E CHIUSI AVRA’ IL SUO FESTIVAL LETTERARIO. ANTEPRIMA SABATO 14 CON ENRICO BRIZZI, A 30 ANNI DALL’USCITA DAL GRUPPO DI JACK FRUSCIANTE
- CHIUSI – “Questa domenica in Settembre non sarebbe pesata così, l’estate finiva più nature vent’anni fa o giù di lì,
Con l’incoscienza dentro al basso ventre e alcuni audaci, in tasca “l’Unità“… Già, le domeniche di settembre cantata da Guccini e dalla PFM: “Quanto verde tutto intorno e ancor più in là, sembra quasi un mare l’erba…” Certo, oggi di audaci con in tasca l’Unità se ne vedono pochi, anzi non se ne vedono più. E anche l’erba, con il caldo che fa e che si protrae è più gialla che verde. Ma settembre ha il suo perché. “Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull’età
Dopo l’estate porta il dono usato della perplessità, della perplessità. Ti siedi e pensi e ricominci il gioco della tua identità. Come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità, le possibilità…”. Ancora Guccini. A Chiusi da 40 anni in qua, settembre è il mese dei Ruzzi. Una festa che non è cersciuta molto, come altre nella zona, è rimasta un po’ la “festa de noantri”, e da quando il quartier generale è stato spostato in Piazza XXVI Giugno, un po’ fuori mano lo è ancora di più… ma sempre festa è. Ed è come l’orologio a cucù che esce dalla sua casina e ci ricorda che l’estate sta finendo…Ma questo settembre 2024 potrebbe essere un settembre importante. Perché si porta appresso un evento nuovo. Che potrebbe popi crescere nel tempo. Un evento nuovo e intelligente. Si tratta della prima edizione dello ZIC Book Festival. Un festival letterario. Non una cosa originalissima, questo è vero, ce ne sono tanti di festival letterari sparsi per l’Italia, ma gli eventi dedicati alla lettura e alla scrittura non sono ma troppi. Si chiama ZIC perché – fanno sapere la Comune, che è l’ente promotore insieme ai vari soggetti che aderiscono al Patto per la Lettura – la parola richiama il termine etrusco ZICU che significa scrivere. C’è un urna con una iscrizione bilingue nel Museo Civico La città sotterranea che attesta proprio questa parola… E quindi è in qualche modo un omaggio alle radici etrusche della città.
L’evento si svolgerà nel weekend 20-21 e 22 settembre. Con una anteprima sabato 14, ai vecchi Lavatoi di Porta Lavinia.
E l’anteprima è un evento nell’evento perché vedrà a Chiusi Enrico Brizzi che, accompagnato da The Perfect Cousins, verrà a celebrare i 30 anni dall’uscita dal gruppo di Jack Frusciante… Ovvero dell’uscita in libreria della sua opera prima e più nota: Jack Frusciante è uscito dal gruppo, romanzo generazionale, che qualcuno ha definito “una colossale storia d’amore e di rock parrocchiale” o “un affresco italiano sul passaggio dall’adolescenza all’età adulta”. Insomma un must per chi nel ’94, quando il libro uscì, aveva dai 16 ai 25 anni… Una pietra miliare di quella letteratura pop che poi si affermerà soprattutto tra la via Emilia e il west… Brizzi fa parte infatti del filone emiliano, come Gianluca Morozzi e altri. La sua fortuna fu che Jack Frusciante venne citato da Umberto Eco nella sua “Bustina di Minerva” su l’Espresso. Un endorsement di quelli che ti svoltano la vita e la carriera. Ma Eco non citava a caso.
L’anteprima essendo un appuntamento che mischia le carte della letteratura con quelle del rock è curata dal GEC Gruppo Effetti Collaterali, che propone spesso cose forse di nicchia che piacciono soprattutto a quella cerchia lì, ma sempre cose intelligenti e non banali.
Per quanto riguarda il festival vero e proprio, il programma completo non è ancora noto. Uscirà a breve. Di sicuro, sabato 21 settembre, equinozio d’autunno, ci sarà, al teatro Mascagni, un incontro dedicato al grande scrittore chiusino d’origine Ottiero Ottieri nel centenario della nascita (1924-2024), con Cristina Nesi e Silvio Perrella e letture a cura di Davide Riondino.
Come primapagina salutiamo con piacere il nuovo ZIC Book Festival, con noi iniziative del genere sfondano una porta aperta. La nostra “Piazza delle parole” sperimentata nel 2022 in piazza Garibaldi a Chiusi Scalo (4 presentazioni di libri con gli autori) e riproposta quest’anno con il reading “Lo Straniero” lo scorso 23 agosto, andava (va) nella medesima direzione. Su Ottiero Ottieri proponemmo, insieme alla Biblioteca comunale che porta il suo nome, una iniziativa specifica ad inizio 2023, mettendo lo stesso Ottieri in parallelo con Luciano Bianciardi: due alfieri della letteratura industriale degli anni ’60. Insomma, se e quando si parla di libri, di storie, di narrazioni, a noi va sempre bene. Ci auguriamo che lo ZIC BOOK FESTIVAL abbia successo e possa crescere. Chiusi ha bisogno di boccate di ossigeno. I libri sono aria…
m.l.
E che Zic sia