valori della solidarietà, del Diritto. Ricostruiremo la nostra sanità, pubblica e gratuita. Non ci saranno più territori di serie A e di serie B”.
L’umbria torna ad essere una “regione” più verde e più rossa. Torna al suo passato, come del resto anche l’Emilia Romagna, dove ha vinto De Pascale, già sindaco di Ravenna, ha anch’essa ridato fiducia al centro sinistra. Che dove è unito riesce anche a vincere. E questo è un segnale anche alla sinistra cosiddetta radicale, che in Umbria si è presentata con 3 liste diverse e fra tutto (Rizzo, Leonardi e Pasquinelli) che hanno raccolto complessivamente 6.400 voti cioè meno del 2%. Fra i candidati del territorio di confine (Trasimeno, Valnestore e Orvietano) risultano eletti solo Simona Meloni e Cristian Betti ex sindaco di Corciano.
Per il resto nessuno ce l’ha fatta ed entrare a palazzo Donini. L’ex sindacalista Cgil Vasco Cajarelli (Paciano) candidato nella lista “Sanità Pubblica” a sostegno di Stefana Proietti ha ottenuto 929 preferenze, un buon risultato personale, che però non è bastato. Niente da fare anche per Laura Russo (Castiglione del Lago, stessa lista) che non è andata oltre i 271 voti. Giselda Bruni (Panicale) candidata nella lista Proietti ha ottenuto 208 preferenze. La lista Alleanza Verdi Sinistra non ha ripetuto l’exploit delle Europee e si è fermata al 4,28%. Palmiro Giovagnola (Città della Pieve) si è fermato a 333 preferenze, Irene Ponti (Corciano) a 250. Sotto alle aspettative anche Valentino Filippetti, sindaco di Parrano (175). Questo per ciò che riguarda la coalizione di centro sinistra.
Nel centro destra, risulta eletto, insieme al citato Romizi, anche l’ex assessore ai trasporti Melasecche (Lega, 2.502 preferenze). Al palo invece l’ex centrosinistra e ora Forza Italia Andrea Fora (884) e pure la “sempre candidata” Francesca Caproni (Panicale, lista Civici per l’Umbria) che ha racimolato 657 voti personali. Il sindaco di Ficulle, Pierluigi Maravalle (Forza Italia) è rimasto fermo a 174.
Insomma l’usato sicuro non ha trovato troppo consenso. Sono andati decisamente meglio i “giovani leoni”. Va detto però che le liste minori a sostegno di Stefania Proietti hanno apportato il 18,5% alla vittoria. Non poco.
“Si torna respirare aria più salutare” dicono molti in Valnestore e nel Trasimeno. Territori che negli anni sono stati marginalizzati e la destra di governo aveva addirittura ignorato. Viste anche le dichiarazioni fatte in campagna elettorale, alcuni punti del programma del centro sinistra, alcuni temi potrebbero subire un’accelerata e altri una inversione di rotta Intanto il progetto della stazione in linea Medio Etruria a Creti, sponsorizzata da Tesei, Melasecche e Salvini adesso potrebbe finire nel cestino della spazzatura. Dall’altro lato potrebbe riprendere quota la considerazione delle stazioni di Arezzo e Chiusi anche come fermate per l’Alta Velocità, come sostenuto dal Comitato Opzione Zero, da molti sindaci e anche da questo giornale. Potrebbe avere un input decisivo anche la questione dell’adeguamento del collegamento stradale Perugia-Chiusi via Pievaiola e SP 309 Moianese, che consentirebbe di coprire la tratta tra Capoluogo umbro e nodo ferroviario e stradale di Chiusi in meno di mezz’ora. Non è escluso che si torni am parlare anche della “bretella ferroviaria Borghetto di Tuoro-Castiglione del Lago” per avere un collegamento diretto anche su rotaia tra Perugia e Chiusi senza dover arrivare a Terontola e poi tornare indietro.
