L’ARTE E IL PALLONE. GLI ARTISTI E GLI ARTIGIANI IN CAMPO E IN… GALLERIA.

martedì 12th, novembre 2024 / 16:03
L’ARTE E IL PALLONE. GLI ARTISTI E GLI ARTIGIANI IN CAMPO E IN… GALLERIA.
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Esistono infiniti metodi personali per produrre un’opera d’arte, eppure soltanto due percorsi vengono universalmente riconosciuti da ogni artista di qualsiasi epoca: ci sono coloro che si affidano totalmente alla natura ed alla grandiosità degli elementi che compongono la vita, e non fanno altro che ritrarre quello che esiste già intorno a noi, attribuendo alla bellezza di quello che ci circonda ogni volta un taglio particolare, uno sguardo personale, una lettura visionaria. Appartiene a questo primo gruppo Guido Fei, artigiano del legno.
Le sue sculture nascono sempre da quello che il tempo, il caso e gli eventi atmosferici hanno provocato nei tronchi, e le storie che quel materiale vivo racconta si intrecciano con la sua storia personale. La crudeltà, il fascino, la resilienza delle piante secolari che in qualche modo diventano un ritratto plastico, una scultura appunto, delle faccende umane.
Oppure ci sono quelli che raccolgono emozioni, informazioni ed un enorme numero di impressioni momentanee e poi tolgono. E tolgono. Gli artisti che tendono a ridurre; vogliono arrivare al succo della questione, all’anima dei concetti. Vogliono sfrondare il superfluo dell’apparire per giungere alla sostanza dell’essere. Questo fa Giulio Pellegrini con le sue creazioni in metallo. ChinadiFerro si fa chiamare da artista: prende le sue opere o il lavoro di altri e lo riduce ad un anima metallica che somiglia ad un disegno in bianco e nero, ma che in realtà è qualcosa di più solido,più tagliente,diverso. Le sue creazioni non sono delle semplici riproduzioni di foto o fumetti, sono l’essenza stessa di quella persona o di quel personaggio. Hanno esposto entrambi a Montepulciano, e probabilmente ancora lì potete trovare lassù. In ogni caso basta avere Instagram per conoscerli un po’ meglio. Non ero lì per le mostre devo essere sincero, pensavo semplicemente di andare a vedere Poliziana – Rosia, mi è andata meglio così: un po’ di arte prima e un po’ dopo, allo Stadio Bonelli di Montepulciano. Due squadre costruite così, con la sapienza artigiana: la Poliziana è stata progettata per sottrazione, con grande competenza il DS Gino Maresca, ha scelto pochissimi veterani nei ruoli chiave ed una notevole compagnia di giovani promesse, provenienti direttamente dal florido vivaio biancorosso. Tutto affidato nelle mani del giovane Mister Piccirillo, simbolo anch’egli di una bella continuità fra Settore Giovanile e Prima Squadra. Una compagine costruita per fare un buon calcio, giovane e brillante. Una squadra che alle porte della nonna di Campionato è in testa alla Classifica. Al Bonelli, arriva il Rosia: una delle grandi pretendenti alla vittoria finale della Seconda Categoria. Sotto la guida dell’esperto Mister Pacini, la società senese ha messo una vera e propria Ferrari. L’undici titolare è praticamente perfetto e studiato nei minimi dettagli per solidità e qualità, non ha punti deboli, forse nel mercato di Dicembre bisognerà dotarsi di un paio di alternative offensive per sfidare fino in fondo la Fontebelverde in vetta alla classifica. E intanto però c’è da superare la Poliziana, perché il Rosia è secondo in classifica ed insegue a tre punti di distanza. Ma la realtà come spesso avviene non è quella che ti aspetteresti con i pronostici della vigilia. E infatti finisce 1 a 1 e tutte le velleità di gloria sono rimandate, ci sarà tempo questo inverno per tentare la fuga in testa, per ora comanda la Poliziana. La partita è molto piacevole ed è ben giocata. Chiaramente la Poliziana agisce di rimessa, ma lo fa con intelligenza sfruttando le caratteristiche atletiche dei propri ragazzi. Il Rosia preme e spinge, anche con qualità, ma complice un azione un po’ rocambolesca dei locali non riesce a mantenere il vantaggio acquisito, e nonostante lo sforzo profuso, non riesce nemmeno a riportarsi più avanti nel punteggio. Un match equilibrato che ha mostrato come si possa fare bene calcio in tanti modi diversi e che ci ha fatto vedere due squadre che rimarranno sicure protagoniste di questo bellissimo campionato.

Giocatori Top Poliziana

Alessandro Abram: in mezzo alla difesa spadroneggia ed imposta, di lotta e di governo.

Ramiro Santoro: il giovane estremo difensore sudamericano guida i locali come un veterano, portiere di altra categoria.

Giocatori Top Rosia

Fallaci: calamita buona parte dei palloni che gravitano in zona centrale, prezioso

Rustici e Foresta: è vero che il Rosia è una squadra piena di giocatori esperti e di ottimo valore tecnico, ma loro due si distinguono per un’intensità mostruosa lungo tutti i novanta minuti di gioco. Padroni assoluti della partita.

Nota di merito al “Greppo Stile” i rumorosi irriducibili giunti al Bonelli per sostenere ovunque il Rosia: in questo pomeriggio altissimo di gallerie artistiche e aperitivi radical chic, mi riportano alla fatica ed alla passione dei campi polverosi, mi riportano dove stiamo, in Seconda Categoria. Grazie.

Francesco Ferretti

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