SIENA, PD DIVISO SULLA CANDIDATURA A PRESIDENTE DELLA PROVINCIA. IN LIZZA GRAZI E AGNESE CARLETTI. E SE CHIUSI SI ALLEASSE CON SINALUNGA?

mercoledì 28th, agosto 2024 / 11:51
SIENA, PD DIVISO SULLA CANDIDATURA A PRESIDENTE DELLA PROVINCIA. IN LIZZA GRAZI E AGNESE CARLETTI. E SE CHIUSI SI ALLEASSE CON SINALUNGA?
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SIENA -L’8 settembre prossimo scade il termine per la presentazione delle candidature per la presidenza e il consiglio Provinciale. Il voto avverrà il 29 settembre. Ma come è noto non voteranno tutti i cittadini ma SOLO i sindaci e i consiglieri comunali dei 35 comuni della provincia. Voto ponderato si chiama. Ed è una elezione di secondo grado. E anche i candidati debbono essere sindaci o consiglieri comunali in carica. Gli aventi diritto al voto sono circa 450. Adesso il presidente è il sindaco di Poggibonsi David Bussagli. I consiglieri da eleggere sono 10.

Fino ad ora il presidente della Provincia di Siena è sempre stato espressione del centro sinistra e del maggior partito dello schieramento (prima il Pci, poi Pds, Ds e adesso Pd). Ma nel Pd non c’è unità sulla candidatura. Quello della Valdichiana, che non ha mai avuto un presidente (il chiancianese Giordano Chechi, in carica dal 1985 al 1990 era espressione di Siena non dell’area di origine) stavolta vorrebbe spuntarla, ma non è compatto. Anzi appare spaccato in due.

Una parte sostiene il sindaco di Torrita d Siena Giacomo Grazi e un’altra parte la giovane sindaca di San Casciano bagni Agnese Carletti, star in ascesa del partito, dopo esser assurta alle cronache planetarie per la sensazionale scoperta archeologica del Santaurio Ritrovato al Bagno Grande, con quei bronzi che in foto hanno fatto il giro del mondo e adesso stanno facendo il giro d’Italia. Dopo Roma e Napoli adesso sono esposti a Reggio Calabria insieme ai Bronzi di Riace.

Tra i due litiganti, nessuno dei quali ha fatto o sembra avere intenzione di fare un passo indietro, potrebbe avere la meglio ancora una volta, un presidente della Valdelsa o del Chianti o delle Crete…

L’uscente Bussagli è subentrato nel 2022 al dimissionario Silvio Franceschelli, sindaco di Montalcino, eletto al parlamento.

Tra i due sindaci chianini in lizza, Grazi non solo rappresenta un paese più grande, ma sembra anche più strutturato. Agnese Carletti è giovane, brillante, ma, pur essendo al suo secondo mandato come primo cittadino, appare ancora figura acerba per un ruolo di coordinamento su area vasta e soprattutto – dicono in molti dentro il Pd – troppo allineata e coperta sulla linea del partito, mai un dito alzato per dire di no, mai una presa di posizione clamorosa, mai un distinguo. Ma questa a dire il vero è una tendenza generalizzata. Nelle ultime ore le quotazioni di Carletti sono date in netto rialzo. La Valdichiana si appresterebbe a indicare la sindaca di San Casciano come candidatura unitaria…

Nel sud della Valdichiana (e della Provincia) da Chiusi a Sarteano, da Cetona a San Casciano e Radicofani sindaci e consiglieri che dovrannno votare sembrano orientati a sostenere Agnese Carletti. Quelli della zona nord e Montepulciano invece sarebbero orientati su Grazi.  La partita è ancora aperta. Nelle ultime ore le quotazioni di Agnese Carletti sono date in netto rialzo. La Valdichiana si appresterebbe a indicare la sindaca di San Casciano come candidatura unitaria. Ma non è detto che poi superi le resistenze o le velleità di altri territori.

