“LA BOMBA”: EMOZIONI FORTI ALLA CASA DEL POPOLO DI MOIANO. GRAN BELLA SERATA
MOIANO – E’ andata. Ed è andata bene. Molto bene. Radunare più di 120 persone in una Casa del Popolo ad ascoltare una storia di 50 anni fa, non è cosa da poco. E’ vero che la storia che si raccontava riguardava proprio quella Casa del Popolo. Insomma eravamo lì, con i piedi nel piatto. Nel luogo del delitto. Ma 50 anni, 7 mesi e 6 giorni non sono noccioline. Sono un tempo lungo. Può anche annacquare i ricordi, la percezione dei fatti. Il rischio di fare una serata per “combattenti e reduci” avanti con l’età era piuttosto alto. E quando si tratta di rievocazioni è sempre dietro l’angolo. Ma questo – forse – siamo riusciti ad evitarlo.
Ci siamo arrivati sul filo di lana o quasi, perché fra 30 giorni il 2024, anno del 50enario di quella bomba che squassò la Casa del Popolo di Moiano il 23 aprile del ’74 e cambiò la vita di una generazione, finisce. Nel 2025 saremmo arrivati lunghi… le ricorrenze tonde hanno una forza emotiva maggiore, perché la scansione del tempo è più semplice. Più immediata. Ce l’abbiamo fatta a raccontarla, questa storia, entro il 2024. Sul fondale del palco c’era uno striscione con un grande numero 50, messo lì a sottolineare, appunto, la ricorrenza. Qualcuno commentando l’evento ha scritto “una serata bella e necessaria”. Per noi era necessaria. Doverosa.
Come primapagina ringraziamo l’Arci Moiano e la Fondazione Pietro Conti Umbria per aver voluto celebrare e ricordare quel fatto terribile del ’74, con il nostro reading “La bomba. Quando eravamo bianchi, rossi e… neri”.
E ringraziamo anche tutti i presenti, dal sindaco di Città della Pieve Fausto Risini al senatore Walter Verini, dal neo consigliere regionale umbro Cristian Betti, al presidente della Fondazione Conti, Patumi, ai tanti ex sindaci pievesi (Fonti, Giovagnola, Fallarino) ai segretari di partito, ai consiglieri comunali di ieri e di oggi sia della zona del Trasimeno che della vicina Valdichiana senese, al professor Andrea Possieri, moianese, ex collaboratore del nostro giornale e storico dell’Università di Perugia, ma anche le tante facce, certamente invecchiate, che in quei giorni di aprile del ’74 erano lì davanti alle macerie causate dall’esplosione e poi alla manifestazione che seguì l’attentato; i militanti comunisti che facevano le “ronde armate”; i ragazzi che in quegli anni diedero voce ad una delle prime radio libere della zona e la prima radio non commerciale e decisamente “connotata a sinistra”, che aveva sede proprio nella soffitta della casa del popolo di Moiano (e che però il Pci chiuse in malo modo): Radio Trasimeno. Ma un ringraziamento particolare lo vogliamo fare a quelle persone che forse non avevano mai messo piede in una casa del popolo, che non lo avrebbero mai fatto, se non per venire – come è accaduto ieri sera – ad ascoltare una storia e la colonna sonora di quella storia (e di quegli anni).
Il nostro narratore Alessandro Lanzani ormai è collaudato. Queste cose le racconta con una forza e e una passione rara, perché sa di cosa si parla, è egli stesso parte delle storie che racconta. In questo senso è qualcosa di diverso da un attore. Igor Abbas è un chitarrista eccelso, un grande professionista e lo ha accompagnato, supportato, indirizzato con le note graffianti e acide del rock anni ’70, appositamemnte riarrangiate: Pink Floyd, Led Zeppelin, Jimi Hendrix, Lynyrd Skynyrd, Creedence, Pfm. Facile con certa roba in sottofondo entrare subito nel clima del periodo, nel cuore della scena…
Moiano, insomma ha risposto alla grande. Segno che quella comunità non vuole dimenticare. E non dimentica. Ma ieri sera alla Casa del Popolo di Moiano non c’erano solo moianesi. C’erano tanti castiglionesi, tanti chiusini, ma anche persone venute da Chianciano, da Cetona, da Sarteano, da Tavernelle e Panicale… Una cosa vale la pena sottolineare: luoghi e strutture come la sala della Casa del Popolo di Moiano sono un patrimonio inestimabile. Non solo perché sono luoghi di aggregazione dove si può fare teatro, danza, ginnastica e anche attività sociale, dai compleanni alle feste paesane, ma sono luoghi accessibili, meno impegnativi di un teatro. Ce ne vorrebbe almeno uno per paese di luoghi del genere. E laddove ci sono dovrebbero funzionare almeno 200 giorni l’anno…
Quanto alla “Bomba” e alla lettura che abbiamo proposto, non sta a noi dare giudizi. Ci è sembrato che il pubblico abbia apprezzato. Soprattutto i passaggi più… critici. Quello sui ragazzi di destra che morivano come i loro coetanei di sinistra ed erano solo l’altra faccia della stessa medaglia, vittime sarificali anche loro sull’altare della strategia della tensione e di chi ordiva colpi di stato militari e stragi nelle piazze e sui treni. Quello sulle Brigate Rosse e sui brigatisti che facevano parte del “nostro album di famiglia”; quello sui “teoremi” che portarono in carcere persone che non c’entravano niente…
Ma sono stati apprezzati anche i passaggi più leggeri, quelli in cui si prende un po’ per il culo una generazione che all’epoca si prendeva molto sul serio e che però – al di là della battute e delle situzioni comiche – si ritrovò i mezzo ad una bufera pericolosa e rischiò di esserne travolta.
