19 E 20 OTTOBRE, JOSEPH IL POLACCO TORNA IN SCENA A CETONA E SAN CASCIANO

sabato 12th, ottobre 2024 / 15:28
19 E 20 OTTOBRE, JOSEPH IL POLACCO TORNA IN SCENA A CETONA E SAN CASCIANO
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Sabato 19 e domenica 20 ottobre si torna a raccontare in pubblico la storia di Joseph Klucine, detto il Polacco, prima disertore della Wermacht poi partigiano sulle pendici del Monte Cetona. Una storia dolorosa e controversa, finita male, malissimo, dalle parti di Sarteano. L’appuntamento di sabato 19 è a Cetona in piazza Garibaldi, sala SS.Annunziata, alle 21,15 (non alle 17,30 come inizialmente comunicato);  quello di domenica 20 è a San Casciano Bagni, teatro dei Georgofili Accalorati (bella, a pensarci, l’immagine di questi accademici del ‘700 “accalorati” per costruire un teatro) alle 17,00. Ingresso libero.

Siamo alla nona e decima replica de “Lo straniero”. Il polacco deve morire”, reading per voce narrante e chitarra con Alessandro Lanzani e Dario Perini. Anche queste due repliche, come quelle precedenti fatte in luoghi pubblici, hanno il patrocinio e il sostegno dei comuni interessati, di Anpi e di associazioni e sodalizi locali (a San Casciano Montepiesi), che come soggetto produttore dell’evento ringraziamo.

Uno dei nostri obiettivi era proprio quello di portare il reading in tutti i comuni toccati dalla vicenda. E piano piano ci stiamo riuscendo. Per noi è motivo di grande soddisfazione. Perché la storia di Joseph il polacco è una storia che ci riguarda tutti. Ed è anche uno specchio di quello che significò il passaggio del fronte e la guerra di liberazione anche in territori periferici come quello della Valdichiana, della Valdorcia, dell’Amiata… Uno specchio della ferocia della guera, che mette tutti gli uni contro gli altri, anche all’interno di formazioni con la stessa divisa o lo stesso fazzoletto al collo.

Per farsi un’idea di questo basta dare un’occhiata alla lapide che si trova proprio in piazza Garibaldi a Cetona, dove proporremo Lo Straniero sabato 19. Ci sono incisi 180 nomi. Nomi di caduti o morti per cause belliche: 141 militari (tra morti in battaglia, dispersi, deceduti in seguito a ferite o malattie); 4 partigiani combattenti e 35 civili (fucilati perché ritenuti in combutta coi partigiani, falciati dalle mine o dai bombardamenti)… Un tributo di sangue altissimo per una comunità di poche migliaia di abitanti.

Anche San Casciano Bagni ha pagato la sua tassa alla guerra. Il 15 maggio del ’44, mentre tra i partigiani della Simar sul Monte Cetona era in corso una guerra interna, senza quartiere,  un bombardamento alleato colpì una casa colonica vicino a Ponte a Rigo dove avevano trovato rifugio alcune giovani mamme con i loro bambini, sfollati dai paesi cicorstanti: 10 morti, due  donne di neanche 30 anni e 8 bambini e bambine, la più grande di 11 anni e il più piccolo di 9 mesi…

Ovviamente non furono quelle le uniche vittime. Nel mese di giugno, poco prima della liberazioine due giovanisimi partigiani ficullesi della Simar  vennero catturati e uccisi dai tedeschi, sostenuti dai fascisti della X Mas, tra San Casciano e la frazione cetonese di Piazze…

Nella locandina dell’evento di sabato 19 e domenica 20 a Cetona e San Casciano, la foto ritrae la lapide che ricorda proprio i partigiani della Brigata Simar, posta a Fonte Vetriana, sul versante sarteanese del Monte Cetona, dove la storia di Joseph il polacco cominciò e dove la Simar aveva il proprio quartier generale…L’abbiamo fatta anche lì una replica de Lo straniero, il 25 agosto. E l’abbiamo fatta per loro in quel luogo simbolo su a mezza costa tra Sarteano e la vetta della montagna… Di sicuro erano lì con noi ad ascoltare quella storia che loro non hanno mai voluto raccontare. Perché è una storia che fa male. Perché avevano timore di infangare la Resistenza e quella scelta che fecero a 20 anni: prendere un fucile e andare in montagna. Erano ragazzi di Sarteano, di Chiusi, di Chianciano, di Cetona, San Casciano, Radicofani, di Ficulle, di Fabro…

Il prossimo week end Beppe il Polacco torna in scena. Ci fa piacere replicare Lo Straniero a Cetona e San Casciano, come ci ha fatto piacere farlo a Chiusi, a Chianciano, a Villastrada, a Città della Pieve, a Fonte Vetriana, nelle piazze e ad un paio di feste de l’Unità.

A Cetona quest’anno, intorno al 2 giugno, si è tenuta la Festa della Costituzione organizata dall’Anpi. Il reading Lo Straniero in qualche modo ne è una prosecuzione nell’anno dell’80esimo anniversario della Liberazione del territorio.

Ottanta anni sembrano un tempo lungo, quegli eventi drammatici sembrano lontani, ma lo sono relativamente, perché molti di noi quelle persone le hanno conosciute, molti di noi hanno avuto genitori, nonni, parenti, conoscenti tra i partigiani della Simar o tra le vittime innocenti della guerra. Le persone di cui si parla nel reading le abbiamo incontrate nelle sezioni di partito, nei consigli comunali, nelle associazioni volontaristiche, le abbiamo avute come vicini di casa, professori di scuola, colleghi di lavoro…

Quella che si racconta ne Lo straniero è una storia locale, ma anche universale, perché avrebbe potuto succedere ovunque. Ed è una storia controvento. Ma, come abbiamo detto e scritto fin dall’inizio di questa avventura, le storie vanno raccontate tutte, sempre. Anche quelle dolorose e controverse, anche quelle che fanno male.

Vi aspettiamo a Cetona e a San Casciano. In entrambi i casi il posto val bene una gita.

m.l.

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