CHIUSI, CHI AL POSTO DI DEL RE IN CONSIGLIO COMUNALE? SONNINI RISCHIA DI FINIRE IN MINORANZA
CHIUSI- La scomparsa improvvisa e prematura di Claudio Del Re non lascia solo un vuoto incolmabile nel cuore di familiari, parenti e amici, ma apre anche un problema politico. Del Re era infatti il capogruppo di maggioranza in Consiglio Comunale. E la maggioranza, con l’uscita e il “passo di lato” dei Podemos di due anni fa, aveva un solo voto in più delle opposizioni e Possiamo: 7-6.
La coalizione che vinse le comunali nel 2021 come è noto si è sfaldata e dissolta nel giro di 12 mesi: prima i socialisti, poi i podemos, infine anche i 5 Stelle si sono chiamati fuori uno dopo l’altro, lasciando di fatto il Pd da solo, con l’appoggio, neanche troppo convinto, di Sinistra Civica ed Ecologista che per prima però marcò il proprio “distinguo” con le dimissioni di Marco Nasorri da coordinatore politico della coalizione.
A sostituire Claudio Del Re sarà chiamato il primo dei non eletti della lista che sostenne Sonnini alle elezioni 2021. Si tratta di Lucia Scattoni, avvocato. Se accetterà di subentrare e sedere in consiglio da qui alla fine del mandato nel 2026, nessun problema. Se per una qualsiasi ragione dovesse dare forfait, toccherebbe a Mauro Tosi figura conosciuta, attiva in vari sodalizi cittadini, dalla Pubblica Assistenza alla Filarmonica, alle contrade. Tra i due una sola preferenza di scarto: 111 contro 110. Nel caso di Tosi però il “problema politico” potrebbe emergere, in quanto Tosi fu candidato in quota Psi. Ma adesso il Psi è fuori dalla coalizione di maggioranza. Quindi nell’eventualità di una rinuncia di Lucia Scattoni e di surroga a favore di Mauro Tosi, Sonnini potrebbe trovarsi… in minoranza. Non più 7-6 come adesso, ma 6-7 se Tosi dovesse per disciplina di partito fare anche lui un passo di lato.
Se entrambi (Scattoni e Tosi) dovessero rinunciare, a subentrare sarebbe Ola Gylia o Bruna Cippitelli, quest’ultima però candidata per i 5S che sono usciti anche loro dalla maggioranza, come i Podemos e il Psi.
Ora, né Lucia Scattoni, né Mauro Tosi sembrano dei barricaderi che possano o vogliano far saltare il banco e lasciare Sonnini & C. in un mare di guai. Tutt’altro. Molto probabilmente Lucia Scattoni accetterà la nomina e tutto filerà liscio fino alla conclusione del mandato. Altrettanto probabilmente se la prima dei non eletti dovesse rinunciare, lo stesso Tosi non si metterà di traverso o a fare le bizze. Non è nel suo stile. Sempre che il Psi non gli chieda espressamente, per coerenza di partito, un passo di lato. In tal caso qualche intoppo potrebbe sorgere. Ma parliamo di un’ipotesi subordinata. E piuttosto labile.
Detto questo resta aperto il nodo “capogruppo”. Claudio De Re, come abbiamo scritto più volte su queste colonne, era l’uomo di esperienza, la figura di riferimento, il trait d’union tra amministrazione, gruppo consiliare e partito e anche il trait d’union tra il partito di oggi e quello di prima… Veniva da lontano, aveva attraversato tutta la “mutazione” dal Pci al Pds, dai Ds al Pd, era uno della vecchia guardia al servizio della nuova. Adesso che Del Re non c’è più, nel gruppo consiliare di maggioranza una figura del genere manca. Sonnini perde un punto di appoggio. Una stampella sicura.
Al momento il nome più “papabile” per il ruolo è quello di Sonia Nasorri. Staremo a vedere.
Nella foto: il sindaco Sonnini con Claudio del Re in barca al lago…
Non capisco perché ci dovrebbero essere questa serie di rinunce. Lucia Scattoni (nessuna parentela con il sottoscritto) ha negli ultimi anni maturato una grande conoscenza del mondo della immigrazione per aver curato moltissime pratiche dei richiedenti asilo. Sarebbe un apporto di conoscenza fondamentale per una sezione della nostra popolazione sempre più numerosa.