A Moiano eravamo, come già detto, nel luogo del delitto, facile suscitare emotività parlando di una bomba che solo per un caso non fece una strage e i cui segni son ancora visibili lì, appena dietro la parete… Non sappiamo, al momento, se faremo altre repliche de La Bomba. Visto come è andata la “prima”, non lo possiamo escludere. Diciamo che se a qualcuno interessa farsi raccontare questa storia, ne possiamo parlare.
m.l.
Si è riempito una casa del popolo parlando del popolo che riempiva la casa del popolo . Non male.
e di quelli che le case del popolo le facevano saltare in aria…
……..poi ci sono quelli che,davano fuoco alle case dove morirono i fratelli Mattei !
MA, come dicono a sinistra i professori,: uccidere un fascista è cosa giusta !
Certo, si parla anche di quelli nello spettacolo. E non per dare ragione
achi ammazzò i Mattei o Sergio Ramelli. Niccolò hai perso un’occasione…
No ! Direttore non ho perso un occasione per stare zitto ! Ho sfruttato l’ occasione per ricordare i nomi di due ragazzi che non avevano fatto nulla ! Avevano,soltanto, ” la colpa ” di essere figli di un appartenete al MSI !
Quello di Ramelli fu un omicidio preterintenzionale ! Uno degli assassini è diventato primario al Niguarda. Furono condanne irrisorie ! Pochi anni e poi ,Liberi !
Hai perso l’occasione per sentirla raccontare davanti a 150 persone in una casa del popolo, la storia di Ramelli e dei Mattei e dei ragazzi di destra che cadevano come quelli di sinistra… vittime della setssa strategia…
Niccolò, sai quanti estremisti di destra che hanno compiuto efferati delitti sono ancora liberi e sono stati al tempo liberi di girovagare per il mondo protetti e mantenuti da regimi spagnoli e sudamericani ed anche da altri centri eversivi dei servizi segreti e massonerie relative ? A dozzine ! Non voglio fare contrapposizione destra-sinistra, o meglio estrema destra ed estrema sinistra e tant’ ancormeno per come possa pensare chi si definisce ”libero pensatore” con la collocazione nel mezzo fra destra e sinistra che ha sfruttato questo proverbio latino per più di 70 anni penetrato profondamente nelle coscenze degli italioti beoti e depoliticizzati che votavano guardando esclusivamente al loro interesse: ”in medium stat virtus” a barba della maggioranza del popolo bue impaurito dal comunismo ma allo stesso tempo obbediente ai dettami delle leggi economiche dettate dalla maggioranza di tale popolo votante e tenuto incollato ai concetti della democrazia da parte di chi gli conveniva, fruitori del patti atlantici ,sedicenti democratici ma ferocemente antisocialisti che quando potevano al fine di consolidare i loro governi si alleavano anche corrompendo a sinistra ? Da cosa è scaturita la grande attrazione del Berlusconisno se non da queste masse di popolo votato all’osservanza dell’aziendalismo individualista e tenuto osservante dalle sue TV ed anche da quelle di stato ? Ti ricordo che quando c’è stato il pericolo che il PCI si alleasse con la DC qualcuno sia scomparso e credi proprio che i servizi segreti italiani penetrati da quelli a stelle e strisce non abbiano realizzato nulla dei loro programmi ? Altro che Ramelli ed appartenenti popolar-sociali all’MSI….qui si trattava di cose più alte e grosse, cose che venivano anche da prima dell’immediato dopo-guerra mentre ti ricordo che l’italia è stata terra di dipendenza diretta dei servizi stranieri,delle massonerie, del fascismo celato dentro i partiti dell’arco costituzionale. E’ una storia lunga Niccolò, dove certamente le vittime ci sono state da ambo le parti, soprattutto vittime del popolo con credenze politiche anche opposte ma la questione era quella cheb l’Italia ospitasse il più grande partito comunista dell’europa che se avesse potuto lo sapevano pur bene anche gli