Come dicevamo, però,  c’è chi, in altre aree della provincia, spera di fare la parte dell’outsider che vince la tappa.  Tra questi Michele Pescini sindaco di Gaiole in Chianti che potrebbe uscire fuori dal cilindro come candidatura di sintesi del Pd…

A dire il vero la Provincia, svuotata dalla riforma Renzi, non conta molto, è un ente di secondo livello, però su alcune materie come la viabilità, la scuola, le attività venatorie ha ancora competenze. E’ un ente di coordinamento territoriale, solo un po’ più grande rispetto alle unioni dei comuni.  Votando solo i consiglieri comunali ed essendo la maggioranza di essi di centro sinistra, l’esito del voto ponderato è abbastanza scontato, tanto che la destra non si affanna.

In ogni caso il gioco tutto interno al Pd e al centro sinistra fa perno su “alleanze” (forse sarebbe più corretto utilizzare il termine “cordate”) che da un lato sembrano rispondere a criteri di vicinanza territoriale, dall’altra a logiche consolidate, quasi incrostate che nessuno mette minimamente in discussione, quando invece ce ne sarebbe bisogno.

E’ indubbio, per esempio che fino ad ora (negli ultimi 15 anni almeno) in Valdichiana l’asse Montepulciano-Torrita-Sinalunga abbia avuto più potere contrattuale dei comuni dell’area sud. Con alcuni, un tempo comuni trainanti, che sono diventati territori desertificati o quasi (Chiusi e Chianciano su tutti), quindi i giochi andrebbero scompaginati, andrebbero trovati nuovi equilibri tra comuni che volano turisticamente ed altri che non riescono a trovare la strada per un nuovo inizio dopo la crisi di un certo modello produtivo e commerciale.

Ecco, dunque che un comune come Chiusi – per dirne uno – è giusto che cerchi e trovi sinergie con i paesi confinanti (Cetona, Sarteano, Chianciano…), ma forse dovrebbe cercare di stringere una alleanza strategica con il paese della Valdichiana più affine, che è Sinalunga. Su queste colonne abbiamo definito tante volte Chiusi e Sinalunga due paesi allo specchio. Simili per conformazione (la parte vecchia e la parte nuova), per storia, per essere entrambi nodo di vie di comunicazione e terra “di confine”, per aver avuto un passato industriale comune (le fornaci) e anche uno sviluppo artigianale e commerciale molto simile. Chiusi e Sinalunga hanno in gran parte gli stessi problemi e le stesse potenzialità. Sinalunga è un po’ più grande, ha più frazioni. Ma è sicuramente più vicina a Chiusi che a Montepulciano per moltissimi aspetti. Non ultimo la ferrovia (una mezz’oretta per andare da una stazione all’altra) e l’Autostrada del Sole con i due caselli della Valdichiana distanti 22 km e 10-12 minuti di percorrenza…  Sia da Chiusi, che da Sinalunga (Bettolle) si va rapidamente in Umbria. A Perugia in 40 minuti.  Ecco, noi crediamo che in forza di queste analogie e queste situazioni Chiusi e Sinalunga dovrebbero smetterla di guardarsi da lontano senza neanche annusarsi e cercare insieme, come due sorelle che si ritrovano dopo del tempo, strade comuni per un rilancio economico, demografico, culturale… Entrambi i comuni hanno un teatro e sale polivalenti, hanno una multisala cinematografica. Edo Zacchei è stato rieletto pochi mesi fa sindaco di Sinalunga, Gianluca Sonnini ha ancora due anni di mandato da portare avanti.   Nello scacchiere politico della Valdichiana sia Chiusi che Sinalunga hanno un peso specifico inferiore a ciò che sono e che rappresentano. Invece di discutere solo di candidature (sempre di altri peraltro) perché i due sindaci non si mettono a sedere cominciano a parlarsi e a vedere se si possono fare delle cose insieme?

m.l.

 

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