Se mai una rinuncia, non “una serie”. Le rinunce sono sempre possibili, anche se improbabili, quindi vanno messe nel conto. La seconda (Tosi) improbabile anch’essa sarebbe se mai consegenza della prima e dovuta a questioni di appartenenza politica. In nessuno dei due casi si mettono in discussione competenze specifiche. Concordo sul fatto che la competenza di Lucia Scattoni nel campo dell’immigrazione potrebbe essere utile all’amministrazione.
… ci dovrebbe essere….
Mi sembra che la scomparsa di Del Re, a stare a quanto si scrive, dia origine ad ipotesi con la relativa paura nel caso di….e poi con aggiunta in neretto quale avviso ”nel caso di consigliare a non fare storie….”.Che segnale è questo per chi è abituato a leggere non solo nelle parole che si scrivono direttamente ma anche in quelle fra le righe ? Di debolezza e quindi di paura con avviso ai futuri ed ipotetici naviganti che non si azzardino a passare vicino alle ” scogliere” per fare il saluto come avvenne alla Costa Concordia perchè lo Schettino della situazione non può avere problemi ? Ma davvero siamo al punto di dover suggerire agli altri di ”essere fedeli” alla linea anche se proprio non sia la loro nel caso per esempio del nominato PSI-viste le vicissitudini occorse- diversamente li si ritenga quasi responsabili di possibili e future debacle ? E’ una lettura sbagliata la mia ? E se è sbagliata perchè lo è ? E se avessi per caso un po’ di ragione (cosa che se per caso l’avessi non mi aspetto che mi venga nel mio discorso riconosciuta) ma sarebbe lecito che pensassi che si fosse perso il capo e si veda la realtà delle cose un po’ annebbiata perchè la paura come dicono a Napoli faccia 90 ? E allora quando si potesse profilare il rende rationem in tal caso, corettezza ed etica vorrebbero che si ragionasse sul perchè delle precedenti defezioni a catena , l’una dopo l’altra di Possiamo, Socialisti e 5 Stelle osservando che- non sempre- ma qualche volta i mercimoni non aiutino ad avere la sicurezza perchè poi anche se esistono certe opposizioni finte (ma questo lo si sapeva sin dalla loro presentazione) e che nulla producono, non è mica detto che il re non possa diventare nudo…..e allora forse la cabala napoletana della paura che faccia 90 inizierebbe come le scimmie che nella jungla dall’alto degli alberi diano l’allarme ai roditori che la tigre avvistata si stia avvicinando.La tigre chiaramente in tal senso rappresenterebbe la possibilità della solitudine con tutte le possibili ed ipotetiche conseguenze.Ma non mi sembra che sia stato tanto ermetico ed abbia volato alto…..anche perchè mi ricordo che ci fu qualcuno che disse: ”chi non si aspetta l’inaspettato non toverà mai la verità….”
Carlo nell’articolo non si fa dietrologia, né si lanciano messaggi cifrati, si riporta solo lo scenario quale è al momento, tenendo conto di chi risulta “in graduatoria” e per conto di chi fu candidato. Si dice anche che con tutta probabilità nessuno farà bizze o si metterà di traverso e che se la prima dei non eletti accetterà il subentro non succederà nulla di clamoroso, al di là della perdita, quella sì pesante per la maggioranza, del capogruppo Del Re. Però lo “scenario” andava comunicato e per quanto possibile spiegato. I giornali servono a questo.
Si servono a questo ma anche ad altro…ed anche in questo altro è spesso presente ciò che ho detto.Perchè serve alla politica ed anche al giornale stesso far intendere da quale parte si stia.Questo succede con tutta la stampa e tutto il comparto mediatico perchè si stà parlando che la neutralità in tale forme di raccontare le storie, non esiste e quando si dice che esista quella è sempre una forma per far apparire che si percorra l’indipendenza ma anche nel tentativo più riuscito, piu’ spontaneo e fatto il più scevro posssibile da intenzioni di parte è difficile che si raggiunga quella vera.Anzi, quasi mai.