stessi democristiani che non avrebbe fatto cadere l’italia nell’orbita sovietica ma avrebbe cercato di realizzare un socialismo vero dando spazio a tutti e non un socialismo infido ed ipocrita legato alle mafie politiche di oltre oceano e da queste pagato.La genuflessione è stata messa subito in atto soprattutto da coloro che erano impauriti e terrorizzati dall’URSS in primis il Vaticano conni suoi diretti rappresentanti nel governo della nazione e che ha fatto e disfatto ogni riforma che tornava comodo(basti vedere la tipologia solo della pubblicità della Spes che parla da sola alle masse ignoranti del dopoguerra uscite dal fascismo per non farle diventare di colore che ricordasse il rosso ).Allora siccome da ambo le parti si tuona contro gli estremismi mi spieghi perchè non scatta nel cervello delle persone e dei cittadini la convinzione che culturalmente all’italia non sia invece stata imposta una vera e reale indipendenza e conseguentemente quindi tale ”dipendenza” sia stata mantenuta in essere dai governi di centristi e di centro destra e centro sinistra cercando sempre di isolare chi era portatore di elementi nuovi nella democrazia ? ”L’esame del sangue” veniva fatto tutti i giorni a quella sinistra nelle aule del parlamento per vedere se fosse stata atta a governare mentre nello stesso tempo ci si alleava con partiti che erano più sensibili alla corruzione dei loro ideali ?
Lasciamo perdere Niccolò, è acqua passata, ma come vedi i problemi non soluti si riaccendono ancor oggi che la sinistra non esiste e purtuttavia in TV e nei giornali si parla di sinistra confrontandola alla destra e tale sinistra è così perchè non ha fatto tesoro delle lezioni che ha dovuto subire.L’ha detto anche stasera Cacciari in TV intervistato dala Gruber sulla rete 7 che tale status attuale la ”sedicente sinistra”se lo sia meritato ampiamente nel senso che ” chi è causa del proprio mal pianga se stesso”. E difatti come vedi piange ma non trova nessun verso di fare autocritica e neppure le interessa. Poi si lamentano se i poveri che una volta la seguivano oggi vadano a destra…..la storia è storia Niccolò, ma chi si dimentica il passato è destinato a riviverlo anche se non si chiami più fascismo ma anche se si chiama miseria, disperazione, povertà e perdita di posti di lavoro,di rivolte sociali che poi hanno portato sempre alle tragedie finali della guerra.E la guerra è l’unica panacea per la quale e con la quale si reggono i sistemi sia autocratici sia quelli che falsamente si dicono democratici ma tutti i loro cittadini obbediscono nella maggioranza agli stessi imput che ricevono dai rispettivi sistemi che si fanno la guerra fra loro.Questa è la realtà purtroppo e la cosa tragica è quella che la gente di ambedue gli schieramenti ancora crede e spera che prevalga la razionalità in un mondo che adesso è dominato e governato solo dalla creatura del sistema vigente che molti dicono che si chiami ”denaro” e quando all’orizzonte non c’è un altra alternativa che si possa pensare di costruire.Tempi duri ci attendono !
Carocarlo, per quelli di sinistra la strada era CORTA! Bastava raggiungere la Francia ! Infatti li si rifugiò il FIOR fiore della DELINQUENZA di sinistra ! E ancora ci sono li personaggi liberi e beati !
Uno fu riportato in Italia da Marco Pannella che lo fece eleggere nelle sue liste ! Gli altri sono rientrati ,IMPUNITI, È ora vanno a fare i ” comizi ” nelle università italiane !
Hai detto bene , METTIAMOCI una pietra sopra !
Non voglio polemizzare perché, dovrei scrivere un poema da far impallidire qualsiasi scrittore !!
Roba passata !
Nessuno si ricorda che,qui vicino a noi, fu ucciso un ragazzo,che poi è il fratello di un nostro comune amico ! Fu un delitto politico !!
…. che poi é il fratello della moglie…….