LINEA CHIUSI-SIENA, STRADA VELOCE PER PERUGIA, RIPRISTINO DEL FRECCIAROSSA: LA POLITICA ASCOLTI TERRITORI E CITTADINI

venerdì 09th, agosto 2024 / 10:11
LINEA CHIUSI-SIENA, STRADA VELOCE PER PERUGIA, RIPRISTINO DEL FRECCIAROSSA: LA POLITICA ASCOLTI TERRITORI E CITTADINI
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IL SENATORE FRANCESCHELLI DIVENTI IL NOSTRO UOMO ALL’AVANA…
CHIUSI – L’avevano annunciata in pompa magna… come la risposta ad un problema annoso che finalmente sarebbe arrivato a soluzione. E invece… dopo la Commissione Trasporti anche l’Aula ha respinto l’emendamento Franceschelli al Dl infrastrutture con il quale si chiedeva di aggiungere la copertura economico-finanziaria alla promessa di raddoppio della linea ferroviaria Siena- Poggibonsi. Il raddoppio quindi passa anche stavolta in cavalleria…
“A questo punto abbiamo la prova e la controprova, se ce ne fosse stato ancora bisogno, che la destra mente alla città che governa non da un giorno ma da sei anni in un contesto di immobilismo, deludendo le aspirazioni del territorio ad avere collegamenti migliori.
Purtroppo, i senesi devono constatare che le ultime opere pubbliche sul territorio risalgono al finanziamento dei governi Draghi e a quelli precedenti su sollecitazione della Provincia di Siena, come i lotti della E78 e il riavvio del progetto della SS2 Cassia oggi finalmente vicino alla cantierabilità con il finanziamento da 90 milioni di euro.
Da allora più nulla; solo promesse disattese nonostante le richieste per l’ammodernamento della linea ferroviaria Siena- Poggibonsi e della Siena-Chiusi”. Così scrive lo stesso senatore Pd Silvio Franceschelli (senatore di riferimento per la Provincia di Siena e anche, per inciso, sindaco di Montalcino). Il quale così conclude: “Noi, tenendo fede al mandato che gli elettori ci hanno conferito non demorderemo e ad ogni provvedimento su infrastrutture riproporremo interventi e richieste di coperture e cantierabilità per opere fondamentali per lo sviluppo e la mobilità del territorio”.  Ecco. Benissimo. Solo che se del raddoppio della Poggibonsi-Siena si è quantomeno parlato, del raddoppio della tratta Siena-Chiusi neanche se ne parla e anche questo è uno scandalo, come e forse più della mancata copertura finanziaria che ha fatto saltare l’opera sbanderata come in dirittura d’arrivo. La linea Chiusi-Siena è rimasta di fatta così come fu costruirta alla metà dell’800 apena dopo la proclamazione dell’Unità d’Italia… Fa piacere sentire il senatore Franceschelli, che qualche settimana fa era alla Festa del Pd di Chiusi a parlare di autonomia differenziata, ribadire il proprio impegno e quello del Pd anche per la Siena-Chiusi e ci piacerebbe sentirlo e vederlo impegnato anche per riconquistare la fermata del Frecciarossa cancellata nel 2023 e quelle di alcuni Intercity soppresse per motivi vari (lavori e non solo) alla stazione di Chiusi e per realizzare un collegamento stradale più rapido tra Chiusi e Perugia, che farebbe comodo anche a tutto il sud senese. Come abbiamo scritto in altri articoli in questi giorni il capoluogo umbro dista da Chiusi sono 38 km. Il Comune di Perugia finisce a 25 km da Chiusi. Già oggi si può andare da Chiusi a Perugia e viceversa in 35 minuti (anche tenendo conto dei limiti di velocità, degli auovelox, dei semafori…). Con alcuni interventi migliorativi della viabilità il tempo di percorrenza può scendere intorno ai 20 minuti e i km scendere vicino ai 30…  Siena da Chiusi dista più del doppio. E’ vero che la città del palio e i capoluogo umbro sono connesse dalla superstrada Siena-Bettolle-Perugia che passa sul lato nord del Trasimeno. Ma tutta la parte ovest della periferia perugina, la valle del Nestore fino a Città della Pieve da un lato e il sud della provincia di Siena (zona di Chiusi-Chianciano, ma anche Cetona, Sarteano, San Casciano Bagni, l’Amiata, buona parte della Valdorcia) all’altro avrebbero un “link” facilitato e utilissimo che potrebbe rilanciare il ruiolo del nodo di Chiusi potenziando anche il rapporto trta due città tra le più importantoi d’Italia dal punto di vista artistico e turistico e patra dei due patroni d’Italia, quindi di una rilevante fetta di turismo religioso oltre che culturale. Importante dunque la linea Chiusi-Siena che non può rimanere come nell’800 e importante la strada Perugia-Chiusi. E le due cose non sono avulse tra loro.
Certo, un tempo la connessione Perugia-Chiusi era prevista anche via ferrovia, e in parte esisteva (da Ellera fino a Tavernelle) ma nel ’65 invece di proseguire l’opera fino a Chiusi si preferì smantellare anche il tratto già funzionante,  in modo che a nessuno venisse in mente di provare a realizzarlo… Una delle tante scelte scellerate – o al contrario – fatte da una politica che ha favorito interessi particolari come quelli dell’industria automobilistica e di certi territori a danno di altri, invece di perseguiire l’interesse pubblico. Oggi i territori “di mezzo” ne scontano le conseguenze, sacrificati sull’altare dell’alta velocità, che ci passa in mezzo e non si ferma…
Per territori come la Valdichiana, la Valdorcia, la Val Nestore, il Trasimeno infrastrutture come la linea Siena-Chiusi o la strada Chiusi-Perugia (già in parte esistente e adeguata) a questo punto sono fondamentali e irrinunciabili e meritano battaglie a muso duro, se necessario. Il Pd senese e perugino, i parlamentari senesi e perugini, le altre forze politiche trovino il modo per parlarsi, di fare squadra… Altrimenti sarà dura uscire dall’impasse in cui versano queste terre che ogni giorno subiscono picconate e tagli e ritagli. Il senatore Franceschelli qualche mese fa ha incontrato in Senato i sindaci dela Valdichiana, proprio per sollecitare interventi sulla Chiusi-Siena e in generale sui trasporti nel senese, è in qualche modo una testa di ponte del territorio in Parlamento, il nostro uomo all’Avana.
Così come abbiamo proposto al Comitato Opzione Zero di incontrare al più presto la nuova sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi, proponiamo sempre al Comitato di incontrare anche lui insieme magari ai parlamentari umbri che già in passato si sono mossi a favore del nodo di Chiusi (Walter Verini, per esempio). La giunta comunale di Siena e la destra di governo guardano altrove, questo è vero,  ma senza argomenti plausibili. Quelli che accampano fanno acqua da tutte le parti.
Tra l’altro a fine anno si voterà per la Regione Umbria e nel 2025 per la Regione Toscana, l’argomento della mobilità, dei pari diritti dei territori, del ruolo delle stazioni di Chiusi e Arezzo anche per l’alta velocità, deve diventare uno degli argomenti forti e discriminanti sia per l’Umbria che per la Toscana. La politica ha un’occasione d’oro (anzi due) per dimostrare di saper ascoltare i cittadini e di lavorare per il bene comune e non per interessi particolari e inconfessabili. Se non lo farà, i citadini avranno tutto il diritto di organizzarsi diversamente anche al momento del voto.
m.l.
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