CITTA’ DELLA PIEVE E MONTEPULCIANO, GIORNO DI PALIO E BRAVIO
Oggi, 25 agosto, ultima domenica del mese è festa grande a Città della Pieve e a Montepulciano. Nei due paesi “sentinella” sulla Valdichiana è giorno di Palio. In entrambi i casi il Palio compie 50 anni. In entrambi i casi fu un prete a “inventare”la festa nel 1974. Nella città del Perugino è sfida tra i terzieri, nella “caccia del toro”, con l’arco di campagna. A Montepulciano si corre invece il Bravio delle Botti, con gli spingitori delle 8 contrade che dovranno percorrere i quasi 2 km di tacciato per arrivare primi sul traguardo posto sul sagrato della Cattedrale in piazza Grande. Sia il Palio dei terzieri che il Bravìo delle Botti sono manifestazioni cresciute molto nel corso degli anni, con un contorno suggestivo: corteo storico con centinaia di figuranti, costumi curatissimi, ambientazioni rinascimentali altrettato curate, cene luculliane nelle taverne. Entrambe e manifestazioni sono considerate tra le migliori rievocazioni storiche dell’Umbria e della Toscana. Ma non sono – come del resto non lo è il Palio di Siena – eventi per turisti. O quantoeno non solo per turisti. Perché è vero che hanno solo 50 anni, ma le radici su cui sono sate creati sono più antiche e affondano nella storia delle due città. La rivalità fra i Terzieri pievesi e le Contrade poliziane è anch’essa sì finalizzata alla conquista del palio, quindi ricreata, diciamo ad arte, nel ’74, ma nel profondo rispecchia antiche divisioni territoriali, di casta e di censo… Può apparire strano, trattandosi di rievocazioni del periodo rinascimentale, ma dentro la sfida delle botti e quella degli arcieri c’è anche un po’ di… lotta di classe. C’è la sfida del popolo al potere costituito, sia esso civile o ecclesiastico.
Ma al di là di queste considerazioni sia il Bravìo che il Palio dei Terzieri sono anche un grande spettacolo, una festa di gente, di piazze gremite, di colori e suoni di tamburi e chiarine.
Ma oggi in tutte e due i casi quello che conta è vincere e portare a casa il panno. E poi festeggiare con il proprio popolo. Il resto è solo “contorno” che serve a creare il clima, a riportare Città della Pieve e Montepulciano all’epoca del Perugino e del Poliziano, che è certamente un bel vedere. Una “splendida cornice” per dirla con una frase tipica delle cronace giornalistiche. E, per la cronaca a Città della Pieve l’ultimo Palio lo ha vinto il Castello che aveva trionfato anche nel 2022. A Montepulciano l’anno scorso trionfò la contrada di Voltaia, vincitrice altre 4 volte negli ultimi 10 anni (2014, 2016, 2017 e 2019).