L’UNIVERSITA’ DI SIENA VIETA DIBATTITO SU ISRAELE E PALESTINA PREVISTO IL 7 OTTOBRE. GLI STUDENTI: “E’ CENSURA!”
SIENA – All’università di Siena non si può parlare di Palestina e Istraele. Soprattutto non si può fare il 7 ottobre.L’ateneo toscano ha infatti deciso di non autorizzare un dibattito in programma nel giorno in cui cade l’anniversario della strage compiuta da Hamas in Israele. L’iniziativa era di una associazione studentesca ela conferenza era inserita in un bando pubblico dell’università chiamato “Infondoècultura”. Dopo aver ottenuto, nei mesi scorsi l’approvazione da parte del rettore Roberto Di Pietra, l’autorizzazione è stata revocata. Tre docenti – Gerardo Nicolosi, Mario Perini e Cristina Capineri, rispettivamente direttori dei dipartimenti di Scienze Politiche, Giurisprudenza e Scienze Sociali, Politiche e Cognitive – si sono opposti, e la revoca è stata comunicata agli studenti di Cravos “senza preavviso né possibilità di appello”.
Tra i relatori invitati figuravano Ilan Pappé, storico israeliano, Francesca Albanese, relatrice speciale Onu per il territorio palestinese occupato, Karem Rohana, attivista italo palestinese e Giuseppe Flavio Pagano, divulgatore di geopolitica. Albanese e Pappè con una lettera aperta al rettore hanno espresso sorpresa e chiesto di rivedere la decisione presa: “La nostra partecipazione a questa conferenza intende offrire chiarimenti su aspetti storici e legali. Crediamo che questo incontro rappresenti un momento essenziale di riflessione collettiva, volto a sottolineare l’importanza di riconoscere l’umanità condivisa tra i due popoli come fondamento per immaginare un futuro diverso”. “Crediamo profondamente che le università debbano rimanere luoghi aperti al dialogo rispettoso e alle discussioni complesse – continuano – Quando non adempiono a questo ruolo, l’integrità della libertà accademica è minacciata. L’attuale situazione in Israele e Palestina non porta né pace né sicurezza a nessuna delle due parti; non possiamo più permetterci né silenzio né eccessi di zelo”.
Anche la manifestazione prevista a Roma il 5 ottobre è ststa vietata. Viviamo ormai in un epoca in cui gli idealismi a prescindere prevalgono sul confronto, il dibattito, la conoscienza.
Possiamo e Primapagina organizzarono, insieme ai 5 stelle, nel febbraio scorso un dibattito sulle vicende in medio oriente. Lancerei da qui la proposta di organizzare per il 7 ottobre un nuovo incontro.
Per quanto mi riguarda e riguarda primapagina si può fare. Parliamone.