5 NOVEMBRE, INIZIATIVA CGIL A SAN CASCIANO BAGNI: “RI-PUBBLICIZZIAMO I SERVIZI SOCIO SANITARI!”
SAN CASCIANO BAGNI – In Umbria si vota per le regionali il 17 e 18 novembre e uno dei temi roventi della campagna elettorale è senza dubbio quello della sanità, maggiore voce di spesa nel bilancio regionale e problema molto sentito dalle famiglie e dai cittadini. Il centro sinistra che sfida la governatrice uscente Tesei punta molto su parole d’ordine come “ri-pubblicizzazione” ovvero sulla tutela e potenziamento della sanità pubblica rispetto alla privatizzazione dei servizi, sul riavvicinamento dei servizi stessi al cittadino, oggi costretto a fare anche 100 km per una ecografia o una visita spcialistica e magari anche ad aspettare sei mesi… E questo significa ripotenziare la rete della sanità territoriale, praticamente smantellata e ridotta ai minimi termini. C’è chi nel centro sinistra umbro, anche tra i candidati alle regionali, ammette che lo smantellamento e la privatizzazione strisciante non è cominciato con la giunta Tesei nel 2019, ma molto prima quando governava il centro sinistra. E n questo c’è una buona dose di autocritica, che è merce rara nella politica attuale.
Ma il tema sanità, intesa come servizi territoriali, non rigarda solo l’Umbria. Anche nella Valdichiana senese, che non è interessata dal voto regionale, la questione è sul tappeto. Perché anche sul versante toscano della “terra di mezzo” le cose, evidentemente, non vanno come dovrebbero andare e di criticità ce ne sono parecchie. Curarsi e ricevere una risposta sanitaria adeguata, in tempi accettabili e in un raggio territoriale sostenibile, anche nel sud senese è diventato un “terno al lotto”. Soprattutto nelle areee più interne e disagiate, quelle più lontane dai centri ospedalieri. Se ne parlerà domani, martedì 5 novembre a San Casciano Bagni, Teatro dei Georgofili Accalorati, a partire dalle ore 14,30 in un incontro promosso dalla Cgil.
La scelta di San Casciano non è causale, perché si tratta, appunto di uno dei comuni più distanti e disagiati rispetto all’ospedale di zona (Nottola) e anche di uno dei più sguarniti di servizi territoriali. Interverranno la sindaca e presidente della Provincia Agnese Carletti, la segretaria della CGIL senese Alice D’Ercole, la coordonatrice per la zona Valdichiana Daniela Spiganti; poi Michele Angiolini, sindaco di Montepulciano e presidente della Società della Salute Amiata-Valdorcia e Valdichiana senese; Simone Bezzini, assessore regionale alla sanità; Daniela Cappelli, segretaria generale Spi Cgil Siena; Pasquale D’Onofrio segretario FP Cgil medici e dirigenti SSN Toscana; Maurizio Brotini, presidente di Ires Toscana.
Si parlerà si assistenza domiciliare, di Rsa, di poliambulatori, di liste di attesa, di strutture di primo soccorso e naturalmente anche di risposta sanitaria presso le strutture ospedaliere. A questo proposito va detto che anche queste ultime da una decina d’anni a questa parte sono state sistematicamente falcidiate e hanno subito riduzioni di servizi e di personale sia medico che paramedico. E non è infrequente che un cttadino che si rivolge all’ospedale di Nottola, per esempio, venga poi dirottato per alcune prestazioni ad Abbadia S.S., a Siena, a Poggibonsi, ad Arezzo o addirittura a Grosseto, con tempi di attesa non sempre consoni alle esigenze.
Titolo dell’iniziativa “Ri-publicizzare i servizi socio sanitari nella Valdichiana senese”, il che significa, implicitamente, che i servizi anche in Valdichiana sono stati un larga misura privatizzati, secondo una pratica strisciante che ha via via tagliato e impoverito la sanità pubblica nei territori, costringendo i cittadini a rivolgersi a strutture private, ovviamente mettendo mano al portafogli. Positivo che una organizzazione radicata e forte come la CGIL si ponga il problema e lo porti in discussione in sede pubblica, con una attenzione particolate alle aree più periferiche e disagiate. Quando si parla di sanità e di risposta sanitaria non ci possono essere cittadini di serie A e cittadini di serie B. L’articolo 32 della Costituzione su questo parla chiaro.
Nella foto (Centritalia news) la casa della salute a Chiusi Scalo.