“La Val Nestore si libera dell’assessore Melasecche, colui che quel nome associato a quello di Chiusi, non li voleva sentire nemmeno nominare” dicono esponenti del Pd della zona. Per dirla con l’On. Verini, “si tratta di un benefico effetto collaterale del voto”. Adesso, con il grande risultato personale del tandem Simona Meloni-Cristian Betti, la prima della Valnestore e l’altro di Corciano, uno dei due, con maggiori chances per Meloni, avrà probabilmente un assessorato. Magari proprio quello alle infrastrrutture. Per il Trasimeno e aree limitrofe possono aprirsi opportunità nuove e mai viste. Ma queste sono cose che vedremo più avanti, come si vedrà più avanti qualche resa dei conti soprattutto tra gli sconfitti. Adesso per il centro sinistra, finalmente largo e meno litigioso, è il momento della festa, delle strette di mano, degli abbracci. Per il segretario del Pd Tommaso Bori, che in pochi mesi ha incassato prima la vittoria alla comunali di Perugia con Vittoria Ferdinandi e ora quella alle regionali con Stefania Proietti, un doppio successo che ne conferma la leadership e potrebbe aprirgli le porte ad una candidatura al Parlamento.
Renato Casaioli e Marco Lorenzoni
Quando sono stato al seggio, la prima cosa che ho notato è stata la poca gente, impressione poi confermata dal 48% di astenuti, e praticamente quasi nessun giovane, segno evidente dell’ incapacità della politica di coinvolgerli. Di far loro comprendere che le persone elette che poi si insediano nei palazzi sembrano lontane, ma dentro quei palazzi prendono decisioni che li riguardano. Sull’ esito, che fino a non molto tempo fa sembrava impossibile, hanno pesato varie circostanze a sfavore della coalizione di centrodestra : in primis, seppur da governatore uscente, il nome Tesei appariva un pò logoro (e poi c’è stata anche quella storia dell’ azienda di tartufi…) si sarebbe dovuto puntare su un volto nuovo quale Andrea Romizi, che da sindaco di Perugia anche a detta degli avversari ha ben figurato, poi verosimilmente non ha giovato l’ aver imbarcato soggetti impresentabili alla Bandecchi, ma soprattutto la giunta uscente, dopo un inizio discreto, ha pagato per il suo immobilismo. Eppure il campanello d’ allarme era suonato forte e chiaro, con le comunali a Perugia.
Dall’ analisi del voto emerge in particolare che è stata bocciata sonoramente nel comprensorio del Trasimeno, con l’ eccezione di Passignano : troppo poco presentarsi a un mese dal voto con il commissario straordinario per l’ emergenza e il rispolvero dell’ adduzione dal Mondedoglio, dopo 5 anni di totale abbandono e scomparsa dall’ agenda dei problemi del lago. Non che le giunte precedenti in passato avessero fatto tanto di più, ma intanto questi 5 anni c’erano loro. Stesso discorso sulla sanità, i cui problemi esistevano da prima, con tanto di scandalo della giunta Marini, ma su cui è stato fatto ben poco per rimediare.
Ora vediamo quali saranno le prossime mosse, per quel che riguarda i temi più vicini a noi : la Meloni (intendo Simona) si era spesa riguardo al lago, facendo anche autocritica per l’ operato (inesistente) delle giunte precedenti, sui collegamenti stradali e ferroviari con Chiusi, lo scopriremo solo…vivendo. Ma quasi di certo, almeno quello, finirà in soffitta l’ idea della stazione in linea.
Peccato abbino cantato bella ciao, canzone che non gli appartiene e non li rappresenta, in nessun modo. Una accozzaglia di falsi comunisti, con a capo il PD, partito dello sfascio dei veri valori di sistra.
Rispettiamo il risultato delle elezioni ” democratiche ” . Il popolo è SOVRANO!
IN Umbria c’è stata un affluenza del 53% degli aventi diritto al voto.
Di questo 53%,il 51% ha votato per la sinistra che ha vinto ! Risultato inoppugnabile : il 26%,scarso degli elettori, ha mandato in regione la sinistra !
Praticamente un governo di minoranze ,tra ambo i lati !
Preoccupante sarà l’ accozzaglia che governerà !
