LA STORIA DI JOSEPH IL POLACCO SALE AL NORD: IL 17 REPLICA A NOVARA E IL 22 A MILANO
CHIUSI – Così come il fronte, nel ’44, dopo essersi fermato per una decina di giorni nella zona tra Città della Pieve, Cetona, Sarteano Chiusi, Castiglione del Lago, cittadine liberate una dopo l’altra tra il 19 e la fine di giugno, poi continuò ad avanzare verso nord, anche il reading “Lo Straniero” che racconta la vicenda amara, dolorosa e controversa del polacco Joseph Klucine, soldato della Wermacht, poi disertore e partigiano sul Monte Cetona, finita malissimo, dopo 10 repliche nel territorio a cavallo tra Toscana e Umbria si sposta adesso oltre la linea gotica e comincia un nuovo viaggio nel nord Italia. Quando nel giugno scorso come primapagina lo presentammo in occasione delle celebrazoni dell’80esimo anniversario della Liberazione di Chiusi e della zona, non pensavamo minimamente ad una eventualità del genere. L’obiettivo era di farlo in tutti i comuni interessati dalla vicenda e sostanzialmente ci siamo riusciti. Di salire fino al settentrione, come dicevano i lavoratori che anvano acercare un lavoro e una vita migliore in Piemonte o in Lombardia, non lo avevamo previsto. E invece Joseph Klucine detto Il Polacco continuerà a girovagare insieme a noi. Due nuove repliche sono infatti previste in questo mese di novembre. Entrambe in Alta Italia, dove l’80esimo dela Liberazione cadrà nel 2025. Perché lassù la Resistenza è durata quasi un anno in più. Ebbene le due repliche (n.11 e n.12) saranno nell’ordine domenica 17 a Novara, circolo Arci Fratellanza, via Monte San Gabriele 15 (ore 17,00) . E venerdì 22 a Milano, Circolo Arci Corvetto, via Oglio 21. Stavolta alle ore 21,00.
I due performers Alessandro Lanzani (voce narrante) e Dario Perini (accompagnamento musicale) giocheranno in casa e ci terranno a fare bella figura. Ce la metteranno tutta come sempre hanno fatto fin qui. Bello vedere che anche al nord, come è successo in Valdichiana e dintorni, l’evento avrà il supporto di varie Associazioni, da Arci ad Anpi, dalla Cgil a Italia-Cuba, da Memoria Antifascista all’Associazione amici e familiari di Fausto e Iaio. In alcuni casi si tratta di circoli attivi e “resistenti” non solo per il fatto che cercano di mantenere viva la memoria, ma anche perché “resistono” nel vero senso della parola al pensiero unico, all’imbarbarimento della vita sociale e civile, svolgono la funzione di presìdi culturali sul territorio. Qualcuno anche nel nome evoca antichi sentimenti solidaristici (“Fratellanza“) che nel mondo attuale spesso non trovano cittadinanza.
Come abbiamo scritto più volte in questi mesi, la vicenda di Joseph Klucine detto il Polacco, è una storia locale, che coinvolse i partigiani della Brigata Si.Mar che operava sul Monte Cetona e in Val d’Orcia, tra il sud senese e l’orvietano, ma per le ragioni, le modalità e l’epilogo che ebbe, avrebbe potuto succedere ovunque. Anche a Novara o a Milano, nell’Appennino modenese o in Val d’Ossola. Per molti versi è una storia universale, e – sebbene sia successa 80 anni fa – anche molto attuale. Perchè anche oggi ci sono guerre in corso alle porte dell’Europa, in Ucraina e in medio Oriente. E non sono le sole. Anche oggi la guerra si presenta, come allora, con la solita ferocia e la solita assurdità. Inutile dire ci ci farà piacere portare Lo Straniero a Novara e a Milano. E ci farà piacere ascoltare gli interventi e i saluti di esponenti del sindacato e delle varie associazioni citate. Noi possiamo solo promettere di fare il possibile perché le due serate riescano al meglio e la storia di Joseph il polacco emozioni anche il pubblico piemontese e lombardo. E naturalmente ringraziamo fin d’ora i Circoli che ospiteranno il reading e tutti coloro che si sono messi a disposizione per sostenere l’evento e per dare una mano a presentarlo lontano da casa, dove non avremmo mai pensato di arrivare…
m.l.
Faremo del nostro meglio