PD, verdi di BONELLI che,finiranno per distruggere il ” verde ” in umbria, e poi, cosa più preoccupante, gli INUTILI 3 o 4 grillini, con poche idee ma,confuse !
Speriamo bene !
Si ritorna al più torbido passato !!
Non parliamo di vittoria delle sinistre ! Non è un punto di partenza !
Non è una vittoria della Schlein, di suo non ha messo nulla !
Come al solito : il marito che si taglia le palle per far dispetto alla moglie !
Perfetta ananasi, una accozzaglia, preoccupante!
sig,. Fuccello, siamo stati costretti a “cestinare” un suo commento ad altro articolo, in quanto contenente frasi offensive, passibili di denuncia penale nei Suoi confronti e nei confronti del giornale. La invitiamo pertanto a commentare usando linguaggio corretto e “continente”, senza debordare e senza confondere la denigrazione con la critica politica.
A mio modesto parere Stefania Proietti ha vinto con merito. Ha mostrato capacità da sindaca di Assisi e un prestigioso passato di impegno accademico: una laurea in ingegneria meccanica, un dottorato di ricerca in ingegneria industriale, decine di pubblicazioni in riviste scientifiche internazionali su temi riguardanti produzione energetica e ambiente. Questa parte del suo curriculum fa ragionevolmente prevedere un impegno per la transizione ecologica
.I partiti della coalizione hanno chiesto la candidatura a lei che non è iscritta ad alcun partito dimostrando finalmente realismo enfatizzando le scelte su cui c’era convergenza (sanità) e realismo per il superamento delle divergenze.
Un ottima scelta Stefania Proietti ed una buona notizia il Cambio di Giunta Regionale. Chi come me vive in Umbria ed ha subito il completo sfascio dell’assistenza Sanitaria (non esiste un medico che non sia disperato per le disfunzioni del Sistema Sanitario Regionale), l’abbandono della Scuola Pubblica e di un Territorio sofferente per un rifiuto di presa di coscienza di un drammatico cambiamento climatico (vedi Lago Trasimeno), non può che gioire per la caduta di questa Giunta.
La nuova Giunta dovrà affrontare una situazione critica ed impegnativa, ma credo che all’interno dei nuovi eletti esistano competenze, conoscenze legate al territorio e passione.
Da cittadino non posso che augurare un buon lavoro
Roberto Pacchieri , in quattro anni non è che si possono rimediare tutti i problemi fatti dalle ammistrazioni precedenti !
Il problema ” Trasimeno ” non è un problema odierno !
Il problema sanità è dovuto ai provvedimenti dei governi nazionali precedenti ! I medici sono diventati,in tutte le regioni,degli impiegati ” scrivi ricette ” ! Sono pochissimi i medici che ti ascoltano e che ” hanno tempo ” per visitarti! Non parliamo dei ” devastatori verdi ” ! Guardi,con le loro teorie ,come hanno ridotto i laghi di Chiusi e Montepulciano !
Voglio ricordare a tutti che la sinistra ,in Umbria, ha governato per settant’ anni …..purtroppo !
Certo non hanno fatto nulla per colpa di Prodi, poi Draghi, poi i verdi, i cinghiali , c’era traffico , hanno chiuso la strada… LE CAVALLETTE…….
Signor Pacchieri ,la metta come gli pare !
La sinistra ha fatto quello che ha potuto in settant’anni !
DI tempo ne ha avuto quanto ne ha voluto !
DI disastri ne ha fatti quanti ne ha potuti!….compresa la situazione disastrosa del lago Trasimeno !
Vediamo ora,tra verdi e grullini, in quanti ” giorni ” metteranno tutto a posto !
IN Emilia Romagna, Schlein e BONACCINI, con 240.000.000 € ,messi a disposizione per gli eventi alluvionali, sono stati capaci di mandare sott’ acqua,due volte ,in tre mesi ,interi paesi ! L’ affluenza alle urne lo ha dimostrato !
Lo slogan,” NON mi importa un fico di essere in……to da un governo amico “,è sempre di moda nella sinistra !
Contenti loro …..